Coinvolti 32 Comuni, prima finestra attiva fino al 30 giugno

La misura riguarda i comuni di: Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cis, Cinte Tesino, Dambel, Frassilongo, Grigno, Livo, Luserna, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville (esclusa la località Palù di Madonna di Campiglio, Comune Catastale “Ragoli II”), Valdaone, Valfloriana, Vallarsa, Vermiglio

Trento – Al via da lunedì 19 maggio le iscrizioni per il contributo per il recupero e la riqualificazione degli immobili situati nei 32 comuni trentini coinvolti nel progetto sperimentale per la rivitalizzazione delle aree geografiche a rischio di abbandono lanciato dalla Provincia di Trento. Un progetto per il quale sono stati stanziati cinque milioni di euro per il 2025 e altrettanti per il 2026. Le domande resteranno aperte fino al 30 giugno. Dopodiché si aprirà una seconda finestra dall’8 settembre al 23 ottobre. Il punto è stato fatto in conferenza stampa, a Palazzo della Provincia, dal presidente Maurizio Fugatti, dal dirigente del Dipartimento urbanistica, energia, catasto, tavolare e coesione territoriale Giovanni Gardelli e dalla direttrice dell’Ufficio affari giuridici e amministrativi Francesca Chemolli.

Il bando, ha ricordato Fugatti, “ha avuto un riflesso locale, nazionale e anche internazionale che un po’ ci ha stupiti. Sono arrivate numerose richieste di informazioni su questo bando. Non crediamo che l’interesse reale sarà direttamente proporzionale a quello che c’è stato a livello informativo, anche perché bisogna ricordare che non c’è nulla di gratis qui”. Il contributo per la ristrutturazione arriva fino al 40% nei centri storici e fino al 35% nelle altre aree, con un tetto massimo di 80mila euro su una spesa ammessa di 200mila euro (minimo di 10mila euro). Per l’acquisto, invece, il contributo è del 20% del valore dell’immobile oggetto di riqualificazione, fino ad un massimo di 100mila euro di spesa ammessa.

Per chiedere informazioni in merito al bando sono stati attivati un numero apposito, 0461.492712, e una mail (recuperocentristorici@provincia.tn.it). Le richieste dovranno pervenire esclusivamente online, tramite “La Stanza del cittadino”, nel sito della Provincia di Trento. La misura si rivolge esclusivamente alle persone fisiche che siano, o diventino entro sei mesi, proprietari o titolari di un diritto reale su immobili situati nei comuni interessati. Ogni richiedente può ottenere contributi per un massimo di tre unità abitative, a patto che realizzi almeno un intervento di recupero sull’alloggio destinato a prima casa, da abitare personalmente o da affittare a canone moderato per almeno dieci anni.

Chi può fare domanda

La misura si rivolge esclusivamente a persone fisiche (non imprese) che siano, o diventino entro sei mesi, proprietarie o titolari di un diritto reale su immobili situati nei comuni interessati. Ogni richiedente può ottenere contributi per un massimo di tre unità abitative. È obbligatorio realizzare almeno un intervento di recupero sull’alloggio destinato a prima casa, da abitare personalmente o da affittare a canone moderato. L’immobile deve essere abitato o affittato per almeno 10 anni. Il contributo può includere anche una quota per l’acquisto dell’immobile, purché non avvenga tra parenti o affini di primo grado, ma non è concesso un contributo esclusivamente per l’acquisto. Chi ha più di 45 anni e intende usare l’immobile come prima casa non deve risultare residente, alla data del 6 agosto 2024, nel comune in cui si trova l’alloggio.

Contributi previsti

  • Ristrutturazione: fino al 40% della spesa nei centri storici e al 35% nelle altre aree, con un tetto massimo di 80.000 euro (su una spesa ammessa di 200.000 euro, spesa minima 10.000 euro).
  • Acquisto: 20% del valore dell’immobile oggetto di riqualificazione, fino a un massimo di 100.000 euro di spesa ammessa.

Spese ammissibili

  • Interni (max 125.000 euro): solai, muri, serramenti interni, impianti idraulici, termici (esclusi pannelli fotovoltaici), elettrici, scale interne non comuni.
  • Esterni (intervento sull’intero edificio o sui prospetti visibili): tetto, murature, elementi di pregio, scale, balconi, pavimentazioni, recinzioni.
  • Spese tecniche: ammesse fino al 10% della spesa per ciascuna categoria (interni/esterni).

Vincoli

Il richiedente deve risultare proprietario o titolare di diritto reale al momento della domanda o entro sei mesi. L’immobile non può rientrare nelle categorie catastali A1, A8 o A9, non deve avere più di otto unità abitative né essere parte di un condominio. Ogni contributo sarà associato ad un codice CUP, da indicare su tutte le fatture relative alle spese rendicontate. La rendicontazione dovrà avvenire entro 24 mesi dalla concessione del contributo. È vietato cumulare il contributo con altri finanziamenti pubblici, comprese detrazioni fiscali, riferiti allo stesso intervento negli ultimi 10 anni.

Modalità di presentazione della domanda

Le domande potranno essere presentate a partire da lunedì 19 maggio sulla piattaforma online disponibile all’indirizzo https://www.provincia.tn.it/Servizi/Contributo-per-immobili-privati-rivitalizzazione-aree-rischio-abbandono, dove è possibile prendere visione dei dettagli della misura. 
Nel caso di più richiedenti per lo stesso immobile o unità, un unico richiedente (con SPID o CIE) presenterà la domanda anche per conto degli altri.

Documentazione necessaria

Il richiedente all’atto della domanda dovrà allegare:

  • relazione tecnica a firma di professionista abilitato, con descrizione degli interventi e coerenza con i criteri del contributo;
  • preventivi e/o computo metrico;
  • in caso di più richiedenti: delega e dichiarazione di ciascuno;
  • eventuale dichiarazione di assenso ai lavori da parte degli altri proprietari o aventi titolo.

Graduatoria

Le domande saranno valutare in base ai criteri indicati in delibera, consultabile tra i documenti disponibili in calce alla pagina  https://www.provincia.tn.it/Servizi/Contributo-per-immobili-privati-rivitalizzazione-aree-rischio-abbandono

I comuni interessati

La misura riguarda i comuni di: Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cis, Cinte Tesino, Dambel, Frassilongo, Grigno, Livo, Luserna, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville (esclusa la località Palù di Madonna di Campiglio, Comune Catastale “Ragoli II”), Valdaone, Valfloriana, Vallarsa, Vermiglio.

In breve

Autonomia e Terzo mandato in Trentino. Fugatti, ‘quella del Cdm sul terzo mandato sarà scelta politica’. “Attendiamo serenamente, convinti delle prerogative dell’autonomia trentina. Qualcuno, anche in Trentino, ha voluto leggere solo parzialmente la sentenza della Corte Costituzionale sulla Campania. Quella sentenza infatti non comprende le autonomie speciali”. Lo ha detto ai giornalisti il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, in attesa dell’incontro in Consiglio dei ministri in cui si deciderà se impugnare o meno davanti alla Consulta la norma sul terzo mandato approvata dal Consiglio provinciale di Trento che permetterebbe allo stesso Fugatti di ripresentarsi per la terza volta. Nella sentenza che riguarda la Campania, ha precisato Fugatti, “ci sono dentro sei righe molto chiare dove si dice che le autonomie speciali – non solo il Trentino – non sono interessate da quella sentenza in questa fase”. La decisione se impugnare o meno la legge trentina, quindi, ha concluso il presidente della Provincia di Trento, “a nostro modo di vedere sarà una decisione politica”.