Venezia – L’Ad dell’Autostrada Venezia-Padova, Lino Brentan, e’ stato arrestato dalla Guardia di finanza lagunare nell’ambito di un’inchiesta su tangenti. L’amministratore dovrà rispondere della pesante accusa di corruzione. I particolari dell’operazione sono stati resi noti in una conferenza stampa dal procuratore capo, Luigi Delpino, il comandante della Gdf di Venezia, gen. Marcello Ravaioli e il comandante del Npt di Venezia, col. Renzo Nisi. L’accusa e’ di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. L’operazione e’ la prosecuzione dell’indagine a carico dei vertici del settore edilizia della Provincia di Venezia legati a un gruppo di imprenditori locali; quest’ultimi riuscivano a farsi assegnare la quasi totalità dei lavori pubblici del Settore Edilizia, da svolgere nella provincia, senza neppure dover ricorrere a pubbliche gare d’appalto.
Trento – Il capo di gabinetto della Questura di Trento e’ indagato per abuso d’ufficio in relazione a presunte irregolarita’ nella concessione delle autorizzazioni per la professione di ‘buttafuori’. Fra i beneficiati ci sarebbe il figlio del dirigente di polizia, cui e’ stato notificato dalla Procura di Trento un avviso di conclusione delle indagini.
Al dirigente e’ contestato il fatto di aver favorito un’agenzia di bodyguard nonostante questa non avesse rispettato i termini di legge per la consegna della documentazione necessaria all’iscrizione nel nuovo albo. L’iscrizione era per cinque aspiranti buttafuori-bodyguard, tra i quali il figlio del dirigente. Da qui l’accusa di abuso d’ufficio per avere comunque trattato la pratica.
Trieste – La Polizia Stradale di Palmanova e Trieste ha arrestato 12 persone e ne ha indagate altre 33 appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al riciclaggio internazionale veicoli di grossa cilindrata – preferibilmente Suv di alta gamma- la cui destinazione finale, transitando per la Lituania, era la citta’ di Minsk in Bielorussia.
L’operazione e’ stata condotta dalla Sottosezione Polizia Stradale di Palmanova in collaborazione con la Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per il Friuli-Venezia Giulia, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Udine. L’organizzazione – si legge in una nota della Polizia – si avvaleva di procacciatori di veicoli, inseriti nel tessuto sociale e delinquenziale di varie citta’ (Roma, Modena, Brescia, Foggia e Pescara), i quali, facendo leva sulle precarie condizioni economiche dei locatari dei mezzi, acquistavano i veicoli ad un prezzo conveniente, li esportavano e solo dopo ne facevano denunciare il furto ai legittimi possessori.
Gli investigatori hanno inoltre accertato la falsificazione dei certificati di proprieta’ e dell’atto di vendita, necessaria per l’importazione in Bielorussia, che venivano riprodotti su moduli rubati in bianco presso un’agenzia di pratiche auto di Roma. Durante l’operazione sono state effettuate 16 perquisizioni e sequestrati 11 veicoli di cui 3 in Lituania, per un valore di 440.000 euro. Fondamentale per la buona riuscita dell’indagine e’ stata la collaborazione dei collaterali organi di polizia lituana di Vilnius e bielorussa di Minsk e del servizio Eurojust dell’Aia.