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Zanzotto, Bassani, Ariosto, parte a Padova ‘Babele a NordEst’, il Festival curato da Vittorio Sgarbi

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La manifestazione, in programma sino al 23 ottobre è curata da Vittorio Sgarbi

babele

NordEst – Apre a Padova, ‘Babele a Nord Est’, il Festival curato da Vittorio Sgarbi, in programma sino al 23 ottobre e celebra gli anniversari di tre grandi scrittori. Si tratta di Zanzotto, Bassani e Ariosto. E’ esattamente Il 18 ottobre di cinque anni fa, infatti, che se ne andava uno dei maggiori poeti italiani, Andrea Zanzotto che verrà ricordato dal critico Giorgio Ficara e dal poeta Stefano Dal Bianco. Ad arricchire l’incontro la visione di un’intervista del 1988 grazie alla collaborazione con le Teche Rai.

E ancora i 100 anni dalla nascita di Giorgio Bassani, anche lui padano, che verrà rievocato da Massimo Onofri e Silvio Ramat prima della proiezione del film ‘Il giardino dei Finzi Contini’ tratto dal suo romanzo più famoso. E 500 anni invece sono passati dalla prima edizione dell’Orlando Furioso scritto da Ariosto nel 1516. Ne parleranno Nuccio Ordine e lo stesso Vittorio Sgarbi in quello che sarà l’evento di apertura di Babele.

Una sezione della manifestazione sarà dedicata ai ‘Grandi Veneti’. Sarà proiettato ‘Il deserto dei tartari’ di Dino Buzzati, introdotto da Giorgio Vasta e da Alessandro Mezzena Lona. Un omaggio all’area nord-est ‘dialettale’ nella lettura che Andrea Pennacchi farà di Giacomo Noventa, Virgilio Giotti, Biagio Marin e molti altri, interrotta solo dagli interventi di due poeti che scrivono anch’essi in dialetto, ovvero Gian Mario Villalta e Giovanni Previdi.

E ancora scrittori e dialoghi sullo scrivere con Elena Stancanelli, autrice de ‘La femmina nuda’ (La nave di Teseo) e Giorgio Vasta, autore di ‘Absolutely nothing’ (Quodlibet) accanto a Andrea Molesini e Giorgio Pressburger. In programma ‘Conversazioni’ sui luoghi abbandonati con la scrittrice Carmen Pellegrino, con Mauro Minervino e Daniele Kihlgren, che i luoghi abbandonati li compra e li salva dal degrado.

‘Babele’ prosegue fino ad arrivare al suo cuore pulsante, ovvero l’Islam. La prima giornata è dedicata al ‘velo’, lo Hjiab, simbolo di libertà per alcune donne musulmane e simbolo di inferiorità per molte altre. Ma sarà il tema della violenza, della condizione complessa che la donna vive nelle società islamiche il vero argomento di discussione. Insieme a Giuliana Sgrena, vittima anni fa di un rapimento in Iraq, la giovane blogger Amina.

Era una studentessa di liceo quando il 1º marzo 2013 ha messo su Facebook una fotografia a seno nudo con una scritta ‘ il corpo appartiene alla donna’, subendo minacce dai Salafiti. A discutere con loro Filippo Maria Battaglia, autore di un libro sul maschilismo in Italia, Michela Fontana, Monsignor Bruno Fasani, prefetto della Biblioteca Capitolare di Verona e opinionista televisivo, la giornalista turca Selin Sanli e Edoardo Vigna del Corriere della Sera.

In occasione di ‘Babele a Nordest’ l’Assessorato alla cultura di Padova organizza, a partire da martedì 18 ottobre, nel Salone del Palazzo della Ragione, sede dei principali appuntamenti del Festival, una mostra fotografica intitolata ‘Visi d’arte’, ritratti di scrittori firmati da Pierantonio Tanzola esposti fino al 6 novembre.

Sempre nella giornata inaugurale, al Teatro Verdi (ore 21.15), in programma il concerto ‘Due come noi che…’ con Gino Paoli e Danilo Rea.

‘Babele a Nord-Est’, Festival curato da Vittorio Sgarbi, nasce per volontà dell’amministrazione comunale e del suo Sindaco, Massimo Bitonci. È stato realizzato con l’ausilio del presidente del Gabinetto Vieusseux, Alba Donati e di Lea Codognato.

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