NordEst

Trieste, combinavano falsi matrimoni per il permesso di soggiorno, 11 denunce

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Matrimoni fittizi, false assunzioni organizzate per procurare permessi di soggiorno. A fare la scoperta i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Trieste. 11 le persone denunciate. E’ di il risultato della complessa indagine, coordinata dal sostituto procuratore della repubblica di Trieste, Pietro Montrone.
 
Tra queste, due cittadine serbe residenti a Trieste: le pregiudicate S.A., 53 anni e la figlia S.M., 32 anni, ritenute responsabili, dall’ottobre 2005 al giugno 2007, di aver favorito e tratto profitto dall’immigrazione irregolare e dalla permanenza sul territorio nazionale di quattro connazionali.
 
In base alle indagini, le due donne hanno organizzato i matrimoni civili con cittadini italiani compiacenti in precarie condizioni economiche e di salute, finalizzati all’acquisizione di permessi di soggiorno per motivi familiari, ideologicamente falsi, poiche’ basati sull’inesistente presupposto della effettiva coabitazione.
 
Inoltre, i militari hanno denunciato, in concorso con le due donne, altri 4 serbi (tre uomini e una donna), fittiziamente sposati con altrettanti cittadini italiani, e in particolare con 3 donne tossicodipendenti. Si tratta di M.G., 44 anni, che ha pagato 7.000 euro per convolare a nozze con la padovana C.Z., 38 anni, la quale e’ stata compensata con 3.000 euro.
 
E poi A.P., 28 anni, che ha a sua volta sborsato 7.000 euro per sposare I.P., 27 anni, una triestina pregiudicata che ha ricevuto in cambio 1.000 euro. E ancora il pregiudicato I.M., che a fronte di un pagamento non quantificato si e’ fatto organizzare il fittizio matrimonio con un’altra pregiudicata triestina, E.S. di 48 anni, dietro un compenso imprecisato. E infine J.M., 31 anni, che ha pagato non si sa quanto per il matrimonio con il pensionato pregiudicato C.C., 72 anni, il quale ha ricevuto una somma imprecisata.
 
Infine, e’ stato denunciato l’imprenditore edile serbo di 53 anni M.L., regolarmente iscritto alla Camera di commercio di Trieste ma di fatto non operante, dicono i carabinieri, il quale dal marzo 2006 al febbraio 2007 ha favorito l’immigrazione irregolare, tramite false assunzioni, di 5 connazionali.

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