Trentino Alto Adige

Trento, addio all’ex sindaco Adriano Goio: aveva 79 anni

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E’ stato sindaco di Trento dal 1983 al 1990: si è spento dopo una malattia. “La scomparsa di Adriano Goio non rappresenta solamente un lutto per la comunità trentina, ma segna anche la conclusione di un’epoca del pensare la politica e la pubblica amministrazione come un progetto comune e da condividere insieme fra istituzioni e politica” sottolinea Bruno Dorigatti presidente del Consiglio provinciale trentino

Adriano-goio

Trento –  E’ scomparso a 79 anni l’ex sindaco di Trento Adriano Goio. Fu primo cittadino dal giugno del 1983 fino allo stesso mese del 1990. Goio si era da tempo allontanato dalla vita pubblica. Laureato in architettura a Venezia e impiegato in Provincia a Trento, Goio era entrato in Comune nel 1975 ricoprendo fino al 1980 il ruolo di assessore ai lavori pubblici nella giunta di Giorgio Tononi.

Poi fu eletto sindaco il 16 giugno 1983 e confermato il 5 luglio 1985,nell’ambito dell’accordo Dc, Psi, Psdi e Pli. Dalla maggioranza dei cittadini di Trento Goio è ricordato soprattutto per il rilancio e l’ammodernamento del centro storico cittadino.

Nato a Trento nel 1936, dal 1972 al 1980 è stato inoltre responsabile Tutela paesaggistica delle Valli di Fiemme, Fassa e Primiero e dal 1980 dirigente Ufficio Urbanistico della Provincia di Trento. Dal 1990 al 2004 Segretario Generale dell’Autorità di bacino del fiume Adige. Dal 2006 Commissario Delegato per fronteggiare l’emergenza del fiume Aterno, e dal 2007 anche per il superamento della criticità relativa alla discarica abusiva di Bussi.

>Impegnato da sempre in prima linea

Il ricordo del presidente Dorigatti

“Uomo di brillante ingegno e scevro da schemi precostituiti, Adriano Goio aveva ereditato ed interpretato in pieno l’idea di governo della città e del territorio come sviluppo complessivo della comunità, sulla scia dell’insegnamento precursore di uomini come Paolo Oss Mazzurana e nell’alveo di esempi come quelli di altri grandi Sindaci di Trento, a partire da Gigino Battisti. Figlio di una autentica cultura del cattolicesimo popolare moderno, che conosceva il valore della laicità politica e della libertà del pensiero, Adriano Goio ha spesso anche “cantato fuori dal coro”, facendo prevalere gli interessi della città sulle indicazioni di partito e testimoniando, con una puntualità mai banale ed ossequiente, il significato profondo del bene comune.

Per chi lo ha conosciuto, anche come avversario politico intelligente e concreto, la sua perdita rappresenta quindi un impoverimento del dibattito, soprattutto sui grandi temi dell’urbanistica, della programmazione e del governo del territorio, nella consapevolezza che proprio su tali questioni si è misurata la sua complessiva azione politica ed amministrativa.

Nel testimoniare alla famiglia ed ai suoi Cari i più sinceri sentimenti del cordoglio dell’intero Consiglio della Provincia autonoma di Trento e mio personale, auspico che la strada tracciata dal Sindaco Goio possa essere nuovamente riscoperta e valorizzata”.

Il saluto del governatore Rossi

“A Goio dobbiamo essere riconoscenti anche per l’opera svolta in qualità di segretario generale dell’Autorità di Bacino del fiume Adige ed in quella di presidente del Comitato provinciale per le comunicazioni”. Queste le parole del governatore del Trentino Ugo Rossi, espresse a nome dell’intera Giunta .

Per molti cittadini del capoluogo il suo nome è stato sinonimo di sindaco, accanto a quelli dei più illustri primi cittadini di Trento. Con la scomparsa di Adriano Goio scompare un testimone di una fase storica irripetibile della città, alla quale l’architetto Goio ha dato, prima come assessore ai lavori pubblici e poi come sindaco, un fondamentale contributo. A Goio dobbiamo essere riconoscenti anche per l’opera svolta in qualità di segretario generale dell’Autorità di Bacino del fiume Adige ed in quella di presidente del Comitato provinciale per le comunicazioni”.

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