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Coronavirus: in Alto Adige altri 17 contagi e 3 decessi

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Restano bassi i ricoveri nelle terapie intensive

Bolzano – In Alto Adige si registrano ancora 17 casi positivi al coronavirus su 606 tamponi valutati nelle ultime 24 ore. In totale, l’infezione ha colpito 2.412 persone. Altre tre persone sono morte, tutte nelle case di riposo, in totale si registrato 98 decessi, ai quali si aggiungono i 154 avvenuti negli ospedali. Le persone decedute in Alto Adige a causa del Covid-19 sono quindi 252.

A livello provinciale l’Azienda sanitaria ha effettuato finora complessivamente 31.987 tamponi su 15.405 persone. Gli operatori dell’Azienda sanitaria positivi al test del Coronavirus sono 228. A questi si aggiungono 12 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta.

Nei normali reparti degli ospedali altoatesini, nelle cliniche private e nella base logistica dell’Esercito di Colle Isarco sono ricoverati complessivamente 212 pazienti affetti da Covid-19. Altre 74 persone assistite dall’Azienda sanitaria sono casi sospetti. Sedici persone, sono invece ricoverate nei reparti di terapia intensiva ed altri 4 pazienti sono ricoverati in reparti di terapia intensiva in cliniche in Austria e in Germania. 2.722 persone attualmente si trovano in quarantena obbligatoria o in isolamento domiciliare. Il numero complessivo dei guariti fra sicuri e sospetti si attesta a 868.

In breve

Una dozzina di persone si sono ritrovate domenica scorsa nella chiesa cimiteriale di Pinzolo, presumibilmente per un momento di preghiera. A scoprire il fatto gli agenti della Polizia locale, chiamati ad intervenire dopo che al 112 era giunta una segnalazione da parte di diversi cittadini, i quali avevano notato movimenti strani nei pressi della chiesa di San Vigilio. Giunti sul posto, i vigili hanno effettivamente trovato un gruppo di persone, tutte del posto e di mezza età, ben distanziate tra loro e munite di mascherina. Non è ancora chiaro se a celebrare quella che aveva tutta l’aria di essere una messa in piena regola vi fosse anche un prete e sul punto sono in corso ulteriori accertamenti. Tutti coloro che sono stati individuati e identificati verranno certamente sanzionati, anche perché, pur tenendo le distanze tra loro e indossando dei dispositivi di protezione, i fedeli hanno violato in un colpo solo ben tre divieti: quello di creare assembramenti, quello di spostarsi solo per comprovati motivi di necessità e infine l’accesso a un luogo dove, in queste settimane, l’ingresso al pubblico non è consentito.

Bolzano, via limite 400 metri. Dalla mezzanotte di mercoledì 22 aprile, sarà tolto il limite dei 400 metri dalla propria abitazione per lo svolgimento di attività motorie nel comune di Bolzano. Lo ha annunciato il sindaco, Renzo Caramaschi, nel forum con i lettori del quotidiano Alto Adige. Il sindaco del capoluogo ha anche riferito che, entro dieci giorni circa, verranno distribuite mascherine protettive a tutti i cittadini. Circa 60 mila pezzi arriveranno dalla Provincia, mentre il comune integrerà il quantitativo disponibile per rispondere alle necessità.

Coronavirus, cancellato l’Oktoberfest. Le autorità bavaresi hanno annunciato la decisione di cancellare l’Oktoberfest. Lo ha annunciato il primo ministro della Baviera Markus Soeder in conferenza stampa, affermando che ”l’Oktoberfest è la più bella festa del mondo, ma vivere con il coronavirus significa vivere con attenzione e non si potrebbe mantenere la distanza o lavorare con la mascherina”. La 187esima edizione dell’Oktoberfest si sarebbe dovuta svolgere a Monaco di Baviera dal 19 settembre al 4 ottobre. ”E’ doloroso, è sicuramente triste”, ha aggiunto Soeder in una conferenza stampa congiunta con il sindaco di Monaco Dieter Reiter, affermando che ”il rischio è troppo grande” e ”una versione ridotta non avrebbe senso”. Per Reiter ”questa decisione è una pillola amara”. Entrambi hanno espresso l’auspicio che l’Oktoberfest, che ogni anno attira circa sei milioni di persone da tutto il mondo, possa svolgersi nel 2021. Allo stato attuale, con l’emergenza causata dal coronavirus, non sarebbe possibile rispettare la distanza di 1,5 metri imposta dalle autorità tedesche per contenere i contagi. La cancellazione dell’evento rappresenta un duro colpo per l’economia di Monaco. Non solo per gli organizzatori, ma anche per l’indotto, in particolare gli hotel e tutte la filiera commerciale bavarese. Nel 2019, secondo un rapporto del comune di Monaco, l’indotto era stato di 1,23 miliardi di euro. Mercoledì scorso il governo federale e i Laender avevano deciso di vietare, fino alla fine di agosto, tutte le grandi manifestazioni in Germania a causa del coronavirus. Nei giorni scorsi alcune categorie di lavoratori associati all’Oktoberfest avevano proposto di tenere l’evento in forma ridotta, limitando l’accesso ai locali, ma il comune di Monaco di Baviera ha respinto questa proposta. Già nel 1800, ovvero nel 1854 e nel 1873, il più grande festival della birra era stato cancellato a causa del colera. Anche durante le due guerre mondiali non era stato possibile tenere l’evento, così come anche nel 1923 a causa della grande inflazione.

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