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Trieste, 600 puntatori laser illegali sequestrati

Sequestrati dalla Guardia di Finanza di Trieste oltre 600 puntatori laser illegali. Denunciati tre commercianti cinesi. L’operazione delle Fiamme Gialle, denominata ‘Cheyenne’, e’ scattata dopo le segnalazioni al 117 da parte di cittadini che lamentavano di essere stati oggetto di scherzi da parte di gruppi di giovani ‘armati’ di tali oggetti.

Nel corso di controlli effettuati in alcuni negozi gestiti da commercianti cinesi, nelle zone centrali della citta’, i finanzieri hanno trovato e sequestrato oltre 600 puntatori laser tascabili. Gli strumenti ottici sequestrati erano in grado di proiettare un raggio luminoso laser di colore rosso anche oltre 500 metri e potenzialmente idonei a provocare rischi e disturbi per la salute delle persone e danni alla retina.

In particolare, avevano tutti una potenza superiore a quella consentita dalla legge e sprovvisti di qualsiasi attestato di conformita’ Ce; non recavano la prevista targhetta informativa in lingua italiana ne’ sulla classe di rischio ne’ sulle cautele d’uso, con assenza d’indicazione della potenza massima della radiazione laser e sua lunghezza d’onda.

La Guardia di Finanza precisa che i puntatori laser illegali, sequestrati dai militari del Corpo, erano di produzione asiatica e sono stati importati illegalmente nel territorio dell’Unione Europea dalle stesse organizzazioni che gestiscono il traffico di merce contraffatta.

Nel corso delle operazioni di controllo sono stati rinvenuti e sequestrati, inoltre, 49 rasoi elettronici recanti un noto marchio contraffatto. I tre responsabili, tutti cittadini di origine cinese, sono stati denunciati alla competente locale Autorita’ Giudiziaria.

Categories: NordEst
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