Prosegue la visita pastorale del vescovo Lauro
Riprende giovedì 8 maggio la visita pastorale: al mattino con gli ammalati a Siror, nel primo pomeriggio l’incontro all’Istituto comprensivo di Primiero – Plesso di Canal San Bovo e la visita agli ammalati nel Vanoi con messa alle 18 a Zortea. Alle ore 20.30, a Palazzo Scopoli a Tonadico, l’incontro con gli operatori turistici, gli allevatori e gli artigiani da titolo “La nostra terra si racconta. Fra radici, volti e speranze”.

Trento – “Vi assicuro che mi sono bastati due giorni per dire che c’è tanto di quel Regno, di quella messe abbondante che nemmeno mi immaginavo”. Le “candele della speranza” nelle mani dei rappresentanti di realtà significative della vita delle comunità primierotte (parrocchie, ordini religiosi, case di riposo, laboratori sociali, Anffas…) sono sembrate suggellare le parole dell’arcivescovo Lauro alla Messa nella chiesa di Canal San Bovo con cui si è aperta ufficialmente, nel tardo pomeriggio di domenica 4 maggio, la Visita pastorale alla Zona Valsugana-Primiero.
Alla Messa, animata dai cori delle parrocchie del Vanoi, erano presenti molti rappresentati di tutte le comunità della Zona, con in testa il vicario don Antonio Brugnara (parroco di Pergine, suo il saluto iniziale) e i preti attivi in Valsugana e Primiero, questi ultimi guidati da don Giuseppe Da Pra. Fino ai primi di giugno monsignor Tisi visiterà le comunità di Primiero, Vanoi e Mis, all’insegna del motto “La messe è molta“, titolo del Messaggio che accompagna la Visita. Dopo il Primiero, il cammino dell’Arcivescovo insieme alle comunità di questa seconda Zona della Diocesi (dopo l’avvio in Rotaliana-Terre d’Avisio-Paganella) vivrà una pausa durante l’estate, per riprendere il 4 settembre dal territorio di Pergine Valsugana.

L’omelia dell’Arcivescovo
Nell’omelia (QUI TESTO INTEGRALE), monsignor Tisi ha commentato il brano evangelico di Giovanni, in cui il Risorto, in riva al Lago di Tiberiade, invita i discepoli a riposarsi dalla pesca, offrendo loro pane e pesce arrostito. “Meravigliosa immagine – ha fatto notare l’Arcivescovo – di un Dio che, contrariamente a come lo pensiamo, non è fuoco che distrugge”, come lasciano trasparire “certe narrazioni patologiche, ma è “la madre che accende il fuoco, cuoce il pesce e offre il pane”.
“Dove trovare Dio? Nella prossimità e nella tenerezza”
“Ecco il criterio – ha argomentato ancora don Lauro – per il discernimento su dove trovare Dio. Dio non abita lì dove c’è il successo, i numeri esibiti, la potenza delle strutture. Dio abita nelle pieghe dell’umanità sotto tutti i cieli della terra, soprattutto sotto i cieli più plumbei, dove avviene – ha ribadito – il miracolo del trovarsi, dell’incontrarsi, del regalarsi tenerezza, vicinanza, prossimità“. “Dio – ha aggiunto Tisi – lo trovi nella lacrima asciugata, nel sorriso regalato, nel gesto bello di chi si fa prossimo senza domandare nulla in cambio. Ed è in questi luoghi che dobbiamo cercare il Regno presente nelle comunità della nostra Zona. E vi assicuro che sono bastati due giorni per dire che c’è tanto di quel Regno, di quella messe abbondante che nemmeno mi immaginavo”.

“La scelta del nuovo pastore? L’unico criterio è l’amore per Gesù”
Il brano evangelico della terza domenica di Pasqua presentava l’intenso dialogo tra Gesù e Pietro. “Pagina – ha messo in luce don Lauro – di un’attualità sconvolgente, nell’ora in cui all’interno della Chiesa sta avvenendo il discernimento di colui che sarà il successore di Pietro, il pastore della Chiesa universale . Badate bene: l’unico criterio per diventare guida delle pecore è: ‘mi ami tu?’” “Quanto siamo lontani – ha rimarcato don Lauro – dal gossip di queste ore, dove si va a cercare un superman, un uomo dalle doti straordinarie e si carica quest’uomo di una responsabilità che nessuno è in grado di portare. Pietro ha solo un compito: raccontare e far vedere che vuol bene a Gesù”.
“Con questo Dio non ti scandalizzi né di te né degli altri”

Don Lauro ha posta ai presenti un’ulteriore provocazione: “Coraggio, con questo Dio ti alzi il mattino e corri a cercare. Con questo Dio coinvolgi gli altri, con questo Dio non ti fanno paura né le tue fatiche né quelle degli altri, non ti scandalizzi né di te, né gli altri. Con questo Dio – ha aggiunto l’Arcivescovo – sai che nel momento in cui trovi la tua fatica, trovi il tuo Signore che ti dice: ‘Pasci i miei agnelli’. Il nostro Dio non ti giudica e non ti inchioda al tuo errore. E io, come vescovo, iniziando la Visita pastorale non ho da darvi né oro né argento. Non ho da darvi soluzioni pastorali. Io non ho altro da darvi che Gesù Cristo che mi scalda il cuore e a cui dico soltanto, con Pietro: “Tu sai tutto, tu sai che ti voglio bene”.

I primi incontri a Primiero
In Primiero monsignor Tisi era salito già nella mattinata del 1° maggio per la celebrazione del Giubileo dei lavoratori, mentre nella serata dello stesso giorno ha incontrato il Consiglio pastorale di Valle per la presentazione della Visita. Il giorno successivo, venerdì 2, al mattino ha incontrato il clero e nel pomeriggio ha iniziato da Fiera uno dei momenti più intensi della Visita. Così come avvenuto all’esordio nella Zona Rotaliana-Terre d’Avisio-Paganella, l’abbraccio con gli ammalati, incontrati per lo più nelle loro case o nelle RSA, come quella di Canal San Bovo. Alla sera del 2 maggio don Lauro ha presieduto la Messa a Mezzano. All’inaugurazione ufficiale della Visita pastorale è seguito in serata l’incontro con i Comitati parrocchiali e Consigli per gli affari economici di Primiero, Vanoi e Mis nell’oratorio di Pieve. Si riparte l’8 maggio con gli ammalati. In serata incontro con gli operatori turistici. La Visita (Programma ) riprende giovedì 8 maggio: al mattino la visita agli ammalati a Siror, nel primo pomeriggio l’incontro all’Istituto comprensivo di Primiero – Plesso di Canal San Bovo e la visita agli ammalati in Vanoi con Messa alle 18 a Zortea. Alle ore 20.30, presso Palazzo Scopoli a Tonadico, l’incontro con gli operatori turistici, gli allevatori e gli artigiani da titolo “La nostra terra si racconta. Fra radici, volti e speranze”.
