NordEst

Trento, Libero il Prof accusato di tentata strage

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È stato rimesso in libertà dal gip e senza alcuna misura cautelare il professor Luciano Stella, arrestato nei giorni scorsi a Trento dalla polizia con l'accusa di aver tentato di far saltare in aria il suo appartamento.

Originario di Vicenza, il professore si era difeso dicendo che intendeva festeggiare la "candelora" e che il gas era rimasto aperto per una disattenzione.

La cronaca della vicenda

Un professore di lettere, Luciano Stella, è stato arrestato con l'accusa di tentata strage e disastro doloso. L'uomo, che insegna all'Istituto per geometri Pozzo di Trento, avrebbe – secondo l'accusa -, aperto il rubinetto del gas della propria abitazione, in via Abbondi a Trento e acceso una candela sul pavimento della cucina.

Dopo aver socchiuso la finestra ha lasciato l'abitazione, intorno alle 7.30, per recarsi a scuola. Tre ore dopo un vicino di casa, sentendo un forte odore di gas ha immedatamente allertato i vigili dle fuoco che sono intervenuti.

E' stata accertata la presenza di metano e dopo aver forzato la finestra, hanno scongiurato l'incendio e una possibile esplosione, che sarebbe avvenuta dopo poco meno di un'ora, secondo quanto riferito dai tecnici.

La stanza era infatti completamente satura di gas. Il professore, al momento dell'arresto ha dichiarato che si è trattato di una dimenticanza e la candela sarebbe stata accesa per festeggiare il rito della "Candelora". Tesi che ovviamente non ha convinto per niente glli agenti che lo hanno arrestato.

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