X

Trento, Grisenti pronto a scendere in campo

Mentre il centrosinistra attende le primarie del 13 luglio, Grisenti torna nelle sue Valli

Trento – Scommette su un nuovo ritorno in campo, Silvano Grisenti, dopo le motivazioni della sentenza della Cassazione rese note nelle scorse ore. L’ex super assessore, parla di onore restituito e ora si dice pronto a scendere in campo. A suo carico resta la condanna per truffa aggravata per i pranzi di partito con si soldi di A22. Aperta la speranza di liberarsi, invece, dalle accuse di concussione e corruzione.

Sabato 29 giugno(ore 20.30 in Comune a Canal San Bovo) sarà nel Vanoi con Marino Simoni e Walter Viola per parlare di mobilità in Trentino e della spinosa questione – che divide da tempo il territorio – del tunnel verso la Val di Fiemme. 

>Il sito ufficiale di PROGETTO TRENTINO

Il comunicato integrale di Silvano Grisenti

“Questa sentenza, che ha accolto in gran parte i motivi di appello proposti avverso la sentenza di condanna della Corte d’Appello di Trento, apre la strada ad una decisione favorevole della Corte d’Appello di Bolzano, che dovrà decidere, in sede di rinvio, sui principi enunciati dalla Cassazione.

La Corte di Cassazione ha innanzitutto ANNULLATO l’unica condanna originariamente disposta dal GUP di Trento (ed in seguito confermata dalla Corte d’Appello) per il reato di corruzione impropria, reato che era stato ravvisato nelle sponsorizzazioni offerte dall’impresa Collini alla Associazione pattinatori di Trento e dall’impresa Oberosler alla Società pallamano di Mezzocorona.Su questo punto la Cassazione ha infatti precisato che si trattava di ipotesi non prevista dalle legge come reato.

Anche con riferimento alle ulteriori accuse di corruzione, per le quali c’era stata assoluzione da parte del GUP di Trento, la Cassazione ha ANNULLATO il giudizio di condanna al quale era giunta la Corte di Appello, SOTTOLINEANDO POSITIVAMENTE la motivazione di assoluzione del primo giudice, qualificata come “diffusa e ricca di riferimenti alla natura dell’appalto e agli adempimenti ad esso connessi”, e CRITICANDO invece quella d’appello, che qualifica come “illegittima” per non aver saputo indicare argomenti dirimenti atti a confutare convincentemente la prima sentenza assolutoria.

Ed anche con riguardo alla accusa di tentata concussione la Corte di Cassazione CRITICA la motivazione della Corte d’Appello di Trento, in quanto non ha saputo chiarire se Silvano Grisenti perseguisse interessi propri o, come è evidente, interessi della Società Autostrada del Brennero.

In questo secondo caso la condotta di Silvano Grisenti non sarebbe illecita e, come già era stato disposto dal GUP di Trento, lo stesso dovrà essere assolto.

Rimane il solo accertamento di responsabilità per tre pranzi di lavoro offerti da Silvano Grisenti a esponenti politici. Silvano Grisenti ribadisce che gli stessi sono stati offerti nell’ambito di attività svolta per la Società Autostrada del Brennero all’interno di una politica di lobbies diretta a ottenere il rinnovo della concessione per A22 e per conservare un numero di Consiglieri di amministrazione sufficienti a rappresentare nel CdA tutti i territori interessati alla rete autostradale. Si tratta del solo aspetto in relazione al quale ha trovato conferma il giudizio di condanna formulato dalla Corte di Appello di Trento, ma in relazione al quale la decisione risulta in contrasto con principi più volte affermati dalla Corte di giustizia europea. Se sarà confermata anche dalla Corte di Appello di Bolzano, la questione dovrà quindi essere sottoposta ad un nuovo vaglio giudiziale in sede europea.

Va infine rimarcato come la Cassazione sottolinei che, all’annullamento della sentenza, consegue anche l’annullamento della pena accessoria dell’interdizione dei pubblici uffici. In definitiva, la sentenza della Corte di Cassazione restituisce all’immagine di Silvano Grisenti l’onore di aver agito per anni con correttezza nell’interesse esclusivo della Società Autobrennero e della Comunità trentina”.

Redazione:
Related Post