NordEst

Vancouver 2010. Piller, Orgoglio dei Bellunesi o dei Friulani?

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Belluno festeggia – Grande entusiasmo per il secondo posto di Piero Piller Cottrer nella 15 km a tecnica libera di sci di fondo ai Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010. «Quella che era una semplice speranza è diventata un successo che ci ha emozionato tantissimo – hanno commentato il presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin, e l’assessore allo Sport, Lorenza De Kunovich – . A nome di tutta l’amministrazione provinciale, rivolgiamo a Pietro Piller Cottrer il nostro applauso più grande per la medaglia conquistata. Un risultato che si aggiunge ai grandi successi che danno lustro alla nostra terra».
 
De Kunovich esprime poi la sua gioia per l’impresa dell’atleta bellunese: «Ho seguito con trepidazione la gara, inginocchiata davanti alla tivù, perché Pietro è anche un mio grande amico. Dopo tutti questi anni è ancora capace di imporsi su avversari molto più giovani di lui. Saluto anche sua moglie Francesca ed i figli Marta e Fabio: so che fanno la loro parte per sostenerlo; pur se costretto a stare lontano da loro per questa sua passione, sente vicino l’affetto di tutta la sua famiglia».
 
Ha concluso l’assessore De Kunovich: «Non possiamo che ringraziarlo per la grande emozione che ha saputo regalarci. Siamo pronti ad accoglierlo con una grande festa al suo rientro qui a Belluno». Anche il Comune di Belluno, con il sindaco Prade e l’assessore allo sport Michele Carbogno, si unisce ai festeggiamenti per la medaglia d’argento del sappadino Pietro Piller Cottrer.
 
«Pietro Piller Cottrer – commenta Michele Carbogno – è da anni testimonial del Nevegal e all’indomani di questa splendida vittoria, il Comune di Belluno e NIS non possono che compiacersi di questo azzeccato connubio: una bandiera così non si trova tutti i giorni. Fra l’altro, grazie a lui, il Nevegal ha l’onore, da qualche anno, di ospitare gli allenamenti estivi della nazionale di fondo e, forse, un po’ di fortuna gliel’abbiamo portata anche noi».
 
Un atleta vincente, positivo e anche impegnato nel sociale, come testimonia l’ultima campagna dell’ADMO cui ha prestato l’immagine, ma soprattutto per Carbogno un amico di vecchia data: «Ero sulla neve di Oberstdorf quando vinse il titolo mondiale, ero a bordo pista a Pragelato quando trionfò con la staffetta olimpica… Vancouver stavolta era un po’ troppo lontana per esserci fisicamente, ma anche se soltanto davanti al televisore è stata lo stesso una grandissima emozione».
 
Ora ci sono ancora diverse gare sulle quali Pietro dovrà concentrarsi per continuare a dare il meglio di sé. «E per questo noi, alle congratulazioni per l’impresa di ieri, uniamo un grande in bocca al lupo per le prossime sfide, con l’impegno di rivederci a Belluno al suo ritorno per festeggiarlo di persona».

La replica dal Friuli – "Che spettacolo, che apnea di emozioni per Pietro Piller Cottrer, che è il nostro atleta aggiunto, veneto di residenza ma friulano di cuore e di sci ed anche lui testimonial della nostra terra di sportivi": lo sottolinea il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani. "La sua medaglia – osserva Ciriani in una nota – è un capolavoro di coraggio e di volontà senza confini, di programmazione rigorosa e vincente per la 15 km individuale che sentiva sua. Poteva essere oro, ma l’argento, dietro all’irraggiungibile svizzero Dario Cologna, è un riconoscimento alla sua carriera, che già l’aveva portato sul podio olimpico tre volte fra Salt Lake City 2002 e Torino 2006". "Dopo il bronzo di Alessandro Pittin nella combinata nordica – aggiunge Ciriani – l’argento di Pietro è un’altra gioia per l’estremo Nordest. Aspettavamo anche l’exploit di Giorgio Di Centa, ma il suo decimo posto deve essere considerato un buon inizio e la conferma che dobbiamo rimanere incollati ai televisori ancora a lungo per questa Olimpiade".

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