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Ambientalista veneziano morto in Svizzera, nel suo memoriale: “Amore per la vita e Tribolazione”

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Decesso a Zurigo, vicenda resa nota da sociologo Bettin. «Il memoriale che ha lasciato e ci chiede di diffondere, ricostruisce il suo amore per la vita, la sua tribolazione, la sua lotta, la protesta per l’insufficiente assistenza»

NordEst – Un veneziano di 67 anni, malato da tempo, ha scelto di mettere fine alla propria vita chiedendo l’eutanasia. Il decesso è avvenuto oggi in una clinica di Zurigo.

Era invalido da anni e, negli ultimi tempi, anche cieco. Con una madre anziana e una sorella malata, Loris Bertocco, 59 anni, di Fiesso d’Artico ha scelto la morte assistita in una clinica svizzera.

La vicenda è stata resa nota dal sociologo veneziano Gianfranco Bettin, il quale ha ricordato la figura dell’amico e collega, sottolineando che questi “era anche un convinto sostenitore delle proposte per una legge sul ‘testamento biologico’ e sul ‘fine vita’ in Italia”.

L’uomo era un ambientalista molto attivo nelle lotte contro il nucleare, i cambiamenti climatici, e a favore della riconversione ecologica.

All’età di 19 anni era rimasto paralizzato a causa di un incidente stradale. “Nel tempo – ha spiegato Bettin -, le gravi lesioni subite e problemi successivi ne avevano peggiorato la condizione, aggravata da una progressiva perdita della vista che lo aveva infine reso cieco”.

«Il memoriale che ha lasciato e ci chiede di diffondere – conclude Bettin – ricostruisce il suo amore per la vita, la sua tribolazione, la sua lotta, la protesta per l’insufficiente assistenza che le persone come lui ricevono dalle istituzioni preposte. Parlava da tempo di questa sua scelta finale».

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