Ultimi mesi di lavoro per la Giunta della Comunità di Primiero che si avvia alle nuove elezioni. Dopo la recente riforma, i nuovi organi – eletti indirettamente – saranno operativi probabilmente da giugno 2015. Decisivi i referendum per le fusioni
Primiero (Trento) – E’ tempo di bilanci per la Comunità di Primiero. Il presidente Cristiano Trotter – ricordando le elezioni dell’Ente ormai alle porte – ha riepilogato punto per punto le opere in campo, in un momento non facile per l’economia locale.
San Martino Rolle
A cominciare dal collegamento via funicolare San Martino Rolle, che ha ribadito Trotter: “Non è di certo in discussione, perchè è l’unico collegamento possibile e realizzabile, che attende il via libera dalla Provincia per sbloccare la situazione, dopo che il territorio ha fatto la sua parte coinvolgendo ACSM ed operatori. E’ da sottolineare – ha continuato Trotter – che la scelta della funicolare non è una ipotesi impiantistica ma prima di tutto una prospettiva di sviluppo del territorio. I tempi sono molto stretti, dopo gli incontri delle settimane scorse, ora si attende una decisione finale della Giunta provinciale, che dovrebbe arrivare a breve”.
Altre opere
Per la nuova struttura inizialmente destinata a “macello” a Mezzano, è stato ribadito l’impegno dell’Ente a ricercare altre ipotesi di destinazione, in termini ambientali e forestali. “Per ora, il servizio di macellazione avviene in collaborazione con il centro di Feltre – come ha spiegato l’assesore Giovanni Battista Fontana – il quale ha ricordato l’urgente necessità di avviare però il progetto biogas a Primiero”. E’ in corso inoltre il progetto di recupero e valorizzazione del fondovalle di Primiero, così come i progetti ‘860’ e ‘falesie’.
Anche la questione nuova Scuola musicale di Primiero avrebbe trovato una soluzione, come è stato confermato dall’assessore competente Marco Zeni: “Si attende infatti la conferma definitiva dalla Provincia dopo l’accordo locale”.
“La situazione è particolarmente fluida – ha aggiunto la vicepresidente della Comunità di Primiero, Andreina Stefani – sottolineando le molte novità in campo da parte della Provincia, sia per la parte sociale che sanitaria. Per il 2014 la Comunità ha garantito i livelli di assistenza essenziali e non, con molte iniziative in diversi settori: per adulti, anziani, giovani e disabili. E’ stato aggiornato il Piano sociale ed è proseguito un importante dialogo con i vertici dell’Ospedale di Feltre, in piena sinergia con il territorio. Prosegue con profitto l’attività del Centro ‘Le Reti’ e sempre per il 2014 le politiche giovanili hanno dato molta attenzione alle iniziative legate al lavoro e al mondo delle istituzioni”.
Molte le iniziative programmate e realizzate nel 2014 anche sul fronte Dolomiti Unesco e Centenario Grande guerra, come ha confermato l’assessore Elisabeth Zeni: dal fumetto di Paolo Cossi sulla grande guerra, al concerto del coro Sass Maor, fino al sostegno al museo della guerra di Caoria. La Comunità con altri Enti e associazioni locali, ha preso parte inoltre al Labfest Dolomiti Unesco in Val Badia con una microstoria dedicata agli sfalci e molte altre saranno le iniziative dei prossimi mesi in questo ambito.
Piscina di Primiero
Per quanto riguarda la piscina locale, l’assessore Marco Zeni ha confermato che la Comunità – in seguito all’accordo con i Comuni e ad un successivo confronto concorrenziale – ha confermato l’attuale gestione della struttura fino al termine del 2015 senza rischio di chiusure o interruzioni del servizio.
La situazione locale
Ha concluso infine il presidente Cristiano Trotter, ringraziando i membri dell’assemblea della Comunità per il prezioso contributo apportato, in un momento non facile. “Si è dimostrato – ha confermato Trotter – che il livello decisionale sovracomunale è fondamentale e necessario. Nel dibattito più’ recente, preoccupa la carenza di dialogo su una prospettiva di sovracomunalità. Si perde di vista in molti casi l’obiettivo per fermarsi allo strumento. Io sarei certamente un sostenitore del Comune unico – conclude Trotter – ma non finalizzato ad una mera riduzione della spesa o per la semplificazione di un processo decisionale. Serve molto di più, deve essere coinvolta maggiormente la popolazione: esistono socialità, identità, realtà diverse. Ad oggi inoltre, non ci sono elementi definiti per una analisi precisa, per definire la situazione, non esiste ancora un progetto concreto sul quale ragionare. Rischia di essere un salto nel buio”.
Sulla stessa linea anche la vicepresidente Stefani che conferma: “Si è persa una opportunità per lavorare insieme sulle gestioni associate dei servizi, per capire limiti e vantaggi locali”.