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Vendemmia 2022 in Trentino: “Complessivamente buona”, malgrado la siccità

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In Trentino tra un +5% ed un +10% rispetto alla media storica

Trento – La vendemmia 2022, conclusasi a fine settembre, è stata complessivamente buona per i vini del Trentino con una produzione superiore alla media storica (indicativamente si assesta tra un +5% ed un +10% rispetto alla media storica). Questo risultato – comunica una nota – è il frutto di un anno soddisfacente, nonostante il meteo si sia rivelato particolarmente siccitoso.

“Quest’anno la vendemmia è stata anticipata in Trentino come nel resto dell’Italia, da dopo Ferragosto a fine settembre, perché è arrivata al termine di un’annata agraria con scarse precipitazioni e di conseguenza pochi problemi di sanità”, spiega Pietro Patton, presidente del Consorzio Vini del Trentino.

“Siamo partiti in apprensione per il caldo estivo e pensavamo di avere uva troppo matura” racconta Marco Tonini, presidente della Casa Del Vino d’Isera. “Invece i temporali di inizio settembre hanno rinfrescato l’aria e possiamo essere felici di questa annata complessivamente buona sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. È stata premiata la quota per le varietà bianche, mentre per le rosse è un’annata incredibile per livelli di maturazione, gradazione e sapore”.

“Avevamo grande preoccupazione per questa vendemmia anticipata. Siamo partiti con lo Chardonnay base spumante con una produzione un po’ più bassa della media, ma con le successive varietà abbiamo riscontrato un aumento medio di quantità del 6-10% rispetto allo scorso anno. Il decorso metereologico favorevole ci ha permesso di gestire le varie zone e maturazioni fino alla fine di settembre”, dice Goffredo Pasolli, presidente Assoenologi, sezione Trentino.

Sul fronte grappa, Alessandro Marzadro, vicepresidente Istituto Tutela grappa del Trentino, parla di un’annata “che ci ha regalato uve e dunque vinacce di buona qualità. Dal punto di vista dell’evoluzione delle vinacce possiamo dire che a causa della scarsa acidità, la grappa potrebbe risentirne perdendo qualche profumo. Dobbiamo inoltre considerare il tema energetico: per cui penso che quest’annata sarà leggermente più scarsa in termini di quantità di grappa, perché le distillerie potrebbero scegliere di produrre un po’ meno a favore del risparmio energetico”.

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