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Tragedia in mare, il presidente del Consiglio provinciale trentino Dorigatti: “Invochiamo che il Governo abbia forza e autorevolezza”

L’Apocalisse, l’ecatombe, la strage. Hanno dato fondo a tutte le iperboli del dizionario, i media italiani, nel tentativo di dare il senso di quanto sia grave, inaccettabile, angosciante l’ultima delle tante tragedie dei profughi, nel mare tra la Libia e il nostro stivale

Trento – “C’è una coazione a ripetere, in queste morti di massa, che lascia attoniti e frustrati. La contabilità di queste ultime vittime è ancora in corso, ma non occorre attendere oltre per capire che non c’è ancora una soluzione credibile in campo per gestire l’enorme problema del drastico confine tra il nostro mondo e quello della fame e del terrore. Il Nord Africa è terra di nessuno, l’Italia arranca, l’Europa latita, le Nazioni Unite sono lontane. E i migranti pagano con tutti i propri averi per annegare, per morire.

C’è un senso di impotenza, in tutto questo, che investe brutalmente la politica. Anche dal piccolo Trentino – attraversato dalle correnti migratorie verso nord e impegnato nell’accoglienza – invochiamo che il Governo italiano abbia forza e autorevolezza per imporre a un più ampio consesso internazionale un piano chiaro e credibile di gestione dell’emergenza e un programma di costruzione d’un futuro migliore”.

Redazione:
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