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Trentino Digitale accelera sulla digitalizzazione del territorio

L’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità il bilancio 2021. Riconfermato il presidente Carlo Delladio

Trento – L’assemblea dei soci di Trentino Digitale, società del sistema pubblico trentino per l’Ict, ha approvato all’unanimità il bilancio 2021. Il documento contabile evidenzia l’andamento positivo della società. Nel 2021 si è registrato un aumento dei ricavi a 55,52 milioni di euro (+2,44 milioni sul 2020), con il valore della produzione che è salito da 58,7 a 61,18 milioni di euro. I costi complessivi sono in aumento, da 57,54 a 59,77 milioni, mentre l’utile netto è in linea con gli esercizi precedenti: 1,09 milioni. Sempre il bilancio 2021 attesta il miglioramento della posizione finanziaria netta (da 26,29 a 36,36 milioni) e la crescita del patrimonio netto (da 42,53 a 42,68 milioni).

Investimenti territoriali

Nel corso del 2021, Trentino Digitale ha realizzato investimenti per 3,2 milioni di euro: 1,2 per licenze software e 2 per impianti e macchinari. L’assemblea ha ratificato anche la riconferma del presidente Carlo Delladio, in carica dal 2021: “La riconferma è un atto di fiducia nei confronti dei vertici e dell’intera azienda, impegnati a garantire alla società di sistema pubblico un ruolo decisivo al servizio della pubblica amministrazione e del territorio trentino”.

L’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, ha espresso parole di apprezzamento sull’operato della società e i risultati di bilancio del 2021: “I prossimi mesi saranno caratterizzati dall’attivazione di un importante progetto territoriale di digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione, promosso dalla Cabina di Regia (Provincia autonoma di Trento, Consorzio dei Comuni Trentini e Società di Sistema) istituita il 24 aprile 2020, che vedrà la collaborazione anche della Fondazione Bruno Kessler, finalizzato alla realizzazione del primo wallet dei servizi per il cittadino e l’impresa. Un’esperienza pilota – ha aggiunto l’assessore – che darà i primi risultati concreti nel corso dei primi mesi dell’anno prossimo. Si tratterà del primo sistema informativo unico e modulare, che consentirà a tutti gli stakeholder (cittadini, imprese e decision-maker locali) di accedere, monitorare e rimanere aggiornati sui servizi pubblici di loro interesse. In altre parole di un modo più efficiente e moderno di gestire le relazioni tra cittadini, imprese e amministrazioni locali e tra pubblica amministrazione”.

Il 2021 è stato un anno che ha segnato il rilancio di Trentino Digitale, confermandone il ruolo strategico per la digitalizzazione del territorio. La società di sistema pubblica ha in gestione dalla Provincia il Sinet (Sistema informativo elettronico provinciale) ed è partner attuatore dell’ accordo tra Provincia di Trento e Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri per accelerare il processo di digitalizzazione dei servizi pubblici erogati dai Comuni (Spid, pagoPA, appIO). Nel corso dello scorso anno, così come annunciato, è stata rafforzata la collaborazione tra Trentino Digitale e il Consorzio dei Comuni Trentini, con la sottoscrizione del contratto di rete per la digitalizzazione e l’innovazione degli enti locali. Tra le diverse attività svolte nel 2021 si segnalano il completamento della progettazione esecutiva per collegare 9 rifugi in quota con la banda larga e l’avvio dell’ intervento nei primi quattro rifugi attraverso collegamenti alternativi con tecnologia satellitare. Per quanto riguarda i data center & cloud, è stata avviata la migrazione dei dati dal data center di via Gilli, la cui dismissione è prevista nei prossimi mesi, verso i due data center di via Pedrotti e via Innsbruck.

Il direttore generale di Trentino Digitale, Kussai Shahin, ha ricordato in assemblea la mission della società di sistema pubblico: “Accelerare la trasformazione digitale del territorio e supportare, grazie ad applicazioni e soluzioni, la pubblica amministrazione nell’erogazione di servizi semplici e utili verso cittadini ed imprese”.

