La buona notizia è che più della metà delle persone intervistate che usa il tablet legge o ascolta le news, il 30% ne legge più di quando non aveva il dispositivo, il 42% consulta articoli regolarmente e attentamente. Cifre che sembrerebbero incoraggianti per gli editori. Più in generale, la ricerca evidenzia che chi usa il tablet lo fa prevalentemente per controllare le e-mail (54%), ricevere notizie (53%), controllare i social network (39%), giocare (30%), leggere libri (17%), guardare video (13%).
La cattiva notizia per chi lavora nei media è invece che, se é vero che si leggono più news con i tablet, le notizie vengono prese dai siti non ufficiali come i social network e non tante persone sono disposte sborsare denaro per informarsi. Infatti, solo il 14% ha detto di pagare per ricevere notizie sui tablet, mentre il 21% ha ammesso che sarebbe disposto a pagare.
E resta alto il numero gli utenti dei tablet che usano un aggregatore di notizie per informarsi, il 36%, mentre un altro 35% ammette che i social network sono la principale fonte d’informazione. La conclusione della ricerca, in sintesi, sembrerebbe questa: i tablet sembrano un modo fantastico di far circolare news e raggiungere gli utenti più interessati alle notizie, la maggior parte di questi legge di più da quando ha acquistato il dispositivo ed è affezionato ad uno specifico ‘marchio’ editoriale.
Purtroppo per le testate giornalistiche l’indagine del Pew Research Center non contiene indicazioni su come trasformare in guadagni la produzione di news. E una piccola indicazione sulla diffusione del tablet, ma non sul fronte editoriale, arriva dall’Italia. Secondo Assinform-NetConsulting, infatti, i dispositivi sono aumentati del 347% nella prima metà di quest’anno rispetto al primo semestre 2010 con una previsione di circa 1.5 milioni di dispositivi venduti entro la fine del 2011. Oltre al mondo consumer, ne sono conquistate anche le aziende.