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“Accadde a Cortina”, nasce il primo museo letterario “diffuso” delle Dolomiti

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Le parole che Dino Buzzati, Eugenio Montale, Ernest Hemingway, Saul Bellow, Goffredo Parise, Mario Rigoni Stern, Amelia Edwards, E.M. Forster e altri letterati dedicarono alle montagne di Cortina trovano posto in 18 cartelli di acciaio corten, di grande bellezza e armonia di paesaggio, collocati in luoghi significativi del centro di Cortina e della valle circostante, associati ciascuno ad una particolare memoria culturale

[ Banner di “Accadde a Cortina” – © “Una Montagna di Libri” Press Office ]

di GianAngelo Pistoia

Cortina (Belluno) – Succede a Cortina. C’è chi la ama e la frequenta, chi l’ha eletta a propria casa, chi vi vive da sempre, sentendo dietro di sé il passato: un cognome, una storia, i propri lari ampezzani. E ci sono anche i legami tra lettori e autori. Quelli che hanno portato un fantastico novero di scrittrici e scrittori in questo snodo di incontro cosmopolita. Sono celebrati, da quest’anno, con una fantastica iniziativa: “Accadde a Cortina”.

[ Totem in acciaio corten di “Accadde a Cortina” – © “Una Montagna di Libri” Press Office ]
Il primo museo diffuso della letteratura delle Dolomiti è realtà. “Accadde a Cortina”, percorso di segnaletica letteraria, culturale e turistica per la valle d’Ampezzo e le Dolomiti, Patrimonio UNESCO, è stato da poco inaugurato nella “Regina delle Dolomiti”. Le parole che tra gli altri Dino Buzzati, Eugenio Montale, Ernest Hemingway, Saul Bellow, Goffredo Parise, Mario Rigoni Stern, Amelia Edwards, E.M. Forster dedicarono alle montagne di Cortina trovano posto in 18 cartelli di acciaio corten, di grande bellezza e armonia di paesaggio, collocati in luoghi significativi del centro di Cortina e della valle circostante, associati ciascuno a una particolare memoria. Dal mitico Corso Italia alla ciclabile delle Dolomiti, dalle piste da sci delle Tofane ai più impervi siti della montagna ampezzana. E connessi tra loro attraverso un incredibile archivio digitale in audiovideo, accessibile a tutti, disponibile sempre.

Inaugurazione del museo diffuso
Il museo diffuso “Accadde a Cortina” è stato inaugurato lo scorso 10 gennaio nella cittadina ampezzana con il taglio del nastro da Francesco Chiamulera, responsabile di “Una Montagna di Libri”, festa della letteratura di Cortina che ha curato l’iniziativa, e da Gianluca Lorenzi, sindaco di Cortina d’Ampezzo. Sono intervenuti Roberta Alverà, vicesindaco di Cortina, Giorgio Da Rin, assessore ai lavori pubblici del Comune di Cortina, Monica De Mattia, assessore alla cultura del Comune di Cortina, Massimo Antonelli, presidente di Cortinabanca. Questa iniziativa culturale è stata realizzata grazie al contributo e al patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e della Regione del Veneto. Con loro, partner dell’iniziativa sono le Regole d’Ampezzo, Cortinabanca, La Cooperativa di Cortina, Emons Audiolibri, Elleboro Editore, Audi Italia. Il progetto è curato da “Una Montagna di Libri”, rassegna internazionale della letteratura protagonista dal 2009 delle stagioni culturali invernali ed estive di Cortina d’Ampezzo.

[ Inaugurazione del museo diffuso “Accadde a Cortina” – © Marco Dibona / Radio Club 103 ]
«Esprimo la mia vicinanza a questo ambizioso progetto, punto di partenza per ulteriori sinergie che, grazie al lavoro di squadra sino a ora profuso, sono sicuro sapranno portare nuovi frutti – ha affermato Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto – “Accadde a Cortina” è un viaggio nel tempo che mira a riscoprire e valorizzare il passato, unico e affascinante, della “Regina delle Dolomiti”. Attraverso una serie di mostre e attività interattive intendiamo coinvolgere il pubblico in un’esperienza immersiva che celebra il ricco patrimonio culturale e storico di questo suggestivo angolo della nostra Regione». Così ha invece commentato il sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianluca Lorenzi: «La rassegna “Una Montagna di Libri”, con le sue decine di incontri e gli ospiti di fama internazionale, è un orgoglio per la nostra comunità e una vetrina culturale di altissimo rilievo. Un plauso particolare al progetto “Accadde a Cortina”, che racconta il legame unico tra la nostra terra e la grande letteratura».

[ Veduta panoramica di Cortina d’Ampezzo – © Joana Kruse / Alamy Live News ]
Francesco Chiamulera ha invece spiegato che «“Accadde a Cortina” è un viaggio attraverso cartelli che raccontano le storie di scrittori e scrittrici che sulle Dolomiti hanno vissuto o scritto. Le tappe sono come i capitoli di un libro collettivo, storie interessanti, iconiche, drammatiche. L’idea è nata camminando per le strade di altre località; notavo indicazioni di siti culturali e pensavo sarebbe stato interessante organizzarle meglio. Raccogliendo notizie sulle Dolomiti, ho scoperto molte storie ignote anche a me che vivo da sempre in questo territorio. Sono partito dalle mie lacune per approfondire. Il museo diffuso “Accadde a Cortina” nasce con intento precipuo di lasciare a Cortina d’Ampezzo un’eredità permanente da parte della rassegna “Una Montagna di Libri”. Un’installazione destinata a durare nel tempo, per la libera e gratuita fruizione da parte di cittadini e visitatori. “Accadde a Cortina” valorizza questo aspetto culturale a fianco di quello sportivo, prendendo parte così al percorso che porta alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. E anche oltre».

