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Consiglio regionale Trentino Alto Adige, Kompatscher: “Il 2018 sarà un anno di sfide importanti”

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In aula l’ultimo bilancio della Regione di questa legislatura. Non avendo raggiunto per un voto i 18 necessari tra i consiglieri altoatesini, il bilancio della Regione va all’Organo del Riesame. Approvato il bilancio del Consiglio regionale

Trento/Bolzano – Il Consiglio regionale ha aperto i lavori martedì mattina con la trattazione dei disegni di legge n. 103: “Disegno di legge regionale collegata alla legge regionale di stabilità 2018”; n. 104: Legge regionale di stabilità 2018 (presentato dalla Giunta regionale), e n. Disegno di legge n. 105: Bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2018-2020 (presentato dalla Giunta regionale),  che insieme costituiscono l’ultima manovra di bilancio della Regione per questa legislatura. Il Presidente Arno Kompatscher, nel suo intervento, ha toccato diversi aspetti delle politiche regionali.

Primo punto toccato dalla relazione la questione dell’Autonomia regionale nel contesto italiano: “Oggi – ha detto – la spinta verso un regionalismo differenziato è nuovamente sentito e sono convinto che, continuando sulla strada tracciata in questi anni, questo clima potrà essere una occasione per rafforzare ulteriormente le nostre prerogative”. Ha quindi posto l’accento sui rapporti tra Bolzano e Trento, sottolineando il rapporto di collaborazione tra le due realtà: “Per poter far crescere la nostra Autonomia, tenerla al passo con i tempi, abbiamo bisogno di lavorare in sinergia, esattamente come due scalatori.

Trentino e Alto Adige/Südtirol hanno entrambe una propria identità forte, con i propri punti di forza, legate saldamente, da una vocazione tipica del nostro territorio, direi anzi “Tirolese” tendente ad un autogoverno responsabile nell’interesse dei cittadini tutti”. Importante, per il Presidente Kompatscher, la delega avuta sul personale della giustizia: “Una competenza fondamentale, che abbiamo richiesto con il preciso scopo di valorizzare quelle professionalità che hanno portato il sistema giudiziario locale ai primi posti delle classifiche nazionali e di offrire migliori servizi ai cittadini nel rispetto della totale indipendenza della magistratura.

Questa nuova competenza, con il passaggio della quasi totalità del personale alla Regione, ha richiesto uno sforzo importante da parte degli Uffici del nostro ente, ai quali va il mio ringraziamento, e un riordino della nostra stessa struttura, che ci ha permesso anche di dare un nuovo impulso a tutto l’ente”.  In seguito, nella sua relazione, il Presidente della Regione ha ricordato il passaggio in Parlamento della concessione per l’Autostrada del Brennero: “L’A22 è una arteria per noi fondamentale, sulla quale abbiamo il dovere di mantenere un controllo, per garantire non solo che questa via di comunicazione sia sempre al massimo dell’efficienza, ma che si rispettino anche quei criteri che garantiscono la tutela della salute per i nostri cittadini.

Proprio la scorsa settimana è stata approvata alla Camera  la norma, inserita nel Decreto fiscale, che garantisce la nuova concessione A22 alla futura società in house. Un passaggio storico, che permetterà alla Regione e alle due Province di guidare la governance dell’asse viario nord-sud, e di gestire l’autostrada tenendo conto delle esigenze della popolazione, del mondo economico, e dell’ambiente”. Ha voluto in parte soffermarsi sul futuro dell’Autobrennero: “.

Anche per quanto riguarda questo tema, ci aspettano anni importanti. Con la gestione diretta dei 314 km di autostrada, potremo rafforzare le infrastrutture e mettere in campo quei progetti che serviranno a rendere ancora migliore la comunicazione verso nord e verso sud. Il rafforzamento dell’autostrada viaggiante, ROLA, con una intensificazione del trasporto ferroviario combinato per il trasporto dei camion, l’ampliamento dell’Interporto, le nuove barriere antirumore, la circonvallazione di Bozen/Bolzano sono solo alcune delle opere che ci attendono”.

Per quanto riguarda il capitolo di Pensplan Centrum S.P.A., ha ricordato che ad oggi risultano iscritte a uno dei quattro fondi pensione convenzionati con Pensplan più di 210.000 persone: “significa che nella Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol un lavoratore o una lavoratrice su due è iscritto a un fondo pensione mentre in Italia il rapporto è uno su tre” ed ha parlato dei risultati positivi del fondo.

