Molti i commenti locali che invitano gli amministratori a cambiare decisamente passo: “La Valle ha bisogno di scelte urgenti e coraggiose per tornare a crescere”
Primiero (Trento) – In molti lo davano quasi certamente escluso dalla Comunità di valle dopo l’operazione legata alla seconda lista. Invece, no il sindaco di Mezzano per un solo voto è riuscito ad ottenere il suo posto in Consiglio, con l’esclusione di Daniela Scalet nella lista istituzionale. La maggioranza del nuovo presidente Roberto Pradel sarà comunque alla guida della Comunità, senza particolari problemi di numeri, nonostante i quattro consiglieri ottenuti dal gruppo di Mezzano (tre nella seconda lista e uno nella prima).
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Orler, da possibile escluso a Consigliere
“Ho perseguito fin dall’inizio di questa avventura, insieme ad altre 4 Amministrazioni – spiega Ferdinando Orler –, il concetto della legislatura a tempo in modo che il consiglio della Comunità sia composto da persone legittimate nei propri comuni, considerato che ormai l’impostazione provinciale per l’ente sovracomunale è quella di convergere sui comuni. Tutte le mie azioni sono state incentrate su questo semplice concetto e non interessa nulla la volontà di occupare sedie.
Diversi comuni hanno condiviso a parole questo principio – continua Orler – ma poi nei fatti si sono dimostrati assenti e ancora attenti ai soli interessi del proprio orticello. Solo sette grandi elettori hanno creduto fino in fondo in questo concetto basilare, che è troppo semplice per essere capito nella sua vera essenza democratica.
In questo anno che abbiamo di fronte il mio impegno sarà massimo – conclude il sindaco di Mezzano – per la gestione dell’ente sovracomunale, come del resto ho sempre dimostrato nei fatti anche con le precedenti gestioni e presidenze, a cui va il mio personale ringraziamento per l’operato svolto che è stato notevole, anche se all’esterno può essere sembrato ridotto, ma questo solamente perché costantemente boicottato da alcune Amministrazioni.”
L’analisi del voto
Dopo il voto in Comunità la prima domanda che molti si sono fatti è dove ha raccolto i voti necessari per l’elezione il sindaco di Mezzano. Domanda forse scontata ma interessante in vista dei nuovi equilibri politici locali.
Secondo l’analisi del voto del giorno dopo l’elezione, i 6 voti di Ferdinando Orler sarebbero attribuibili: 4 a Mezzano e 2 alle minoranze di Transacqua.
Interessante anche la posizione di Canal San Bovo. Il sindaco Albert Rattin rischiava l’esclusione senza l’appoggio dell’Alto Primiero: i suoi 7 voti arriverebbero 5 da Canal San Bovo, 1 da Transacqua e 1 dalla minoranza di Imèr.
Stesso rischio anche per Daniele Gubert con i suoi 7 voti: 4 da Imèr, 1 minoranza Fiera, 1 Transacqua e 1 dalla minoranza di Tonadico.
Bastavano invece solo pochi voti in meno a Nadia Fontan (13 da Alto e basso Primiero) per salvare Daniela Scalet (4 Transacqua e 1 Tonadico) lasciando fuori dal Consiglio, Ferdinando Orler.
I voti di Aurelio Gadenz arrivano invece da Tonadico (4), Fiera (3) e Transacqua (1). Giacobbe Zortea (7) ha incassato i suoi 5 voti a Siror e ben 2 da Transacqua. Infine Francesca Franceschi, per lei 9 voti che dovrebbero arrivare da Fiera (3), Tonadico (4), Imèr (1) e Transacqua (1). Arrivano invece tutti da Mezzano i voti della seconda lista guidata da Lino Zeni.
Voti che, nella panoramica complessiva, dovrebbero discostarsi di poche unità dalla reale dinamica dell’elezione appena avvenuta in Comunità di valle e che rispecchiano la situazione politica attuale.
Da lunedì però, terminate le trattative, è tempo di rimettersi a lavorare perchè le priorità in campo sono davvero molte e il territorio chiede risposte urgenti che attende da troppo tempo.