Primo Piano NordEst Valsugana Tesino Belluno

Autonomia, Consulta boccia il referendum: “Oggetto e quesito non risultano chiari”

Share Button

Bocciato dalla Consulta il referendum sull’Autonomia differenziata dichiarato inammissibile.. Secondo i giudici della Corte Costituzionale verrebbe “pregiudicata la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore”. Zaia plaude al pronunciamento dei giudici


 

NordEst (Adnkronos) –  La Consulta boccia il referendum abrogativo sull’Autonomia differenziata delle Regioni ma promuove quelli sul lavoro e quello sulla cittadinanza per gli extracomunitari. La sentenza più attesa, l’inammissibilità del quesito sulla cosiddetta ‘legge Calderoli’, fa tirare un respiro di sollievo al governo, che intanto si prepara a rimettere le mani sulla riforma. Esulta in particolare la Lega, che vince una battaglia simbolo del Carroccio, osteggiata da quasi tutti i partiti all’opposizione e da varie associazioni, i quali – sostenendo il referendum – chiedevano di eliminare interamente la norma approvata a giugno dal Parlamento, che definisce i principi generali per l’attribuzione alle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.

“Oggetto e finalità quesito non chiari”

“La Corte ha rilevato che l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari. Ciò pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore”, si legge nella nota dell’ufficio stampa della Consulta in merito alla decisione sulla non ammissibilità del referendum. “Il referendum verrebbe ad avere una portata che ne altera la funzione, risolvendosi in una scelta sull’autonomia differenziata, come tale, e in definitiva sull’art. 116, terzo comma, della Costituzione; il che non può essere oggetto di referendum abrogativo, ma solo eventualmente di una revisione costituzionale. La sentenza sarà depositata nei prossimi giorni”.

Le prime reazioni politiche

Il presidente del Veneto Luca Zaia plaude al pronunciamento dei giudici che – sostiene – “contribuisce a chiarire ogni dubbio sul percorso dell’autonomia, che continuerà a svilupparsi nel pieno rispetto della Costituzione, delle indicazioni della Consulta e del principio di Unità nazionale, mantenendo al centro i valori di sussidiarietà e solidarietà”.  E il numero uno della Lombardia, Attilio Fontana, aggiunge soddisfatto: “Il tentativo portato avanti dai comitati referendari e dai partiti di sinistra di contrapporre il Nord al Sud è stato smontato dalla Corte”.

Via libera ad altri quesiti

Gli stessi giudici hanno invece dichiarato ammissibili gli altri cinque referendum abrogativi che riguardano quello proposto da +Europa sulla cittadinanza per gli extracomunitari e quelli promossi dalla Cgil su Jobs Act, indennità di licenziamento nelle piccole imprese, contratti di lavoro a termine e responsabilità solidale del committente negli appalti.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *