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Crisi Cooperazione Trentina, dopo le dimissioni di massa, Mattarei: “”Squarciato velo ipocrisia”

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A capo della Federazione c’è ora la presidente del collegio sindacale

Trento – Crisi nella Federazione trentina della cooperazione dopo le dimissioni presentate dalla maggioranza dei consiglieri del cda. L’organismo è quindi decaduto e la presidente Marina Mattarei deve lasciare.

Si è trattato di una vera e propria raffica di dimissioni: 14 consiglieri su 23 (ma per oggi ne potrebbero arrivare altre) hanno rinunciato alla carica come segno di sfiducia nei confronti della presidente. Alla base della crisi anche il rapporto conflittuale tra Federcoop e credito cooperativo.

I primi segnali di questo autentico terremoto per la cooperazione trentina si erano già evidenziati alcune settimane fa a seguito delle dimissioni dai rappresentanti del settore del credito e da un altro membro del cda, Paolo Spagni.

A capo della Federazione c’è ora la presidente del collegio sindacale in attesa della convocazione dell’assemblea che dovrà nominare il nuovo cda.

Mattarei: “Squarciato velo ipocrisia”

“In quello che sta accadendo ci sono elementi pretestuosi, con preciso intento di non riconoscere questa presidenza e il mandato assembleare. Questo mandato non supportato da società di sistema”. Lo ha detto la presidente della Federazione trentina della cooperazione, Marina Mattarei, a seguito della crisi interna a Federcoop. “Ho cercato di lasciare sullo sfondo la dimensione personale, ma ho subito molti attacchi personali. Il discredito ferisce le persone, a iniziare da presa di posizione su accoglienza dei migranti, che è sempre stato un valore cooperativo – ha precisato Mattarei – ora non è un momento di restaurazione di centri di potere, ora la voce deve tornare ai soci. E’ un momento doloroso, che però ha squarciato il velo dell’ipocrisia”, ha concluso.

 

In breve

Bolzano, 50enne della Valsugana uccide un gallo cedrone: assolto per legittima difesa. L’uomo – un cinquantenne di Borgo Valsugana – stava sciando con il figlio in Val Gardena. Assolto dopo aver spiegato di essere stato attaccato. Era successo tutto il 6 aprile del 2019, a Monte Pana, in Val Gardena. L’uomo aveva colpito un gallo cedrone con le sue racchette da sci. Lo aveva ferito. Le grida dell’uccello avevano attirato altre persone, ferme ad un chiosco lì vicino. L’animale – specie protetta, ricordiamolo – era morto poco dopo, probabilmente proprio per colpa delle ferite. I testimoni avevano segnalato la cosa alla Forestale ed era arrivata la denuncia nei confronti del cinquantenne. La Procura aveva chiesto l’emissione di una multa, ma il cinquantenne ha spiegato al giudice che, quel giorno, stava sciando in compagnia del figlio. All’improvviso, erano stati entrambi attaccati dal gallo cedrone: il ragazzo era anche caduto. Lui, a quel punto, aveva provato a cacciare l’animale con i bastoncini.

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