NordEst

Anziani uccisi, ragazza cubana confessa ma si cercano i complici

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A distanza di un mese dal massacro avvenuto nel garage della villetta degli anziani coniugi nella notte tra il 18 e il 19 agosto scorsi a Lignano Sabbiadoro, i carabinieri hanno fermato una giovane cubana, Lisandra Aguila Rico, di 21 anni, e stanno cercando suo fratello, Laborde Reiver Rico, di 24, anche lui un giovane robusto, che potrebbe essere fuggito all’estero. I carabinieri sono ora sulle sue tracce. Saprebbero anche dove potrebbe trovarsi e non escludono che in breve tempo possano catturarlo.
 
I militari del Nucleo Operativo di Udine e quelli del Ros hanno bloccato la ragazza 900 chilometri piu’ a sud, in un’abitazione di Pontecagnano (Salerno). Poche ore ed era gia’ stata riportata in Friuli: dalle 8 alle 14 e’ stata interrogata nella caserma di Udine. Alla fine ha confessato e per lei e’ scattato il fermo. ‘Non volevo assolutamente che le cose finissero in questo modo’, ha detto agli inquirenti, secondo quanto riferito dal suo legale, l’avvocato Carlo Serbelloni. Che aggiunge: ‘La ragazza ha detto che la situazione e’ sfuggita di mano, che l’omicidio non era premeditato e che non voleva assolutamente che le cose finissero in questo modo. E’ molto provata per quello che è successo’.
 
Alla giovane, crollata dunque dopo sei ore di interrogatorio, e’ stato contestato il reato di duplice omicidio volontario in concorso ‘con ignoti’. Non e’ chiaro, pero’, se davanti ai carabinieri abbia fatto nomi di eventuali complici: ‘la mia assistita nel corso dell’ interrogatorio ha risposto per quanto riguarda la sua posizione’, si e’ limitato a dire l’avvocato. L’interrogatorio, condotto dalla pm Claudia Danelon e definito ‘soddisfacente’ dal procuratore capo di Udine, Antonio Biancardi. A dare una svolta alle indagini sono stati gli esami compiuti sul posto e sulle vittime, primo fra tutti il Dna dei protagonisti raccolto dal Ris sulla scena del delitto e comparato con i tamponi raccolti a numerose persone, anche negli esercizi commerciali di Lignano. E, poi, le intercettazioni telefoniche scattate subito dopo su una cerchia di persone in qualche modo vicine ai coniugi Burgato. Tra queste, anche i due ragazzi cubani, conosciuti nel piccolo ma noto centro turistico di Lignano Sabbiadoro: la madre, cubana, che li aveva avuti di primo letto da un compagno suo connazionale, da tempo li faceva venire in Italia ogni estate.
Nella vicenda ci sono ancora alcuni elementi oscuri, a cominciare proprio dalle eventuali complicita’.
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