Adunata Penne nere a Biella con oltre 400mila persone. Alpini: “Faccetta nera? Ci dissociamo”
L’Associazione Nazionale Alpini in merito alla diffusione di un video in cui echeggiano le note di “Faccetta nera”, precisa che le note in questione provenivano da un altoparlante di un locale privato e non dall’impianto di servizio dell’Adunata. “L’Ana – ha sottolineato il presidente nazionale Sebastiano Favero – è una Associazione di volontari apartitica per Statuto e si dissocia perciò da qualunque forma di propaganda politica
NordEst (Adnkronos) – La 96/a adunata degli Alpini torna in Piemonte nove anni dopo Asti e questa volta la ospita una città del nord della regione: Biella. Alla cerimonia dell’alzabandiera, alla presenza del comandante delle Truppe Alpine, generale Miche Risi: in piazza Duomo c’erano circa 2mila persone.
Le notizie ufficiali dall’Adunata Alpini 2025
Nei tre giorni dell’adunata a Biella c’erano oltre 400mila persone. La società creata per organizzare la manifestazione, Adunata Alpini 2025, ha gestito direttamente l’accoglienza di oltre 10mila ‘penne nere’. A fine evento c’è stato il passaggio della stecca con la città di Genova, che ospiterà l’adunata nazionale degli Alpini nel 2026.
Alpini: “Faccetta nera da locale privato, ci dissociamo”
L’Associazione Nazionale Alpini in merito alla diffusione di un video in cui echeggiano le note di “Faccetta nera”, precisa che le note in questione provenivano da un altoparlante di un locale privato e non dall’impianto di servizio dell’Adunata. “L’Ana – ha sottolineato il presidente nazionale Sebastiano Favero – è una Associazione di volontari apartitica per Statuto e si dissocia perciò da qualunque forma di propaganda politica. Stiamo celebrando – continua il presidente – la nostra 96ª Adunata in una città Medaglia d’oro della Resistenza”. Il motto che fa da filo conduttore a questa Adunata è “Alpini portatori di speranza” e fa seguito a quello del 2024 “Il sogno di pace degli alpini”.

Giovedì 8 maggio l’Ana ha presentato proprio a Biella il nuovo libro “Alpini ribelli” dedicato al ruolo che le penne nere ebbero nella Resistenza, tanto che ben 62 di loro si guadagnarono la Medaglia d’oro al valore per la lotta di liberazione. “Episodi come quello diffuso online, dunque – si sottolinea – hanno nulla a che vedere con il significato e i valori propugnati da quasi 105 anni dalle 320mila penne nere associate all’Ana”.
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