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Arrestati diversi spacciatori tra Venezia e Padova, da Zaia un appello alle famiglie

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“Vigilate sui ragazzi; strutture regionali sempre aperte per genitori e giovani in situazione di disagio”

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Venezia – “Gli arresti messi a segno nei giorni scorsi da una parte rassicurano, perché reti di trafficanti di morte sono state finalmente sgominate. Dall’altra parte però portano alla luce ancora una volta quello che è ormai un vero e proprio allarme sociale, cioè lo spaccio di stupefacenti in zone “insospettabili” come centri commerciali frequentati anche da famiglie. Ringrazio Carabinieri e Polizia per questo loro impegno, portato avanti nonostante la carenza di uomini e mezzi, e all’interno di leggi che spesso non aiutano ad assicurare definitivamente alla Giustizia i trafficanti di droga”.

Con queste parole, Il Governatore del Veneto Luca Zaia si complimenta con gli uomini del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Padova, con la Compagnia di Mestre, la tenenza di Mira, e con la Polizia di Padova per le diverse operazioni che tra ieri e stamattina hanno portato alla luce altrettante reti criminali operanti in tutto il Veneto nel mondo dello spaccio di droga.

“Che lo stupefacente fosse ceduto da questi spacciatori a ragazzi nelle aree verdi di un palasport, in parcheggi di noti centri commerciali e sulle mura di Padova, in pieno centro storico, è ancora più allarmante – dichiara il Presidente -. Nel ringraziare le forze dell’ordine per le loro indagini, rese più complesse dal sistema di ‘vedette’ e ‘galoppini’ di cui questi criminali si servivano e si servono, lancio un appello alle famiglie degli adolescenti, i primi ad essere nel mirino di questi criminali, o già caduti nelle reti dello spaccio: vigilate sui vostri figli, fate attenzione ad ogni segnale di disagio che potrebbe trasformarli in vittime dei trafficanti di morte che rovinano la loro e la vostra vita. Le strutture sanitarie e sociali della Regione Veneto sono sempre aperte per dare risposte al bisogno di sicurezza e di tutela dei giovani espresso dai genitori, preoccupati di come i loro ragazzi possano essere coinvolti in una spirale perversa che stronca tante giovani vite”.

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