“Questi mesi di lavoro impegnativo approdano ad un metodo che nel tempo va consolidato: quello della gestione associata delle procedure di appalto. E sono la dimostrazione di come questo strumento rappresenti un fattore di crescita e sviluppo per la comunità e per chi nella comunità opera e lavora”. Così Mauro Gilmozzi, assessore agli enti locali, commenta il passaggio di oggi, in Giunta provinciale, dove si è fatto il punto dell’attività svolta sul territorio dai tavoli tecnici, in relazione a quanto previsto dalle disposizioni per accelerare la realizzazione delle opere dei Comuni e delle Comunità della legge provinciale 10 del 2012 nell’ambito della rilevazione delle opere dei Comuni e delle Comunità ammesse a finanziamento provinciale.
Le cifre parlano chiaro. Dalla rilevazione effettuata sul territorio nel luglio e agosto 2012, in collaborazione con Comuni e Comunità è emerso che sono 488 le pubbliche già cofinanziate dalla Provincia per un costo complessivo di realizzazione pari ad euro 505 milioni. Per 405 di esse, per un totale di 372 milioni di euro, è già stata fissata la data di inizio lavori nel periodo 2012-2014. Il cronoprogramma è stato consegnato ad ogni Comunità ai fini del necessario coordinamento.
“Il lavoro fatto quest’anno – aggiunge Gilmozzi – attorno ad una rigorosa programmazione dei lavori pubblici, con un cronoprogramma definito, permette di procedere all’appalto di lavori pubblici con evidenti ricadute positive a favore delle imprese del territorio. Il tutto contrassegnato da un metodo di lavoro comune, da una modalità unitaria, che rappresenta la miglior risposta a chi fatica a comprendere il senso di questo nuovo, necessario modo di operare”.
Va poi considerato che alle 83 opere delle quali deve essere ancora definita solo la data di appalto, vanno aggiunte quelle che sono state proposte dalle Comunità e Comuni con riferimento al Fondi Unico Territoriale (FUT) e che nel corso del mese di settembre sono state ammesse a finanziamento da parte della Provincia. Ci si riferisce ad ulteriori 183 opere per una spesa ammessa prevista di euro 208.452.718.
Il lavoro svolto in collaborazione fra gli enti – si è sottolineato oggi in Giunta nell’esaminare i dati sull’attività svolta dai tavoli tecnici – dimostra che è possibile e realizzabile predisporre una concreta programmazione degli interventi pubblici nel medio periodo: una programmazione che sicuramente può favorire una più attenta e programmata organizzazione dei lavori anche con riferimento alle imprese e agli operatori privati del settore. Risulta quindi particolarmente importante che in quest’ottica si continui collegialmente a lavorare per programmare nel prossimo bilancio le ulteriori 183 opere, oltre che a dar seguito alla concreta attuazione di quelle già pianificate.
A tale proposito verranno anche attivate le opportune procedure di monitoraggio.
“Ferme le titolarità dei Comuni e delle Comunità – conclude Gilmozzi – questi volumi quantitativi e finanziari dimostrano la forte valenza di questo nuovo collegiale approccio di lavoro. Il che rafforza appunto, e ancor più giustifica, il ruolo delle gestioni associate come strumento necessario per portare avanti obiettivi di sistema. Ancor più per quanto riguarda le opere fino ad un milione di euro dove il Protocollo d’intesa tra le Autonomie locali e la Provincia individua nelle Comunità il ruolo di coordinamento il che rappresenta da una parte la vera opportunità di poter procedere operativamente attraverso aggregazioni di interventi tra di loro omogenei così da poter razionalizzare i procedimenti di gara e dall’altra permette alle aziende, in particolare quelle locali, di meglio pianificare e organizzare i propri lavori in relazione anche ai programmati bisogni della pubblica amministrazione”.
Va infine rilevato che i dati odierni si riferiscono ai progetti dei Comuni e delle Comunità anche se, in parte, cofinanziati dalla Provincia. Il vero obiettivo diventa quello di impegnarsi affinché questa programmazione venga completata con quella delle opere che direttamente sono realizzate dalla Provincia. Questo ulteriore passo concretamente rappresenta un nuovo modo di operare del sistema pubblico che fattivamente può mettere in risalto i benefici che a vario titolo possono derivare da una sinergica programmazione.
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