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Il Trentino scommette nell’urbanistica a consumo zero del suolo

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Il Tour 2017 di Edilportale – dedicato ai grandi temi dell’urbanistica, quali la ristrutturazione, la riqualificazione energetica e il comfort abitativo – ha fatto tappa a Trento per l’incontro con i professionisti locali nelle sale del Muse

Trento – Ai lavori ha preso parte l’assessore provinciale all’urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa Carlo Daldoss che è intervenuto sugli strumenti a disposizione del territorio e le strategia in materia di urbanistica ed edilizia abitativa. “Il Trentino – ha sottolineato l’assessore – crede nella tutela dell’ambiente come fattore di sviluppo e di investimento sul futuro. Il nostro operato ha l’obiettivo di consumo zero del suolo e di valorizzazione del patrimonio urbanistico esistente”.

Edilportale è un’iniziativa itinerante attraverso l’intera penisola che mette a confronto esperti ed esperienze italiane nei settori dell’urbanistica e dell’edilizia. La tappa trentina ha visto nel pomeriggio di oggi l’incontro nelle sale del Muse con tecnici e docenti che hanno trattato i temi attuali della ristrutturazione, della riqualificazione energetica e del comfort abitativo.

Intervenendo ai lavori, l’assessore provinciale all’urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa, Carlo Daldoss ha ricordato i principi della legge urbanistica del 2015 e le misure adottate in Trentino per promuovere le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica.

“La legge urbanistica – ha esordito – sancisce il concetto consumo zero del suolo a favore del riutilizzo dei volumi esistenti e ha rivisto uno dei principi della ristrutturazione urbanistica. Al centro delle nostre attività c’è l’approccio attento alle esigenze del cittadino, al comfort e alla sicurezza degli immobili. Siamo consapevoli che intervenire sull’esistente è spesso più complesso che aprire a nuove costruzioni. Ma è una sfida che abbiamo deciso di accettare”.

Sul tema degli incentivi alle ristrutturazione energetiche, Daldoss ha ricordato i due filoni promossi dalla Provincia autonoma di Trento:  gli interventi sugli edifici singoli e gli interventi sui condomini.

“Il filone riservato alle abitazioni private e agli edifici singoli – ha spiegato l’assessore – ha ottenuti risultati importanti. Nel 2016 sono state presentate 2028 domande, delle quali 1821 sono state accolte, per un valore potenziale degli interventi pari a circa 164 milioni di euro. Il 71% degli interventi finanziati ha riguardato ristrutturazioni, mentre le riqualificazioni energetiche sono state il 21 per cento”.

Più complessi si sono rivelati gli interventi sui condomini, su cui pesano una serie di variabili e un iter più lungo (che passa, ad esempio, attraverso le assemblee condominiali chiamate a decidere gli stessi interventi) ma che in prospettiva beneficeranno di normative ancor più favorevoli, quali la certezza del bonus per altri quattro anni”.

L’obiettivo principale degli incentivi, come ha ricordato Daldoss, rimane l’attenzione verso l’ambiente, affiancato dalla volontà di sostenere il settore edilizio, messo a dura prova dalla crisi economica degli ultimi anni.  Il successo è stato sostenuto anche dalla banche che hanno aderita in “maniera concreta” con l’offerta di mutui.

“La campagna di incentivazione – ha annunciato Daldoss – continuerà anche nel 2017 con il bando che si è aperto il 18 aprile e si chiuderà il 30 novembre”. La campagna conferma l’assetto dello scorso anno, con alcune novità. Il richiedente potrà utilizzare immediatamente l’incentivo decennale così da rispondere alle richieste delle imprese, garantendosi negli anni il recupero dell’incentivo fiscale. “Tra le novità – ha elencato Daldoss – rientrano la possibilità di accedere alle domande anche da parte del coniuge e del convivente, oltre alla possibilità di inserire interventi per il recupero di cantine, garage e depositi, purché in armonia con l’impianto architettonico dell’immobile”.

Daldoss ha infine individuato ulteriori “elementi di spinta” o fattori di successo degli incentivi: “Sicuramente rientrano l’aspetto finanziario che, di fatto, azzera gli interessi sui mutui, oltre all’anticipo del contributo, ma anche la possibilità di rivedere le volumetrie. Queste ultime non sono più considerate come mera valutazione numerica ma anche come elemento in grado di conferire maggiore senso all’intervento stesso.

Inoltre, nel caso dei condomini, diamo la possibilità all’impresa esecutrice dei lavori di gestire anche l’attività di tipo immobiliare, così da diminuire i costi a carico dei proprietari degli immobili. Tutto questo insieme di misure convergenti ci ha portato a definire con lo slogan ‘Se non ora, quando..?’  la motivazione che sta alla base della decisione del cittadino di concorrere a migliorare un patrimonio, quello immobiliare ed ambientale, che noi saremo chiamati a consegnare in futuro ai nostri figli”.

 

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