Una direzione condivisa anche dall’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, secondo il quale Trentino Digitale è un partner, aperto al territorio, a cui gli enti pubblici locali possono fare riferimento per il processo continuativo di digitalizzazione. Lo stesso assessore ha ricordato il contributo di Trentino Digitale, anche durante il 2021, a contrasto della pandemia Covid e ha ricordato le sfide che l’attendono nel 2022: “Per il Trentino immaginiamo non più e non solo smart city, ma territorio intelligente. Perché la trasformazione digitale non è una prerogativa esclusiva delle grandi città, ma un processo in corso che deve portare benefici concreti, in modo diffuso, anche ai cittadini e alle imprese che vivono e operano nelle piccole comunità. Sfruttando, per centrare ancora meglio questo traguardo, la grande occasione di accelerazione e messa a regime concessa dal Pnrr. Con l’obiettivo finale di far crescere una pubblica amministrazione efficiente, innovativa, capace di portare servizi in grado di migliorare la qualità della vita e la competitività delle aziende in tutto il nostro territorio”.

Nuovi servizi e strumenti della pubblica amministrazione

Coerentemente con l’attività svolta in questi ultimi due anni e tenuto anche conto di quanto previsto dall’eGovernment benchmark, il progetto pilota digitalizzazione della pubblica amministrazione prevede la realizzazione di un wallet che consenta di qualificare digitalmente il cittadino (trentino, italiano, europeo), di attivare i servizi digitali gestiti dal sistema pubblico trentino e di ottenere garanzie sulla validità̀ di processi e documenti. Inoltre sarà disponibile una dashboard che consenta ad assessori e dirigenti provinciali di monitorare in tempo reale e nel lungo termine le performance di qualsiasi servizio digitale erogato dal sistema pubblico trentino (in base alle proprie competenze). Un secondo cruscotto consentirà di monitorare costantemente il livello di soddisfazione dei cittadini su qualsiasi servizio digitale erogato, inclusi quelli attuali. Infine, il sistema integrato di firme (semplici, avanzate e digitali, utilizzabili da pc, da smartphone o agli sportelli fisici) consentirà ad uno o più cittadini (es. nel caso di deleghe) di validare pratiche e documenti, favorendo un approccio inclusivo.

La trasformazione digitale

Nel corso del 2021, come hanno sottolineato i vertici della società, Trentino Digitale ha perseguito l’obiettivo affidato dalla Provincia: la trasformazione digitale della pubblica amministrazione trentina per migliorare il rapporto della stessa con cittadini e imprese, contribuendo così a promuovere lo sviluppo economico sociale dell’intero territorio provinciale, attraverso l’erogazione di servizi e l’utilizzo di infrastrutture tecnologiche e reti di telecomunicazione. “Nel corso di questi mesi – ha aggiunto il presidente Delladio – abbiamo potenziato i rapporti con il Consorzio dei Comuni Trentini, Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler (Fbk), Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) e tutti i soggetti del sistema pubblico provinciale”.

Secondo il direttore generale, Kussai Shahin, Trentino Digitale ha guardato anche oltre i confini provinciali, dando vita a partnership con altre società Ict in-house, per sviluppare sinergie determinanti nello scambio di informazioni, conoscenze, know-how ed esperienze: “Da cittadini, imprese ed enti pubblici – ha ribadito il direttore generale Kussai Shahin – arriva con forza la richiesta di servizi di nuova generazione, in grado di garantire la competitività dei territori. A loro dobbiamo risposte concrete e, grazie anche a sinergie tra società pubbliche, garantiremo innovazione e digitalizzazione”.

I soci di Trentino Digitale

La compagine azionaria è costituita da 184 soci pubblici. Il maggior azionista di Trentino Digitale è la Provincia autonoma di Trento con l’88,3870% della quota azionaria. Seguono la Regione autonoma Trentino – Alto Adige con il 5,4522%, la Camera di commercio industria artigianato e agricoltura con lo 0,6763%, le 15 Comunità di Valle complessivamente con il 2,7226% ed i 166 Comuni per il rimanente 2,7619%. Il capitale sociale, interamente versato, è pari a 6,43 milioni di euro.


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