NordEst

“Appaltopoli”, domiciliari per Collini ma rimane in carcere

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L'imprenditore Fabrizio Collini ha ottenuto gli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta "giano bifronte" sugli appalti sospetti in provincia di Trento.

Il provvedimento è stato deciso dal gip Marco la Ganga dopo che la difesa dell'imprenditore aveva presentato un'istanza nei giorni scorsi. In realtà Collini continuerà a rimanere chiuso nel carcere di Verona in forza della seconda ordinanza cautelare che lo aveva colpito, quella relativa ai reati sessuali per i quali non è stato definito con la Procura alcun accordo. 

Accolti i ricorsi per "Appaltopoli" 

Accolti e giudicati congrui dal giudice Corrado Pascucci i patteggiamenti per l'inchiesta "giano bifronte". Per l'avv. Giuseppe Todesca 11 mesi di reclusione e 100mila euro di risarcimento, come per l'ex presidente dell'Air della rotaliana Giacomino Osella.

Erano stati arrestati per la corruzione per i lavori della galleria termoidraulica di
Mezzolombardo. Quattordici mesi di reclusione e 200mila euro di risarcimento per l'arch. Marco Angelini accusato per i lavori di ristrutturazione dell'ex istituto per sordi di Trento.

Cava Roncegno, arresti revocati

Il gip di Trento ha revocato anche il provvedimento degli arresti domiciliari nei confronti di Floriano Tomio, 32 anni, il dipendente della societa' Ripristini Valsugana finito nei guai nell'ambito dell'inchiesta sul traffico di rifiuti nell'ex cava monte Zaccon di Roncegno.

Nei giorni scorsi aveva spiegato che nella discarica il suo ruolo era solo quello di palista senza alcuna possibilità di intervenire sulle decisioni più importanti. Tomio ha ora l'obbligo di firma nel comune di residenza.

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