«Quando mi chiedono se sono il miglior arrampicatore al mondo – afferma Adam – rispondo di no, non lo sono. Credo di essere quello più efficiente. Quest’efficacia deriva solo in parte dalla preparazione fisica. Ciò che conta davvero è la condizione mentale, sono i traguardi che mi pongo, i limiti che riesco a superare e la mia capacità di rialzarmi dopo una sconfitta»
NordEst – Grazie alle sue innate qualità atletiche e alla sua sorprendente capacità di superare i limiti sportivi è considerato il più forte “climber” di tutti i tempi. Soprannominato “l’alieno”, unisce magnetismo, rigorosa etica sportiva e curiosità nei confronti delle falesie del mondo. Arrampicatore eclettico, è capace di eccellere nei monotiri più duri della Terra, nelle vie lunghe più impegnative, nel bouldering e nei circuiti agonistici su “plastica”.
Nel 2014 passa alla storia per essere il primo climber ad aver vinto il titolo di campione del mondo sia nella specialità “boulder” che “lead”. A Flatanger, in Norvegia, segna due dei più grandi traguardi nella storia dell’arrampicata sportiva, aprendo nel 2012 il primo “9b+” (Change) e nel 2017 il primo “9c” (Silence). Nel 2016 ha ripetuto The Dawn Wall (El Capitan, Yosemite), ritenuta la via multipitch più dura al mondo, in soli sette giorni quando per essere liberata da i suoi creatori ne aveva richiesti diciannove. Da allora ha collezionato record su record sia sulle falesie che nelle competizioni indoor. Adam Ondra è un’entità a sé stante, una certezza del presente e un sogno per il futuro.
Adam Ondra e Pietro Dal Pra
Nell’ambiente dell’arrampicata il legame di amicizia più duraturo e proficuo è quello con Pietro Dal Pra, climber e guida alpina vicentina, che lo stesso Adam Ondra definisce “suo padre putativo alpinistico”. Lo si evince anche leggendo il libro a firma di entrambi dal titolo “Adam the Climber” (ed. Versante Sud – 2023).
E a me non manca poi tanto. Ma, prima di tutto, sento che davvero i nostri pensieri coincidono. E non avrei potuto immaginare persona più adatta di lui per scrivere un libro sulla mia vita, sull’arrampicata, e su quell’approccio e visione della scalata molto prossimi, forse, allo scomparire. Un compito per nulla facile questo per Pietro, al quale mi sono affidato con piena fiducia sull’esito. La stessa fiducia che avevo risposto in lui nelle mie prime salite su “big wall”, quando non sapevo nulla di sicurezza in quell’ambiente (non che oggi sia esperto. Amo arrampicare più di quanto ami le manovre di corda).
La prima salita di “Mare Allucinante 8b+” è del 1987, a sedici anni. Approderà alle falesie con una formazione alpinistica ereditata dal padre e si dedicherà all’arrampicata sportiva in un periodo in cui questa attività è ancora agli esordi e le competizioni neppure esistono. Quando io inizierò a scalare, l’arrampicata sportiva è già cosa consolidata. Ma nonostante le mie origini verticali partano dalla falesia e dalle palestre indoor, l’influenza dei miei genitori, che erano alpinisti, sarà molto forte nella mia formazione. E se il termine “sport” già era presente nel nome del nostro sport, il suo significato allora ricopriva una valenza del tutto diversa da quella che noi oggi le attribuiamo».
Adam Ondra e “Manolo”
Anche “Manolo” (il “mago delle falesie”) è amico di Adam Ondra di lunga data. Hanno partecipato assieme più volte al “Trento Film Festival” e al “Festival dello Sport” di Trento. Seppur con ruoli diversi, hanno presenziato pure al “Rock Master” di Arco, unico evento internazionale che da oltre tre decenni vede confrontarsi i migliori climbers del mondo in un mix di grande sport e spettacolo.
Brand Ambassador “La Sportiva”
Adam Ondra, Pietro Dal Pra e “Manolo” hanno un comune amico Lorenzo Delladio “patron” dell’azienda “La Sportiva”. Questa azienda trentina è leader mondiale nella produzione di scarpette d’arrampicata e di scarponi per l’alta montagna. Ha sede a Ziano di Fiemme ai piedi delle Dolomiti e opera nel settore delle calzature “outdoor” da oltre novant’anni con l’obiettivo di fornire il miglior prodotto possibile a chi va in montagna in qualsiasi modo e a ogni latitudine.
Docufilm “Adam Ondra: pushing the limits”
Ha avuto occasione di apprezzare le qualità sportive e umane di Adam Ondra anche Sebastiano Luca Insinga, regista di “Jump Cut” una casa di produzione cinematografica indipendente nata a Trento nel 2011, con l’obiettivo di produrre film d’autore e di sperimentazione nei temi, nello stile e nella forma. “Jump Cut” realizza contenuti multimediali adatti alle trasformazioni del mercato della distribuzione nell’epoca digitale che sappiano coniugare innovazione (tecnologica e artistica) e rapporto costante col territorio e le sue professionalità. Nel 2022 ha coprodotto con Cinepoint – avvalendosi anche del supporto di Czech Film Fund, Czech Television, Moravian Film Fund, Creative Europe Media, Trentino Film Commission e MiC – un documentario dal titolo evocativo “Adam Ondra: pushing the limits” dedicato all’icona ceca dell’arrampicata.
Ondra “ambassador” di Garda Trentino
Adam Ondra quando è in zona per allenamenti o competizioni non disdegna a fini promozionali di dare spettacolo con delle performance entusiasmanti sulla falesia Belvedere e sull’Eremo di San Paolo ad Arco e nel corso di “press trip” organizzati da Garda Trentino S.p.A. rispondere alle domande dei giornalisti.
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