In conclusione al suo intervento, il Presidente Kompatscher ha voluto parlare del futuro: “ Per quanto riguarda il futuro, certamente il 2018 sarà un anno importante, un anno in cui saremo chiamati a fare scelte politiche fondamentali, sia a livello nazionale, sia a livello provinciale e quindi regionale. In questi anni abbiamo ulteriormente solidificato i rapporti di collaborazione tra Bolzano/Bozen e Trento, abbiamo ottenuto importanti risultati sia in casa, sia nel rapporto con Roma. Sia in Trentino, sia in Alto Adige/Südtirol è stata portata avanti una riflessione fondamentale sul prossimo Statuto d’Autonomia, la carta fondamentale della nostra realtà istituzionale e sono emersi molti spunti su cui occorre riflettere. Certamente occorre dare una nuova architettura, anche istituzionale, ai rapporti tra le nostre realtà, pensando soprattutto al domani, a quanto accadrà nel prossimo futuro”. “Penso all’ambiente, ad esempio, e alla gestione del territorio: non possiamo pensare che le politiche locali in questo settore, per quanto efficaci, possano essere sufficienti: occorre un ragionamento comune, che vada oltre i confini tracciati sulla carta. E lo stesso discorso vale per i trasporti e la mobilità, come ho detto parlando anche di A22.

Ed esistono altri aspetti – penso ad esempio alla sanità – in cui abbiamo dimostrato di saper eccellere entrambi a livello provinciale, ma che possono trarre un grande giovamento da un confronto e uno scambio di idee, capace di portare, qualora si cogliessero le opportunità di crescita, ad una progettazione comune”. Parlando anche di Euregio, ha detto: “Penso ai nostri giovani, ai nostri figli, alle porte che potrebbero aprirsi per loro in un contesto così ampio. Dobbiamo permettere loro di vivere una realtà migliore di quella che noi stessi abbiamo trovato e quindi lavorare per far sì che qui abbiano sempre maggiori occasioni di crescita e formazione. Certamente in questo nuovo contesto europeo anche il ruolo della Regione e di questo Consiglio necessitano un ripensamento, ma sono convinto che stiamo già lavorando nella giusta direzione.

Nei prossimi mesi dovremo innanzitutto comprendere le evoluzioni politiche nazionali, perché è impensabile mettere mano allo Statuto in un clima non favorevole, ma sono certo che la spinta verso un regionalismo differenziato che sta avanzando in tutta la penisola, ed il riaffiorare dell’idea di un’Europa delle Regione, potranno giocare a nostro favore, se sapremo stringere alleanze e porci come interlocutori forti nel dialogo con Roma, a sostegno di chi chiede maggiore autonomia. Tuttavia si tratta di un percorso non facile, che presenta indubbiamente delle incognite. Per questo occorre muoversi a piccoli passi, come nell’affrontare una salita impegnativa: senza fermarsi, ma avanzando con costanza, attenti ai pericoli, ma determinati verso la meta. L’auspicio dunque è che nel prossimo anno si possa continuare a lavorare come fatto fino ad oggi, grazie all’armonia dei rapporti tra le nostre realtà”.

Il Presidente è quindi entrato nel dettaglio, parlando delle cifre: il bilancio si attesta  502.342.000 euro, con  291 milioni di entrate previste, insieme ad una somma dei trasferimenti arretrati pari a 66 milioni di euro. Inoltre sono previsti versamenti correnti per 100 milioni di che vengono dal bilancio del Consiglio regionale, le cui spese correnti saranno d’ora in avanti gestite dalla Regione stessa.. Per quanto riguarda le entrate tributarie, ha quindi ricordato i 15,4 milioni provenienti dai dividendi di A2 e ha ricordato la parte che rientra nel Bilancio della Regione da parte dalle Province. Per quanto riguarda le spese, c’è un importo di 23 milioni per la competenza della Giustizia, mentre è ancora in definizione la parte proveniente dallo Stato. C’è il fondo unico, dotato di 111 milioni e la somma che la Regione si accolla a favore delle due province per compartecipazione al risanamento della finanza pubblica”.

I lavori in aula

Dopo la relazione del Presidente, i lavori sono proseguiti con la trattazione dell’articolato dei disegni di legge n. 103: “Disegno di legge regionale collegata alla legge regionale di stabilità 2018”; n. 104: Legge regionale di stabilità 2018 (presentato dalla Giunta regionale), e n. Disegno di legge n. 105: Bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2018-2020 (presentato dalla Giunta regionale), che insieme costituiscono l’ultima manovra di bilancio della Regione per questa legislatura.

Sull’Articolo 4, che disciplina gli obblighi delle società sotto il controllo della Regione, il pres. Kompatscher, su richiesta del consigliere Heiss di Hans, ha spiegato che per quan, si dovrebbe applicare per un orientamento uniforme. Sull’Articolo 5 – Reclutamento del personale delle società in controllo pubblico regionale e degli enti a ordinamento regionale – Paul Köllensperger ha presentato una serie di emendamenti, parlando della necessità di regolamentare i contratti che prevedano l’iincompatibilità con rendite vitalizie. Ha poi posto l’accento sull’applicazione della legge Madia.