Cos’è “Accadde a Cortina”
Le Dolomiti ampezzane non sono solo uno dei luoghi più evocativi al mondo. Sono anche uno straordinario crocevia di scrittori, storie, letteratura, cinema. Scoperta dal turismo internazionale a fine Ottocento, da oltre un secolo la valle d’Ampezzo attira narratori e donne e uomini di cultura da tutti i continenti. “Accadde a Cortina”, per la prima volta, consente al visitatore di leggere le parole degli scrittori e delle scrittrici, le sceneggiature dei film, i versi dei poeti e delle canzoni, nei luoghi in cui quelle storie presero forma.

[ Dino Buzzatti sulla “Croda da Lago” – © Cortina in Croda ]
Protagoniste di “Accadde a Cortina” sono le parole degli stessi autori, tutti appartenenti a quelli che si possono considerare i “classici” della letteratura, dedicate di volta in volta alla natura, al paesaggio, alle persone delle Dolomiti. Accanto alle citazioni, “Accadde a Cortina” include dei testi descrittivi della storia culturale del luogo in cui sorge il cartello.

I protagonisti
Da Goffredo Parise – il cui racconto “Accadde a Cortina” presta il nome al progetto – a Vladimir Nabokov, Saul Bellow, Alberto Moravia, Alberto Arbasino, Giovanni Comisso, Guido Piovene, Mario Rigoni Stern, Fernanda Pivano, Indro Montanelli, Andrea Zanzotto, Rachele Padovan, Milena Milani, Linuccia Saba e tanti altri. Anche alle storie del cinema italiano e internazionale vengono dedicati degli appositi cartelli: dalla “Pantera Rosa” a “Il conte Max”, da “Vacanze di Natale” a “Solo per i tuoi occhi”.

[ Protagonisti del museo diffuso “Accadde a Cortina” – ©Una Montagna di Libri” Press Office ]
«Sappiamo che Dino Buzzati amava più di tutte, tra le nostre montagne, la Croda da Lago. Che Ernest Hemingway incontrò Fernanda Pivano lungo Corso Italia in una sera d’autunno del 1948 – ha raccontato Francesco Chiamulera e ha aggiunto – ma quante sono le storie semisconosciute? Ad esempio che Eugenio Montale ha dedicato una poesia magnifica al Lago del Sorapis? Che Edward Morgan Forster descrisse Cortina sotto mentite spoglie in un suo lungo racconto? Che Goffredo Parise vi raccontò l’emozione della sciata perfetta? Che le prime a “scoprire” la valle d’Ampezzo furono donne come Amelia Edwards ed Elizabeth Tuckett?».

I luoghi e l’archivio digitale
I 18 cartelli si trovano in tutti i luoghi della Valle d’Ampezzo. Molti di essi sono nel centro storico di Cortina d’Ampezzo: il mitico Corso Italia, l’area della “Conchiglia” di Piazza A. Dibona, lo Stadio Olimpico del Ghiaccio, la via pedonale e ciclabile (ex Ferrovia delle Dolomiti). Ma oltre la metà dei cartelli sono stati collocati nel territorio circostante, in luoghi particolarmente significativi per la configurazione di paesaggio e per l’eredità culturale che portano con sé. Dalla partenza delle piste della Tofana a Malga Ra Stua, da Salieto fino al Rifugio Palmieri, presso la Croda da Lago, e il Rifugio Vandelli, al Lago del Sorapis. «Trovarli tutti è una sorta di caccia al tesoro letteraria – hanno precisato gli organizzatori – che proseguirà in primavera con l’installazione degli ultimi quattro totem».

[ Totem di “Accadde a Cortina” // Ernest Hemingway – © Realy Easy Star / Alamy Live News ]
I cartelli contengono, a corredo dei testi scritti sia in lingua italiana che inglese, un “Qr Code” scansionabile per maggiori informazioni e per accedere a una piattaforma digitale per smartphone e device elettronici, che contiene tutti i testi, approfondimenti e una mappa per navigare tra i vari siti fisici in cui sono collocati i cartelli. La piattaforma, raggiungibile all’indirizzo “www.accaddeacortina.it”, costituisce una straordinaria occasione per le guide turistiche che operano nel territorio per predisporre percorsi dedicati. Ma c’è di più. La piattaforma digitale di “Accadde a Cortina”, a cui si accede tramite “Qr Code”, rende disponibili i testi in formato audio, grazie alla collaborazione con Emons Audiolibri, che ha portato alcuni grandi attori italiani, tra cui la cortinese Annina Pedrini, a registrare la lettura dei brani. “Un vero e proprio audiolibro delle Dolomiti”: si può fruire di un’esperienza davvero immersiva, inquadrando il codice e lasciando che sia la voce di una attrice o di un attore a raccontarci che cosa scrissero i grandi di questo luogo. La piattaforma è pensata per l’accesso e la fruizione da parte di persone con ridotte abilità visive o acustiche. I cartelli sono realizzati da “MosaicoGroup”, gli ausili digitali a cura di “Rebula” e la grafica è di “PR-A Milano”.

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