La riforma dello Statuto illustrata dal presidente trentino assieme al collega altoatesino
Tra le novità: l’ambiente e il commercio, divengono materie di competenza esclusiva, mentre la gestione della sicurezza in relazione ai grandi carnivori è affidata in capo ai presidenti di Provincia. Questi gli aspetti di maggiore forza del testo evidenziati dal presidente della Provincia autonoma di Trento che assieme al collega e presidente della Provincia autonoma di Bolzano ha illustrato a Salorno i contenuti del disegno di legge costituzionale

Salorno (Bolzano) – “Questa autonomia è l’autonomia di tutti, non si tratta di chi riceve più o meno”, così il presidente della giunta altoatesina Arno Kompatscher risponde a chi critica i risultati della riforma dello statuto di autonomia del Trentino Alto Adige. A Salorno i presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher in conferenza stampa hanno presentato i risultati raggiunti “grazie alla presidente del consiglio Giorgia Meloni che ha onorato il suo impegno”.
In questo modo, ha aggiunto il presidente Maurizio Fugatti: “aumenta il livello di autogoverno per il nostro territorio e l’autonomia cresce, perché le competenze che erano state erose dalle sentenze della Corte Costituzionale sono state ripristinate”. D’altra parte, ha spiegato il presidente della Provincia di Trento, “il principio dell’intesa garantisce che le competenze che già abbiamo non saranno messe in discussione, e offre anche un ruolo maggiore ai nostri Consigli provinciali. Complessivamente siamo soddisfatti. Qualcuno dirà che si poteva fare meglio, ma dobbiamo essere consapevoli che ci troviamo all’interno di un sistema dove occorre fare sempre un accordo pattizio per la nostra autonomia”. In materia d’intesa, ha aggiunto Fugatti, “se l’intesa non c’è, è una facoltà del Parlamento procedere. Ci tengo però a precisare che è un’opzione. In questo caso si pone un tema di rispetto istituzionale, di rispetto dei territori. E si pone anche un tema politico. Il fatto che sia un’opzione, quindi, è già un aspetto importante a tutela della nostra autonomia”.
La conferenza stampa
Il presidente della Provincia di Trento ha innanzitutto ringraziato la premier e il ministro per le riforme per il contributo decisivo impresso all’iter di riforma. La presidente delle consiglio dei ministri – come ha commentato il presidente trentino – si era infatti impegnata per il ripristino delle competenze autonomistiche del Trentino Alto Adige che erano state erose dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, ma Trento e Bolzano in più hanno ottenuto altre competenze esclusive, quali la tutela dell’ambiente, la gestione della fauna selvatica e il commercio.
In relazione alla prima competenza, ha ricordato il presidente, è stato raggiunto un obiettivo molto rilevante, ovvero l’introduzione tra le competenze del presidente di ciascuna Provincia autonoma del tema della sicurezza pubblica legata alla presenza dei grandi carnivori. Uno strumento in più in mano ai governatori per gestire le difficili situazioni che si possono presentare.
In tema invece di commercio, ha aggiunto il presidente della Provincia autonoma di Trento, si potrà avviare un percorso innovativo in materia di organizzazione degli orari nel rispetto dei principi di concorrenza.
Alle competenze esclusive si aggiungono, ancora, elementi fortemente innovativi quali il nuovo ruolo delle norme d’attuazione di armonizzazione tra le competenze dello Stato e quelle delle Province autonome e il principio dell’intesa, grazie al quale i Consigli provinciali di Trento e Bolzano innalzeranno il loro livello di protezione dell’Autonomia: così si è concluso l’intervento del governatore trentino, che infine evidenziato il ruolo propulsivo di Trento e Bolzano all’interno di un Paese che cerca di darsi maggiori livelli di autonomia e di autogoverno territoriale.
Il governatore altoatesino ha parlato inoltre, di una riforma che permette di centrare più obiettivi. Si è detto quindi convinto che si tratti di un successo. In primis, è stato ottenuto il ripristino delle competenze erose dalla giurisprudenza della Corte costituzionale. Il secondo elemento è un ampliamento, laddove possibile, delle competenze; il terzo è proteggere, dare ulteriori garanzie all’Autonomia. In tutti questi ambiti sono stati raggiunti progressi importanti.
Autonomiereform-Riforma dell’Autonomi – Scarica il file (File application/pdf 199,88 kB)
I prossimi passaggi
Dopo l’audizione della professoressa Daria de Pretis da parte della Terza commissione del Consiglio regionale, la prossima tappa, verso l’approvazione definitiva del disegno di legge costituzionale sulla riforma dello Statuto di autonomia, sarà la seduta straordinaria del Consiglio provinciale di Bolzano, in programma martedì, 22 aprile. Le commissioni prepareranno quindi i pareri per i due Consigli provinciali, che si riuniranno per votarli il 6 maggio. Per il 5 maggio sono in programma nuove audizioni da parte della Terza commissione del Consiglio regionale, che il 12 maggio discuterà il parere che verrà votato in Consiglio regionale il 14 maggio. Acquisiti i pareri dei Consigli regionale e provinciali, dopo un ulteriore passaggio in Conferenza delle Regioni, il Consiglio dei ministri provvederà all’approvazione definitiva del testo, che verrà quindi trasmesso alla Repubblica d’Austria. Solo a quel punto – probabilmente nel mese di giugno – potrà prendere il via l’iter di approvazione del disegno di legge di riforma dello Statuto da parte del Parlamento, che ovviamente è quello previsto per le leggi di rango costituzionale, ex articolo 138 della Costituzione: un procedimento aggravato che prevede due deliberazioni da parte di entrambe le Camere (nella seconda deliberazione, dopo un intervallo di almeno tre mesi, a maggioranza assoluta).