“Presto in arrivo le nuove linee guida” dichiara Mauro Gilmozzi in merito alla polemica di questi giorni
Rovereto – “Non è vero che a Rovereto non sono stati effettuati, da parte dall’Appa, controlli sulle emissioni di cattivi odori nei confronti delle ditte che operano nella zona industriale. In tutto i controlli ambientali effettuati nel 2015 sulle ditte in possesso di autorizzazioni ambientali, sono stati una ventina, fra ordinari e straordinari. Non solo controlli sulle emissioni in atmosfera, naturalmente, ma anche sulle acque, sullo smaltimento dei rifiuti e sulle altre cause di inquinamento ambientale che possono comportare l’insorgere di cattivi odori. Si tratta di controlli complessi, in termini sia di preparazione che di sicurezza, che coinvolgono molti mezzi e personale specializzato. In quanto ai numeri riferiti dalla stampa, sono reali, ma si riferiscono solo ad una parte dei controlli, quelli che erano stati oggetto di una interrogazione consiliare.
Per valutare lo sforzo fatto bisogna guardare al quadro dei controlli complessivo, perché il problema maggiore, con le puzze, è che la loro provenienza è tutt’altro che scontata. La cosa più importante, però, è che entro giugno approveremo nuove linee guida riguardanti proprio la caratterizzazione, l’analisi e la misurazione dei cattivi odori. con l’utilizzo di una sofisticata strumentazione elettronica. In questo modo pensiamo di poter arrivare finalmente all’origine del problema”. Questa la precisazione dell’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi, in merito alla polemica in corso in questi giorni, anche sugli organi di informazioni, riguardante i controlli sulle emissioni odorifere nella zona industriale di Rovereto.
“Respingiamo seccamente – sottolinea ancora Gilmozzi – le critiche ingiuste rivolte all’Appa, che con professionalità, e con le risorse umane disponibili, si sta facendo concretamente carico di problematiche che vanno anche al di là degli aspetti di inquinamento ambientale. Il nostro impegno nei confronti dei cattivi odori, come Provincia e come Appa, non è mai venuto meno e continuerà con determinazione. Svilire strumentalmente il ruolo e la credibilità delle istituzioni non contribuisce alla buona causa dei cittadini di Rovereto. Le puzze possono derivare dai fattori più diversi, non solo da emissioni in atmosfera, cioè attraverso il camino. Né sono necessariamente indice di inquinamento, pur causando disagio alla popolazione. Per questo è così difficile accertarne la provenienza ed eventualmente prendere le adeguate contromisure. Ma le richieste della popolazione interessata, lo ribadisco, sono assolutamente ragionevoli e le terremo nella massima considerazione”.