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Veneto, Indagini su reclutatori Isis: Zaia “Tenere alta l’attenzione su un fenomeno pericoloso”

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Indagini e perquisizioni nelle case dei presunti terroristi islamici: grande lavoro delle nostre forze dell’ordine

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Venezia – “I reclutatori dell’Isis sono dei veri e propri predicatori di morte e per questo bisogna tenere alta l’attenzione per impedire che questo fenomeno riesca di incunearsi nei nostri territori. Le nostre forze dell’ordine stanno facendo un lavoro straordinario come testimoniano le indagini e i controlli degli ultimi giorni”.

Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta le notizie su indagini e perquisizioni nelle case dei presunti terroristi islamici.
“Qualche settimana fa – ricorda il Governatore – ho avuto un incontro molto proficuo con la consulta degli immigrati che rappresentano, senza alcun dubbio, un interlocutore serio ed affidabile a conferma che l’Isis nulla ha a che fare con l’Islam. E questi controlli serrati servono anche a tutelare tute quelle persone che professano la religione islamica senza alcuna deriva violenta o terroristica”.
“Nel pieno e totale rispetto della religione altrui da tempo sostengo, però, la necessità che gli imam svolgano i loro sermoni in italiano. Questo per individuare immediatamente quei predicatori di morte che usano la religione per reclutare terroristi e combattenti”.
“Ci tengo a fare i complimenti ai carabinieri e alle forze dell’ordine per la professionalità e la competenza dimostrata con questi controlli. Si tratta di operazioni non facili perché questi reclutatori si muovono nell’ombra cercando di impiantare delle cellule nella nostra regione, ma l’impegno profuso e i risultati ottenuti lanciano un messaggio forte e chiaro: non c’è spazio per l’Isis nei nostri territori”.

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