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L’Abbraccio del Trentino ad Antonio Megalizzi: il giovane che sognava l’Europa. A Trento il solenne funerale in Duomo con le più alte cariche dello Stato

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Nella chiesa di Cristo Re, la camera ardente e la preghiera per il giovane deceduto a Strasburgo. Città blindata per l’arrivo di Mattarella, Conte e Salvini con molti altri politici

Trento – Il Trentino abbraccia Antonio Megalizzi. Prima dell’ultimo saluto, oggi in cattedrale alle ore 14.30, la comunità di Cristo Re si è riunita nuovamente in preghiera, come è accaduto ogni giorno dall’indomani dell’attentato dell’ 11 dicembre a Strasburgo.

Il pellegrinaggio silenzioso alla camera ardente prosegue fino alle 12.30 di giovedì, quando la salma sarà portata nel Duomo cittadino. La famiglia Megalizzi ha invitato la stampa alla massima discrezione in queti momenti di grande dolore.

La camera ardente

E’ iniziato dalle prime ore della mattina di mercoledì, nella chiesa parrocchiale di Cristo Re a Trento, l’omaggio dei trentini ad Antonio Megalizzi. La camera ardente è allestita nella chiesa del quartiere dove Antonio viveva con la famiglia, in attesa dei funerali.

Dopo il trasporto da Roma avvenuto nella notte, il feretro è stato accolto dall’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, e dalle massime autorità provinciali e cittadine. Successivamente numerosi cittadini hanno iniziato a sfilare davanti alla bara messa sull’altare. Presenti in chiesa la mamma e la sorella di Antonio.

Mercatini chiusi durante i funerali

Il Mercatino di Natale di Trento sarà chiuso in segno di rispetto dalle 14 alle 16 di giovedì, durante i funerali di Antonio Megalizzi.  on solo, il sindaco, Alessandro Andreatta, ha firmato un decreto con cui, oltre a proclamare il lutto cittadino per la giornata di domani, invita a un minuto di silenzio. Ha deciso anche lo spostamento del tradizionale mercato del giovedì, comprese le bancarelle di piazza Santa Maria Maggiore, al giorno successivo. Inoltre, da mercoledì sera, invece dei giochi di luce, su Palazzo Pretorio in Piazza Duomo sarà proiettata la vignetta di Mauro Briani pubblicata sul Manifesto, “Antonio, l’europeo”. Il decreto prevede anche “l’esposizione a mezz’asta delle bandiere negli uffici comunali e in tutti gli edifici pubblici” e “la sospensione di ogni vendita e somministrazione su suolo pubblico in centro storico dalle ore 14 alle ore 16”.

L’omaggio del presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto all’aeroporto di Ciampino la salma del reporter ventinovenne Antonio Megalizzi, il nostro connazionale che è tra le cinque vittime della strage di Strasburgo dell’11 dicembre quando il terrorista dell’Isis Cherif Chekatt – poi ucciso dalla polizia francese – ha fatto fuoco seminando morte e terrore al mercatino di Natale.

A ricevere il feretro, avvolto dal tricolore e riportato in Italia da un volo di Stato partito da Strasburgo sul quale hanno viaggiato anche Domenico Megalizzi, padre del giovane, e Luana Moresco, la sua fidanzata – accorsi a Strasburgo al capezzale di Antonio – c’erano anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro e il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.

L’arrivo a Trento

Dopo l’effettuazione della tac disposta dalla pm Tiziana Cugini della Procura di Roma che ha aperto un fascicolo, il trasferimento a Verona e di seguito a Trento con l’assistenza dell’unità di crisi della Farnesina. Nelle chiesa del Cristo re, intanto, nel quartiere dove il reporter è cresciuto, la città si è già raccolta da giorni in preghiera per stare vicino alla famiglia Megalizzi: la mamma di Antonio è catechista e la sorella Federica canta nel coro della messa.

La commozione del Trentino

“Come ho avuto modo di dire al presidente Mattarella, il Trentino in queste settimane è stato molto colpito emotivamente, prima dal maltempo e poi dalla morte di Antonio Megalizzi. Come il Trentino si è stretto intorno alla famiglia Megalizzi dimostra di essere una comunità grande e viva”. Lo ha detto il governatore trentino Maurizio Fugatti al tradizionale ricevimento di Natale.

“Noi – ha aggiunto – dobbiamo riscoprire una certa identità trentina, anche nei confronti del Sudtirolo”. Per quanto riguarda invece il ruolo dei giornalisti, Fugatti ha sottolineato che “è determinante la libertà e la pluralità dell’informazione, anche se a livello nazionale a volte si dice altro. I politici come anche i giornalisti, semplicemente devono fare il loro lavoro”.

Il tesserino da giornalista

Non si ferma la commozione per la brutale morte di Antonio, colpito da una pallottola alla testa, e si susseguono le iniziative per non dimenticarlo e far vivere il suo appassionato europeismo. L’Ordine dei giornalisti gli ha reso omaggio iscrivendolo in memoria all’Albo dei professionisti in questo modo accogliendo la proposta fatta da Mauro Keller, presidente dell’ordine regionale trentino. Sul sito dell’Università di Trento è stata aperta una sezione per i messaggi e i pensieri della comunità universitaria.

La tragica scomparsa di Antonio – ha detto il rettore Paolo Collini – ha riempito di profonda commozione il nostro ateneo e tante sono state le persone che in questi giorni ci hanno contattato per condividere una riflessione o un ricordo. Con le nostre parole potremo contribuire a tenere viva la sua memoria”. A Megalizzi, studente a Trento della Scuola di Studi internazionali, laureato a Verona in Scienze della Comunicazione, è dedicato il concerto di Natale della Corale polifonica e dell’Orchestra UniTrento, in programma giovedì, nella chiesa di Santa Maria Maggiore.

Il ministro dell’Istruzione Marco Busseti ha assicurato a Collini il pieno sostegno al progetto Europhonica ideato da Antonio. Il consiglio regionale del Piemonte ha ricordato le vittime di Strasburgo e Megalizzi “un ragazzo pieno di voglia di vivere, che credeva nei valori dell’Europa unita”. Era a Strasburgo per seguire il lavoro dell’Europarlamento.

Con lui e il suo amico e collega polacco, Barto Pedro Orent-Niedzielski detto Bartek, colpito mentre era con Antonio e morto anche lui in ospedale, sono 82 i giornalisti che nel 2018 hanno perso la vita ‘sul campo’.

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