Con lo stralcio di una parte, su richiesta del Consigliere Rodolfo Borga, è stato approvato l’emendamento presentato dalla maggioranza, n. 7284, che prevede la possibilità, da parte della Giunta regionale, di indire un referendum sulla sola denominazione di un nuovo comune esito di fusione, di fronte a problematicità sul nome stesso.

Con 34 voti a favore, 20 contrari e 4 astensioni, il disegno di legge 103 è stato approvato.

Anche per il testo di legge successivo, il n. 104,  è stato approvato il passaggio all’articolato senza discussione.

Il Consigliere Bruno Dorigatti,  sulla contrattazione dei contratti di lavoro, ha rilevato come l’emendamento presentato dal Presidente Kompatscher non dovrebbe spettare alla Giunta, ma all’APRAM. Il Presidente Kompatscher ha spiegato che si tratta di una norma suggerita dalla Corte dei Conti, che ha detto che per la parte fissa della retribuzione manca il riferimento normativo. Ha detto che rimane comunque oggetto della contrattazione collettiva, ma si tratta di introdurre la base normativa. L’emendamento è stato approvato. Il testo di legge è stato approvato con 32 voti a favore, 23 contrari, 1 astensione.

Il Presidente Thomas Widmann ha quindi introdotto la Proposta di delibera n. 51: Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2017 (presentata dalla Giunta regionale), approvata con 30 voti a favore, 23 contrari.

Per quanto riguarda il  Disegno di legge n. 105: Bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2018-2020, come da regolamento l’aula ha votato per Province separate. Per quanto riguarda Bolzano, i voti a favore sono stati 17, 14 contrari.  Per Trento, 20 a favore, 9 contrari.  Il bilancio è stato quindi rinviato all’Organo del Riesame, non avendo raggiunto la maggioranza assoluta in Provincia di Bolzano.

Il bilancio di Previsione del Consiglio regionale

Il punto successivo all’ordine del giorno,  Proposta di delibera n. 52: Approvazione del bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli anni 2018-2019-2020 (presentata dall’Ufficio di Presidenza);

Le previsioni di spesa del nuovo bilancio rispettano i principi dell’armonizzazione in particolare con riferimento alla scadenza dell’obbligazione, alla necessaria programmazione degli interventi e al rispetto del pareggio del bilancio. Per l’esercizio finanziario 2018 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 154.974.500,00 e di cassa per euro 166.047.500,00 e autorizzate spese di competenza per euro 154.974.500,00 e di cassa per euro 161.047.500,00. Il bilancio ha valenza triennale e prevede, per l’esercizio finanziario 2019, entrate di competenza per euro 44.047.074,00 e spese autorizzate per euro 44.047.074,00.

Per l’esercizio finanziario 2020 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 35.128.516,00 e spese autorizzate per euro 35.128.516,00. Per quanto riguarda le Entrate, è previsto il trasferimento da parte della Regione Trentino – Alto Adige dell’importo annuo di euro 34.500.000,00 per l’anno 2018, di euro 28.380.177,00 per l’anno 2019 e di euro 25.039.016,00 per l’anno 2020.

Per l’anno 2018 sono state preventivate entrate per euro 100.240.000,00 derivanti dalla riduzione di attività finanziarie attingendo dal Fondo di garanzia di cui euro 100.000.000,00 da trasferire alla Regione ai sensi della legge regionale n. 1 del 17 febbraio 2017, art. 2 ed euro 240.000,00 per il pagamento delle commissioni di gestione dei fondi di garanzia. La spesa prevista per l’esercizio finanziario 2018 ammonta ad euro 154.974.500,00 e comprende la previsione di Servizi per conto terzi, relativi a partite di giro che si compensano nell’entrata, per l’importo di euro 10.988.500,00.

L’ammontare complessivo della spesa dell’esercizio 2018 risulta superiore a quella dell’anno 2017. Tale differenza è dovuta principalmente: – alla previsione della spesa per la liquidazione del valore attuale ai beneficiari che maturano il diritto e ai relativi oneri fiscali a termini della legge regionale n. 4/2014, art. 7, per euro 6.615.000,00; – al trasferimento alla Regione ai sensi dell’art. 2 della legge regionale n. 1/2017 per l’importo di euro 100.000.000,00; – all’accantonamento al fondo rischi contenzioso per euro 7.000.000,00; – all’accantonamento al fondo accantonamenti vari per il trattamento di fine rapporto per euro 100.000,00.

Complessivamente la spesa prevista per l’esercizio 2018, che è definibile come ricorrente, al netto dei Servizi per conto terzi, ammonta ad euro 143.986.000,00. La quasi totalità delle Entrate e delle Spese del bilancio del Consiglio sono di natura corrente a parte le spese di rinnovo attrezzature informatiche che sono in conto capitale. Il testo è stato approvato con 26 voti a favore, 11 contrari e 9 astensioni. Come deciso dal collegio dei Capigruppo, i lavori sono stati quindi chiusi. La prossima seduta sarà nel 2018.

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