Trentino Alto Adige

Wi-fi? I risultati del Trentino d’esempio per il paese

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A Trento il dibattito tra esperti nazionali del mondo delle telecomunicazioni sulle nuove reti

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Trento – Lo sviluppo della rete senza fili è sicuramente un punto di forte attenzione per la società del futuro. Punto in grado di favorire il successo o meno di un intero paese a livello globale. Per questo anche il governo italiano ha deciso di predisporre un testo di legge capace di favorire la liberalizzazione e lo sviluppo delle nuove reti Wi-Fi a livello nazionale, il cosiddetto “decreto del fare” (ora in approvazione al senato).

“Oggi si apre una sfida – ha detto Antonio Preto, commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) – quella della convergenza tra nuovi mezzi di comunicazione e noi siamo pronti ad affrontarla. Le nuove tecnologie chiedono sempre più capacità. Sulle reti viaggiano sempre più idee e comunicazioni, vale a dire il vero motore della ripresa economica. Una persona in media passa 20 minuti al giorno in un social network. Nel 2012 si è registrata una diminuzione del 4% dell’utilizzo degli sms. La società sta cambiando e servono infrastrutture diverse. La rete è uno strumento di democrazia, dobbiamo evitare discriminazioni 2.0. L’esperienza di Trentino Network dimostra che è questa la via giusta da seguire per favorire ripresa e sviluppo della società garantendo annullamento distanze e barriere di mercato”. Il caso del Trentino, provincia con un’orografia particolare, appare così essere rilevante, “una forza che guarda al futuro” come ha affermato Antonio Preto.

La provincia di Trento per far fronte proprio alle “difficoltà morfologiche” del territorio, e dare delle risposte in tempi rapidi al problema del digital divide, ha saputo realizzare una rete senza fili, denominata WiNet, tra le più estese in Europa che include 520 punti di accesso Wi-Fi che consentono a cittadini e turisti di connettersi in mobilità all’aperto. In Trentino ci sono complessivamente (tenendo conto delle aree realizzate dalle istituzioni pubbliche e da Futur3) 2.000 aree Wi-Fi, numero che posiziona la provincia ai livelli dei più grandi territori metropolitani italiani.
Ciò che si registra ora in Trentino è di estremo interesse: dopo l’attivazione del servizio e della conseguente fruibilità dell’accesso da parte degli utenti della rete FreeLuna (realizzata dall’operatore internet Futur3) sulla rete WiNet, si è rilevato una crescita dell’utilizzo dei servizi di accesso a internet Wi-Fi in ambiente aperto pari allo 0,13% al giorno. In media gli utenti che si collegano giornalmente alla rete FreeLuna sono 541 con un numero di utenti fissi al giorno pari a 275. In modo particolare, negli ultimi due anni si è passati da 282 utenti al giorno fino a circa 1000 connessioni in contemporanea. Questo significa che il numero di utenti della rete Wi-Fi provinciale si sono triplicati in meno di tre anni.
Tutto ciò fa comprendere come per un qualsiasi territorio la possibilità di navigare all’aperto in Wi-Fi sia una necessità e al contempo un’enorme possibilità per fare rete, vale a dire per condividere un’esperienza, un luogo, per allargare il proprio mercato, per confrontarsi con il resto del mondo senza “discriminazioni 2.0”.
A partire dal caso Trentino, la tavola rotonda moderata dal giornalista Alessandro Longo e composta da Massimiliano Mazzarella (Futur3), Roberto Sambuco (Capo dipartimento comunicazioni Sviluppo economico), Fulvio Sarzana di S.Ippolito (avvocato specializzato in nuove tecnologie), Luca De Biase (giornalista esperto di telecomunicazioni) e Stefano Quintarelli (deputato di Scelta Civica), ha proseguito il dialogo sull’importanza di puntare sulle nuove tecnologie che garantiscono la spinta economica necessaria per la ripresa del nostro paese.
“Non dobbiamo avere paura che le nuove tecnologie possano portare via lavoro – spiega Roberto Sambuco – bensì dobbiamo essere dinamici e capaci di adattarci alle nuove esigenze e possibilità di mercato. L’economia digitale è una straordinaria opportunità, o meglio, è l’unica che abbiamo”. Nella stessa direzione Stefano Quintarelli ha invitato a non avere paura del futuro: “Le possibilità delle nuove tecnologie sono molteplici e straordinarie. Non dobbiamo bloccarci al divenire”.
Secondo l’esperienza di Futur3 riportata da Massimiliano Mazzarella, risulta importante semplificare l’iter burocratico per realizzare le nuove reti e al contempo vanno educati gli esercenti alle opportunità offerte dal Wi-Fi: “ Le nuove reti sono uno strumento di comunicazione efficace con i clienti”.

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