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Trento, vendemmia 2013 da un milione 366mila quintali di uve

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I 10 mila 500 ettari di terreno vitato del Trentino hanno prodotto 1 milione 366 mila quintali di uve a bacca bianca e nera. L’incremento rispetto al 2012 è stato del 29%. I dati della vendemmia 2013 sono stati elaborati dal Consorzio Vini del Trentino che rappresenta 123 cantine socie

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Trento – Un risultato eccezionale. E’ la vendemmia 2013 in Trentino. Tardiva rispetto alle annate scorse, ma caratterizzata da eccellenza qualitativa e quantitiva. Il Consorzio Vini del Trentino ha raccolto dalle 123 Cantine socie (la quasi totalità della produzione viticola di casa nostra) i dati sull’uva raccolta nei vigneti del Trentino. “Interrompendo una tendenza ormai consolidata – viene spiegato – la vendemmia 2013 è stata caratterizzata da un paio di fattori. Il primo: un generale ritardo nella maturazione delle diverse varietà di uve. Il secondo: l’eccezionale risultato conseguito, in termini di quantità di uve raccolte, nei 10.500 ettari di vigneti coltivati in Trentino”.

Complessivamente le uve raccolte dalle aziende che fanno capo al Consorzio Vini del Trentino hanno raggiunto 1.366.416 quintali. Rispetto a dodici mesi prima la produzione ha segnato un incremento del 29%. Decisamente più favorite le varietà a bacca bianca (+34%) rispetto a quelle a bacca nera (+15%). Le uve bianche con 1 milione 19 mila 291 quintali rappresentano il 74,6% del totale. Quelle nere (347 mila 125 quintali) il 25,4%.

I numeri dimostrato che, la produzione totale di uve trentine, è concentrata in tre varietà bianche: Chardonnay (30,1%), Pinot grigio (28,4%) e Müller Thurgau (9,2%). Le principali varietà a bacca nera sono, invece, Teroldego (7,3%), Merlot (5,8%), Marzemino (2,8%), Schiava (2,6%).

L’anteprima del nuovo nettare di bacco si è avuta a fine ottobre con la messa al consumo di mezzo migliaio di bottiglie (494.800 per l’esattezza) di “vino novello”.

I primi grappoli della vendemmia 2013 sono stati raccolti nella prima settimana di settembre (con un ritardo di una quindicina di giorni rispetto al passato a noi più vicino) e ha raggiunto un volume di uve che non si registrava da una quarantina di anni.

La raccolta ha preso il via con le uve destinate alla produzione di vini base spumante. E’ proseguita con le uve per la produzione di vini fermi: Chardonnay, Pinot grigio, Müller Thurgau, Nosiola. “Quindi – viene aggiunto – è seguito lo stacco del Teroldego, del Lagrein, del Marzemino fino a metà ottobre con le varietà più tardive di Cabernet e Merlot”.

Tendenzialmente inferiore ai valori medi è risultato (un po’ per tutte le varietà) il tenore zuccherino delle uve. “Al momento della raccolta tutte le varietà – viene concluso – presentavano uno stato fitosanitario più che soddisfacente, pur essendosi verificate nel corso dell’annata condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo della peronospora e dell’oidio”.

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