Insegnante e poi preside, è stato una figura importantissima nel mondo della scuola trentina

Si è spento a 88 anni Pietro Cavagnoli, per tutti Piero. Insegnante e poi preside, è stato una figura importantissima nel mondo della scuola trentina: a lui si devono alcune delle innovazioni che vanno avanti ancora oggi. Era molto legato anche al fratello gemello Paolo (cittadino onorario del Vanoi), scomparso nell’agosto 2021 a 83 anni, fondatore dell’Associazione provinciale per i minori (Appm), pioniere degli assistenti sociali e già direttore generale in Provincia.

Trento – Si è spento a 88 anni Pietro Cavagnoli, per tutti Piero. Insegnante e poi preside, è stato una figura importantissima nel mondo della scuola trentina: a lui si devono alcune delle innovazioni che vanno avanti ancora oggi. Tra tutte l’associazione dei presidi: secondo il suo stile, per mettere insieme le persone, spingendole al confronto e al dialogo. Un’altra sua grande intuizione fu il Centro consulenza psicologica, che contribuì a fondare negli anni Settanta: l’idea era quella di avere un luogo per consulenze di primo libello, rivolte a ragazzi ma anche a persone in difficoltà, gratuito e che potesse rappresentare un riferimento di base per tutti. Parliamo di oltre quarant’anni fa, ma di un tema che oggi è di grande attualità e questo racconta bene quanto Cavagnoli abbia saputo anticipare i tempi.

Nella sua lunga carriera nel mondo della scuola Cavagnoli lavorò soprattutto a Levico e alle Segantini di Trento, ma insegnò anche alle Bronzetti sempre a Trento. Fu un grande costruttore di reti in un momento storico nel quale i presidi, che continuò a chiamare così e non dirigenti per dare un peso maggiore agli aspetti di tipo educativo e pedagogico e meno a quelli manageriali, erano persone isolate dentro un ufficio tra mille carte. Piero creò l’associazione, organizzò viaggi studio per andare a conoscere le scuole tedesche e inglesi, ma anche dell’est Europa, e capire i loro sistemi, provando a “rubare” e portare a casa idee nuove e applicabili anche in Trentino.

Ancora: portò a Trento tanti studiosi di alto livello e seppe dare la forza ai presidi di affermare il loro ruolo formativo. E spronò l’autonomia delle scuole, che all’epoca era una novità». Oltre a tutto questo Cavagnoli fu in grado di portare costantemente idee nuove, senza conformarsi mai a quello che c’era. Nato a Bolzano nel 1937, figlio di Guido, cremonese di Pizzighettone (1906-1960) e di Camilla Susat (1907-1999) di Roveré della Luna, era molto legato anche al fratello gemello Paolo, scomparso nell’agosto 2021 a 83 anni, fondatore dell’Associazione provinciale per i minori (Appm), pioniere degli assistenti sociali e già direttore generale in Provincia. Lascia la moglie Giovanna, i tre figli Stefania, Guido, e Maura, gli amati nipoti e tantissimi amici. Oltre a migliaia e migliaia di studenti e di professori, che ha saputo guidare per tantissimi anni. I funerali si terranno mercoledì alle 11 nella chiesa del cimitero di Trento.