Nella biblioteca dell’Avvocatura della Provincia si sono tenute le elezioni. E’ polemica in queste settimane sugli aumenti (con relativi arretrati) per i consiglieri regionali. Acli e sindacati invitano alla solidarietà

La seduta del Consiglio provinciale dei giovani, al centro la vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

 

Trento – Il Consiglio provinciale dei giovani ha eletto, tra i suoi componenti, le nuove tre cariche: Alessia Chinetti presidente, Antonio Zanetel vicepresidente e Anastasia Facchinelli segretario. A seguito delle elezioni, sono stati presentati alla vicepresidente Francesca Gerosa i componenti neo-eletti del direttivo. La vicepresidente ha messo in rilievo la centralità del ruolo del Consiglio provinciale dei giovani all’interno della comunità, in quanto organismo che vuole essere portavoce delle istanze e dei bisogni dei giovani in Trentino. La vicepresidente ha rinnovato la sua disponibilità nel fornire supporto e nell’offrire ascolto ai giovani membri del Consiglio, augurando un percorso foriero di soddisfazioni e di nuovi traguardi da raggiungere per alimentare e far crescere il benessere del mondo giovanile nella provincia di Trento.

Il nuovo Consiglio provinciale dei giovani

Questi i componenti del Consiglio: Alessia Chinetti, Antonio Zanetel, Anastasia Facchinelli, Matteo Santini, Andrea Zuliani, Alice Dalla Costa, Nicolò Nardelli, Riccardo Garzo, Silvia Anesi, Luigi Tavernaro e Mattia Bailo.

Organismo di consultazione

Il Consiglio provinciale dei giovani è un organismo di consultazione e di rappresentanza del mondo giovanile e un luogo di confronto e di dibattito sulle tematiche di attualità. Il Consiglio rimane in carica per tutta la durata della legislatura e la segreteria è in capo all’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento.

La vicepresidente e assessore provinciale alle politiche per i giovani della Provincia autonoma di Trento, Francesca Gerosa, ha  ribadito la centralità dei giovani all’interno della Strategia provinciale della XVII Legislatura e il loro ruolo come parte attiva e propositiva nell’interesse della Comunità di cui sono parte fondamentale: “Le porte del mio assessorato saranno sempre aperte per voi – ha esordito – perché credo profondamente nel ruolo dei giovani per  costruire un futuro migliore per la nostra comunità. La scelta che avete intrapreso, candidandovi ed entrando in questo Consiglio, è una vera e propria scelta di vita perché avete deciso di  mettervi al servizio della comunità giovanile,  dando voce  alle  sue idee e alle sue necessità. Sarete i loro portavoce – ha proseguito – e mi aspetto da voi idee innovative, nuove progettualità e anche il coraggio di difenderle e realizzarle affinché possano contribuire allo sviluppo della nostra comunità”.

La vicepresidente  ha sottolineato la  capacità di questo organismo  di ri-orientare la politica e di spendersi per la crescita della società ed ha, inoltre,  evidenziato il lavoro già fatto con la Consulta provinciale degli studenti,  garantendo ai  componenti la  piena disponibilità nel fornire  supporto e ascolto.

Le osservazioni presentate

Da fine settembre ad oggi, il Consiglio provinciale dei giovani ha mosso i suoi primi passi. In particolare, su richiesta del Consiglio provinciale, ha fornito delle osservazioni su tre disegni di legge di modifica della legge provinciale sul volontariato n. 8/1992. Ha inoltre individuato, al proprio interno, due componenti che fanno parte del gruppo di lavoro per la co-progettazione di un festival, che sarà organizzato nel 2025 dall’Agenzia per la coesione sociale.

Il Consiglio provinciale dei giovani si configura come una forma di partecipazione e di rappresentanza dei giovani alla vita istituzionale del Trentino e, dunque, come strumento ed opportunità per rafforzare la cittadinanza attiva dei giovani. Tra le sue funzioni, vi sono la possibilità di formulare proposte in ordine alla predisposizione degli atti di programmazione provinciale,  esprimere osservazioni in merito al rapporto sullo stato di attuazione del sistema integrato delle politiche giovanili e promuovere iniziative e manifestazioni nell’ambito giovanile. I membri del Consiglio possono essere anche chiamati ad esprimersi su disegni o proposte di legge attinenti le materie di loro competenza e possono promuovere gemellaggi, percorsi di formazione, viaggi studio e la rappresentanza dei giovani nei Consigli di amministrazione delle società partecipate della Provincia.


In breve

Indennità, in arrivo 30mila euro a testa di arretrati per i consiglieri trentini e altoatesini. Gli uffici regionali ci stanno lavorando in questi giorni. Devono calcolare gli arretrati sul nuovo aumento – circa 1000 euro lordi al mese – che da gennaio è nelle buste paga dei consiglieri trentini e altoatesini. La retroattività – si legge nel decreto firmato a metà gennaio dal presidente Roberto Paccher – arriva fino al 2022 con percentuali diverse per ogni anno. Secondo le prime stime dei sindacati, i consiglieri sopravvissuti alla scorsa legislatura – in Trentino sono 18, bipartisan – incasserebbero a testa più di 30 mila euro lordi. Quattro anni fa, quando gli stipendi dei politici erano stati aumentati con l’aggiornamento Istat, il gruppo dei Verdi aveva devoluto gli arretrati al fondo regionale per il sostegno della famiglia e dell’occupazione.
Un contenitore, creato nel 2014 sull’onda dello scandalo dei vitalizi, che in 10 anni ha utilizzato i 40 milioni totali per progetti nel sociale e nell’occupazione. Ora però sono rimasti solo 250 mila euro. Lorenzo Pomini, sindacalista, è tra i Garanti nominati per la gestione di questo fondo. Così lancia un appello per rimpinguarlo. Messaggio di sostegno ai più fragili, anche dalle Acli trentine.