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Viaggi in aereo, ecco cosa non fare

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Turbolenze e vuoti d’aria sono indubbiamente fastidiosi quando si viaggia in aereo, ma a rendere un volo davvero insopportabile, più delle condizioni atmosferiche, è il comportamento degli altri passeggeri. I viaggiatori si irritano soprattutto per il non rispetto degli spazi personali con l’invasione dei  sedili e i calci allo schienale, ma anche il rumore, gli odori sgradevoli, i bambini maleducati e un uso improprio del bagaglio a mano diventano difficilmente digeribili nel piccolo abitacolo di un velivolo. 
 
A mettere in evidenza i comportamenti più sgradevoli dei passeggeri è un sondaggio sui lettori condotto da Lonely Planet, che ha stilato una "carta dei diritti dei viaggiatori" volta a migliorare la convivenza in aereo.
 
Diritto di togliersi le scarpe. Specialmente se il volo è lungo, stare a piedi nudi è senz’altro un sollievo. I passeggeri dovrebbero avere la possibilità di togliersi le scarpe, a patto – si intende – che i piedi siano puliti e che non rappresentino rischi per la salute degli altri viaggiatori. Anche andare alla toilette scalzi è un diritto, ma si deve mettere in preventivo il contatto con tutto quello che di igienicamente discutibile può giacere sul pavimento.
 
Libertà dai cattivi odori. In un aereo l’aria è limitata ed è condivisa da tutti. Nessun passeggero, quindi, dovrebbe essere assalito da odori sgradevoli, siano essi il panino con gorgonzola o cipolla portato da casa, il vomito del neonato, il vicino che ha fatto il bagno nel profumo o che, al contrario, non si è affatto lavato.
 
Diritto a un’illuminazione adeguata. Durante un lungo viaggio, se non si riesce a chiudere occhio, un libro può aiutare a far correre le lancette. Tutti i passeggeri hanno perciò il diritto di usare le luci da lettura del proprio sedile quando quelle della cabina sono spente. Nessun viaggiatore, però, deve essere disturbato dall’apertura molesta della tendina dei finestrini o accecato da un uso improprio delle fonti luminose.
 
Quando inclinare i sedili. Un uso ragionevole dell’inclinazione dei sedili non dovrebbe essere mai proibito, se non durante i pasti o quando richiesto dal personale di volo. Sempre meglio, tuttavia, verificare con uno sguardo che chi siede dietro non sia infastidito, magari perché sta tenendo il portatile sulle ginocchia.
 
Libertà dalle chiacchiere. Avere un vicino logorroico può non essere un’esperienza piacevole. Nessun passeggero è obbligato a sentire discorsi sui figli, il lavoro o i problemi di salute di chi gli siede accanto. Per porre fine alle chiacchiere, la maggior parte degli intervistati si mostra assorto nella lettura di un libro o nella soluzione del cruciverba, alcuni spiegano di non essere in vena di parlare e c’è anche chi mente dicendo di non riuscire a sentire.
 
Uso dei braccioli. Quando un bracciolo è condiviso, entrambi i viaggiatori dovrebbero rispettare le preferenze reciproche, anche se ciò significasse abbassare il sostegno. Chi ha la sfortuna di sedere nel mezzo dovrebbe essere messo a proprio agio da chi beneficia del finestrino o della via di fuga del corridoio.
 
Pulizia degli spazi comuni. Se è vero che alla fine del volo l’aereo sarà ripulito, non è detto che si debba viaggiare in una discarica. Nessun passeggero deve essere infastidito dai rifiuti altrui, magari lasciati nella tasca del sedile, appoggiati a terra o buttati nel corridoio. Meglio gettare lattine e cartacce nel cestino al passaggio dell’hostess.
 
Diritto di sentire il richiamo della natura. L’accesso alla toilette non deve essere impedito, nemmeno da un passeggero addormentato nel posto di corsia. Il diritto di chi aspetta di usare la toilette non dovrebbe infrangersi con quello di chi la sta effettivamente usando. Il bagno ha uno scopo preciso: non serve per sperimentare tutti i pulsanti presenti o per passare un po’ di tempo prima di tornare a sedersi.
 
Uso dei dispositivi elettronici. In volo l’astinenza dalle protesi tecnologiche può farsi sentire, ma la tutela della sicurezza non dovrebbe essere minacciata dal desiderio di fare un’ultima telefonata, controllare la posta elettronica o aggiornare il profilo su Facebook. Anche se la pericolosità dei cellulari in volo è stata in parte sfatata, sicurezza e tranquillità dovrebbero avere la precedenza.
 
Ostruzione del corridoio. Nessun passeggero dovrebbe ostruire, con il corpo o il bagaglio a mano, il corridoio di uscita prima del momento dello sbarco. Allo stesso modo, venuto quel momento, bisognerebbe farsi trovare preparati, rispettare l’ordine d’uscita e non intralciare la fila.
 
Libertà dai bambini molesti. Sedere nelle vicinanze di un bambino può mettere a dura prova la pazienza. Il diritto di ogni passeggero di non ricevere calci alla schiena, oggetti strani nei capelli o urla e suoni di videogiochi nelle orecchie non dovrebbe essere infranto. I bambini che piangono, però, non possono essere incolpati per questo.
 
Diritto all’uso responsabile dell’alcol. Un drink durante il volo aiuta a rilassarsi e a far passare il tempo. A nessuno dovrebbe essere impedito di consumare bevande alcoliche, a meno che, ovviamente, non sia ubriaco o abbia comportamenti molesti.
 
Diritto ai media privati. Alcune persone lo trovano irritante, ma sbirciare nel giornale che il vicino sta leggendo, se fatto con discrezione, non è una condotta da proibire. Lo stesso vale per i film, soprattutto se non si usano le cuffie e chi siede accanto è comunque obbligato a sentirne l’audio.
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