L’Agenzia delle Entrate sta procedendo con l’invio di 812 lettere ad altrettanti contribuenti trentini che avrebbero commesso errori sanabili nella dichiarazione 2013 per i redditi percepiti nel 2012
Trneto – Una volta ricevuta la lettera via posta ordinaria, il contribuente, se vuole ottenere informazioni di dettaglio sull’incongruenza dei dati dichiarati, dovrà consultare il proprio cassetto fiscale (sezione “l’Agenzia scrive”), accedendo all’area riservata del sito www.agenziaentrate.gov.it,.
A quel punto, spiega l’Agenzia delle Entrate, si aprono due strade:
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se il contribuente ritiene di avere le carte in regola può contattare l’Agenzia ed evitare che l’anomalia si traduca in un avviso di accertamento vero e proprio. Per fare questo, sono a disposizione i numeri 848.800.444, da telefono fisso (tariffa urbana a tempo) e 06/96668907, da cellulare (costo in base al personale piano tariffario), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. In entrambi i casi occorre selezionare l’opzione “servizi con operatore > comunicazione accertamento”. E’ possibile inoltre utilizzare Civis, il canale di assistenza dedicato agli utenti dei servizi telematici, che consente anche di inviare in formato elettronico eventuali documenti. In alternativa, in Trentino è possibile rivolgersi ad uno dei sette Uffici Territoriali dell’Agenzia delle Entrate. Per sapere dove si trovano e gli orari di apertura, visitare il sito http://trentino.agenziaentrate.it.
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se il contribuente si rende conto di aver commesso effettivamente un errore, può regolarizzare la propria posizione versando le maggiori imposte, gli interessi e le sanzioni in misura molto ridotta (secondo il “ravvedimento operoso” art. 13 del Dlgs n. 472/1997). Per agevolare quest’operazione, l’Agenzia ha pubblicato sul proprio sito www.agenziaentrate.gov.it un “calcolatore” online gratuito per determinare, in pochi e semplici passaggi, l’ammontare delle sanzioni e degli interessi derivanti dal “ravvedimento”. Lo strumento in questione è esattamente denominato: “Calcolo di sanzioni e interessi del ravvedimento”. Il calcolatore on line, tuttavia, non consente di quantificare gli importi dovuti per infedele dichiarazione Irap e Iva, né le sanzioni ridotte da ravvedimento in presenza di “violazioni prodromiche”. Quando, infine, il contribuente ha verificato e riconosciuto l’errore dovrà presentare una dichiarazione integrativa e versare il dovuto con modello F24, indicando il codice atto riportato in alto a sinistra sulla lettera.
Cambia verso il rapporto tra Amministrazione Finanziaria e Contribuenti. Niente più netta contrapposizione ma reale collaborazione: con questa ulteriore tranche comunicazioni (che segue la prima tranche di lettere inviate a giugno 2016) l’Agenzia adotta un approccio taxpayer friendly che consiste nel sottoporre bonariamente al contribuente errori o dimenticanze, probabilmente, commessi in buona fede.
Nella tabella seguente, alcuni esempi di incroci di informazioni che hanno fatto emergere delle anomalie
Redditi che non risultano dichiarati |
Fonte informazione che ha consentito l’incrocio |
Redditi di lavoro dipendente e assimilati |
Modello 770 presentato dal sostituto d’imposta |
Assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge |
Modello 730 o Modello Unico presentato dall’ex coniuge |
Redditi di partecipazione in società di persone, in società a responsabilità limitata a ristretta base proprietaria che hanno optato per il regime della trasparenza |
Modello Unico Società di Persone o Modello Unico Società di Capitali presentato dalla società |
Redditi di capitale relativi a utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali |
Modello 770 presentato dalla società |
Redditi di lavoro autonomo non derivante da attività professionale e alcune tipologie di redditi diversi |
Modello 770 presentato dal sostituto d’imposta |
Redditi di impresa derivanti da plusvalenze e/o sopravvenienze attive (rata annuale) |
Opzione per la rateizzazione espressa dal |