Ha esordito con un “grazie a ciascuno di voi”, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, che ha partecipato all’assemblea della Federazione Scuole materne, affiancato dalla dirigente generale del Dipartimento della conoscenza Livia Ferrario e dal dirigente del Servizio istruzione Roberto Ceccato
Trento – “Qui c’è un valore intrinseco e inestimabile – ha spiegato il presidente Rossi -, le vostre scuole sono l’espressione, oggettiva e reale, di una grande capacità che ha il nostro territorio: ovvero la presenza di cittadini liberi e responsabili che, senza aspettare nessuno, si organizzano attorno ad un bisogno che hanno saputo riconoscere. Questo è in sintesi l’autogoverno, il significato della nostra autonomia. È un valore che non ha bisogno di un riconoscimento istituzionale: la collaborazione fra il privato sociale e il pubblico è assolutamente una delle cifre del nostro impegno futuro, non possiamo immaginare di migliorare la qualità della vita sul nostro territorio, in un’epoca di risorse scarse, garantendo al contempo la qualità, se non ci fosse sinergia fra pubblico e privato”.
Il presidente Ugo Rossi, ha quindi proseguito spiegando come sarà impostato il lavoro dei prossimi anni: “Due le parole che dovremo utilizzare, già presenti nello slogan di questa assemblea, ovvero ‘trasparenza’ e ‘responsabilità’, perché dobbiamo essere il più possibile trasparenti, soprattutto sul fronte delle risorse, e responsabili. In futuro cercheremo di garantirvi un po’ più di certezza in termini programmatori, ovvero darvi un quadro certo delle risorse articolato su più anni, inoltre vorremmo poter valorizzare gli sforzi che avete fatto per una gestione oculata e per migliorare la vostra organizzazione, secondo una logica del merito che premia le capacità”.
Due le questioni sulle quali il presidente Ugo Rossi si è impegnato, da un lato i bisogni educativi speciali, dall’altro il tema delle lingue straniere: “Sul fronte dei bisogni educativi speciali è necessario integrare al meglio i diversi servizi, ovvero scuola, sanità, amministrazioni, per offrire risposte certe. Sul tema delle lingue vi è un’opportunità straordinaria, sulla quale voi siete già avanti, che è quella di una alfabetizzazione collettiva, di lungo respiro, nella quale potete davvero essere punto di riferimento; e in questo senso abbiamo già individuato risorse aggiuntive”.
Infine nelle sue ultime considerazioni il presidente Rossi ha spiegato: “Voi avete un presidente che è anche assessore all’istruzione. Voglio essere franco, non vi nascondo che è una scelta dettata da due ordini di considerazioni. La prima è contingente, ovvero vi è una Giunta provinciale più corta, le competenze sono tante e abbiamo dovuto reciprocamente strutturare l’assegnazione, chiedendo a ciascuno qualche sacrificio aggiuntivo. Vi è poi un altro aspetto, collegato a una scelta di fondo: il sistema educativo è assolutamente al centro del nostro programma e della nostra visione strategica per i prossimi anni, vogliamo puntare con forza sul nostro capitale umano e le scuole materne, da questo punto di vista, hanno un lavoro decisivo da fare. Abbiamo un impegno davanti, che è quello di garantire le condizioni perché i nostri bambini e ragazzi siano, un domani, uomini e donne responsabili e maturi, in grado di relazionarsi con gli altri e di riconoscersi nel territorio in cui vivono, capaci, anche di essere protagonisti di una dinamica globale che non può e non deve schiacciarli. In una frase: in grado di essere autonomi e protagonisti del loro destino”.
Il tema dell’assemblea annuale, che si è tenuta presso le Cantine Ferrari di Ravina di Trento, era: “Un bilancio sul futuro. Costruire trasparenza e tangibilità della propria responsabilità e della propria azione educativa”. Nel corso della sua relazione, il presidente della Federazione Giuliano Baldessari, ha presentato il sistema delle scuole dell’infanzia equiparate associate alla Federazione, che si compone di 135 scuole organizzate in 21 circoli di coordinamento, 379 sezioni per 8.905 bambini, di cui 1.128, cioè il 12,67%, provengono da 56 nazionalità diverse, 1.148 insegnanti e 612 tra operatori d’appoggio e cuochi. Nell’ambito dei servizi socio-educativi rivolti alla prima infanzia (0-3 anni) fanno parte di questo sistema, in collaborazione con la Cooperativa Bellesini e con “Prospettiva Bambini s.r.l.”, 19 nidi d’infanzia per 525 bambini, 125 tra educatrici e coordinatrici interne e 73 tra ausiliari e cuochi.
Fra gli aspetti affrontati anche i rapporti con il mondo scientifico, socio-culturale e politico-istituzionale, la necessità di innovare su tutto il fronte della formazione e l’attenzione da rivolgere all’ambito gestionale e amministrativo, in particolare all’aggiornamento del software per la contabilità delle scuole. Baldessari ha quindi concluso ricordando il primo positivo incontro con il presidente Ugo Rossi: “Si è trattato di un confronto conoscitivo sulla nostra realtà associativa, sull’impostazione dei vari livelli di interlocuzione fra Federazione e Provincia su temi e azioni che andranno via via affrontati. E abbiamo trovato attenzione, apertura, disponibilità a definire proposte e soluzioni”. Fra le questioni che si profilano per il futuro, vi è in particolare il progetto di accostamento alla lingua straniera nella scuola dell’infanzia, che vede attualmente impegnate 80 scuole: “Sappiamo – ha ricordato Giuliano Baldessari – che su questa partito il presidente Rossi ha già dichiarato in modo esplicito un preciso impegno nel suo programma di governo”.