Casellati: Cdm deciderà su terzo mandato. Via libera da Regione a riforma Statuto
C’è tempo fino al 19 maggio per decidere se impugnare la legge della Provincia autonoma di Trento sul terzo mandato. Con 54 voti favorevoli, 6 contrari e un’astensione, il Consiglio regionale ha approvato il testo di riforma dello Statuto di autonomia

Trento/Bolzano – La questione sarà affrontata lunedì 19 maggio 2025, durante il Consiglio dei ministri, dove il governo prenderà una decisione in merito. Lo ha dichiarato la ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Elisabetta Casellati, parlando con i giornalisti nel Transatlantico della Camera dopo il question time con il presidente del Consiglio. “Quando una provincia a statuto speciale approva una legge sul terzo mandato, si pone un problema di compatibilità con la normativa nazionale”, ha spiegato Casellati. “Lunedì dovremo necessariamente affrontare il tema, visto che i termini stanno per scadere. Impugnare la legge serve a chiarire se anche le Regioni e Province a statuto speciale debbano rispettare la normativa nazionale, oppure se possano decidere autonomamente in virtù della loro specialità. Personalmente ritengo di no, ma è questo il nodo da sciogliere”, ha aggiunto. Infine, Casellati ha affermato di attendere la decisione del Consiglio dei ministri, precisando però di non conoscere ancora la posizione della Lega: “Calderoli non si è ancora espresso in modo ufficiale, ma in un certo senso si è già capito quale sia il suo orientamento”.
Riforma Statuto, ok dal Consiglio regionale
Con 54 voti favorevoli, 6 contrari e un’astensione, il Consiglio regionale ha approvato il testo di riforma dello Statuto di autonomia. Questo passaggio segna la conclusione del percorso a livello locale, dopo l’ok già ottenuto dai Consigli provinciali di Trento e Bolzano. Il procedimento proseguirà ora sul piano statale: i tre pareri saranno trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. Spetterà quindi al Ministro convocare la commissione paritetica competente, prevista dalla misura “Pacchetto” 137, per acquisirne il parere.
Parallelamente, sarà coinvolta anche la Commissione per gli Affari Istituzionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, chiamata anch’essa a esprimere la propria posizione. Una volta ottenuti tutti i pareri richiesti, il Consiglio dei Ministri approverà in via definitiva il disegno di legge costituzionale, che sarà poi trasmesso ufficialmente alla Repubblica d’Austria, come stabilito dagli accordi internazionali in vigore. Ricevuta la risposta da parte di Vienna, il testo sarà inoltrato al Parlamento italiano, accompagnato dalla relazione illustrativa e dalla documentazione necessaria, per l’avvio dell’iter legislativo di approvazione.
Terzo mandato in Trentino
Prosegue il dibattito sulla legge provinciale che ha introdotto la possibilità di un terzo mandato per il presidente della Provincia di Trento, aprendo così la strada a una nuova candidatura di Maurizio Fugatti. A Roma, il governo è chiamato a decidere il da farsi: tra le opzioni in campo c’è l’impugnazione della norma davanti alla Corte Costituzionale. Tuttavia, le posizioni all’interno della maggioranza – Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega – non sono del tutto allineate. Il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per il 14 maggio, e chiamato a esprimersi sulla questione, è stato posticipato a lunedì 19. Nel frattempo, l’opposizione trentina in Consiglio provinciale sembra intenzionata a muoversi autonomamente, indipendentemente dalle decisioni del governo centrale. L’Alleanza Democratica Autonomista (ADA) ha infatti annunciato l’intenzione di promuovere un referendum contro la norma, avviando a breve la raccolta delle firme necessarie.