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Trento, Doppia preferenza di genere: via libera dal Consiglio provinciale

Incognita su possibile referendum confermativo

Trento – Approvato dal Consiglio provinciale di Trento il disegno di legge che introduce nelle elezioni la doppia preferenza di genere. Il testo è passato con 23 voti a favore. Resta ora aperta la possibilità da parte delle minoranze di chiedere la convocazione di un referendum confermativo.

In apertura di lavori Maurizio Fugatti ha chiesto al Presidente di fare un “quadro chiaro” (modalità e tempistiche), su cosa accadrebbe qualora si chiedesse il referendum. Gli ha fatto eco Mattia Civico chiedendo anche informazioni sui “costi” dell’eventuale operazione referendum.

Nel corso di una riunione dei Capigruppo il Presidente Bruno Dorigatti ha chiarito che l’art. 47 dello Statuto di autonomia prevede che in materia elettorale si possa indire un referendum confermativo disciplinato dalla legge 13/2002. Qualora i voti favorevoli alla legge fossero 24, per sottoporre la legge a referendum servirebbero 1/5 delle firme degli elettori, ovvero circa 30.000. Se i voti fossero 23 basterebbero 7 consiglieri oppure le firme di 8000 cittadini.

I tempi: il referendum si potrebbe indire nella migliore delle ipotesi entro 8 mesi ovvero verso fine giugno primi di luglio. Infatti, dalla pubblicazione della legge occorrono 3 mesi per la raccolta delle firme, poi 40 giorni per la verifica delle stesse e 30 giorni per il decreto del Presidente della Provincia. Infine, servirebbero da 50 a 70 giorni per le procedure referendarie. I costi dell’operazione referendaria: tra i 2,5 e i 3 milioni di euro.

Redazione:
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