NordEst

Tragedia Airbus, Un Pilota avrebbe notato un lampo nella zona

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GUARDA La zona delle ricerche dell’aereo


Ritrovati i resti dell’areo –
Nella zona, circa mille chilometri dalle coste settentrionali brasiliane e 650 dalle isole dell’arcipelago di Fernando de Noronha, trovati un sedile, alcune parti del velivolo e delle chiazze di carburante. La Difesa francese: "Non si esclude l’attentato". Il governo brasiliano ha proclamato tre giorni di lutto ufficiale per le 228 vittime del volo A447.

Nella zona, circa mille chilometri dalle coste settentrionali brasiliane e 650 dalle isole dell’arcipelago di Fernando de Noronha, si trovano già tre navi commerciali, due olandesi e una francese, e sono state inviate navi della Marina brasiliana. Continua anche la ricognizione aerea alla ricerca dei corpi delle vittime del peggior disastro aereo dal 2001 quando un jet dell’American Airlines è caduto a New York uccidendo 260 persone.

Il governo brasiliano ha proclamato tre giorni di lutto – Il ministro Jobim ha poi aggiunto che spetterà al governo francese condurre l’inchiesta riguardo alle cause del disastro dal momento che si tratta di un velivolo registrato in Francia.

I resti ritrovati nell’oceano – Le bianche macchie di carburante sono state avvistate dall’Aeronautica brasiliana nell’oceano Atlantico a 650 km a nord-est dall’isola brasiliana di Fernando da Noronha. IJorge Amaral, portavoce dell’aviazione brasiliana, ha lanciato anche un’ipotesi, sottolineando che deve essere ancora suffragata dai fatti: «I detriti sono stati rinvenuti a destra del punto in cui è stato lanciato l’ultimo segnale dall’aereo. Forse, ma è solo un’ipotesi, il pilota ha cercato di invertire la rotta per provare a raggiungere lo scalo più vicino, sull’isola Fernando da Noronha». Non è sicuro che i detriti appartengano al velivolo dell’Air France finché non sarà accertato il loro numero di matricola. La prima nave da soccorso raggiungerà l’area del ritrovamento non prima di mercoledì.

Da parte brasiliana, le Forze armate (Forza aerea e Marina militare) hanno messo a disposizione tre C-130 Hercules, un Amazonas SC-105 da ricognizione, un R-99 con apparecchiature per la guerra elettronica, in particolare strumenti agli infrarossi che potrebbero rivelarsi molto utili per rinvenire segnali del disastro, un Bandeirante P-95 antisommergibile per la ricerca in profondità, un elicottero Blackhawk e un SuperPuma, due corvette («Caboclo» e «Marajo»), la nave pattuglia «Grajau» e la fregata «Constituicao».

I francesi hanno già nella zona un aereo Breguet Atlantic 2 antisommergibile della Marine militaire e un Falcon 50 dell’Armee de l’Air carico di apparecchiature elettroniche, entrambi con base a Dakar. Un cargo francese, «Douce France», è stato dirottato dal governo francese verso l’area di mare dove lunedì un pilota di linea brasiliano aveva avvistato luci arancioni sul mare. Gli Stati Uniti hanno inviato un P-3 Orion antisommergibile che è arrivato in Brasile ed è subito decollato per partecipare alle ricerche. Infine, il governo spagnolo ha inviato in Senegal due aerei militari che si uniranno al resto dell’organigramma dei soccorsi. La Marina militare brasiliana ha chiesto anche a quattro navi mercantili (Lexa Maersk, Jo Cedar, Ual Texas e Stolt Inspiration), che incrociano nello stesso settore dell’Atlantico, di partecipare alle ricerche. La Lena Maersk, in particolare, una porta-container norvegese, e un cargo olandese, stanno convergendo a tutta forza sul punto localizzato dall’Hercules brasiliano.

Acque profonde in pieno oceano –
Nella zona di oceano dove potrebbe essere caduto l’Airbus, la profondità dell’Atlantico è tra i quattro e i cinquemila metri, il che renderebbe praticamente impossibile il recupero del relitto. L’area, secondo Edmo Campos, un esperto di oceanografia brasiliano, è una zona abissale, al di fuori della piattaforma continentale, con profondità che possono arrivare a cinquemila metri. In più, è una zona di correnti forti, che possono arrivare a un metro al secondo, da est a ovest: i resti galleggianti possono quindi essersi spostati molto rispetto alla zona dell’impatto con l’acqua, rendendo ancora più difficile localizzare il relitto, o le sue parti.

Sms in Brasile –
Dal Brasile, lunedì sera la notizia di alcuni sms inviati dal volo da parte dei passeggeri prima dello schianto. L’airbus dell’Air France con 228 persone a bordo, decollato da Rio de Janeiro e diretto a Parigi, è scomparso durante la traversata atlantica. A bordo, ci sarebbero stati 10 italiani, secondo la Farnesina. Tre trentini erano sicuramente a bordo. L’aero era recente, del 2005 con 18500 ore di volo. Ultimo controllo di manutenzione il mese scorso. L’ultimo contatto con un messaggio automatico che diceva di un guasto elettronico alle 4.15.

I numeri per le informazioni. Il ministero degli Esteri francese ha attivato il numero: 0.800.174.174. Altri due numeri verdi sono disponibili: 00.33.1.57.02.10.55 per chi chiama dall’estero e 0.800.800.812 per la Francia.

Trentini e Altoatesini in Brasile Oltre a i tre trentini, ci sono anche tre altoatesini tra i dispersi in Brasile. Si tratta di: Alexander Paulitsch e Georg Lercher, entrambi di San Candido, e Georg Martiner, residente a Bolzano (le loro foto).
Il viaggio dei tre trentini invece, era iniziato il 20 maggio. Significativa la tappa di Gaspar dove sono stati consegnati 22.375 euro a favore delle popolazioni di origine trentina colpite dall’alluvione del novembre 2008, che aveva colpito lo stato di Santa Catarina. Sul volo da Rio de Janeiro a Parigi vi erano il giornalista Rino Zandonai (nella prima foto a sinistra), direttore dell’Associazione Trentini nel Mondo Onlus, il consigliere regionale Giambattista Lenzi (Upt – il secondo da sinistra) e Luigi Zortea, sindaco di Canal San Bovo (a destra). Tre personaggi da sempre molto impegnati in prima linea per la solidarietà e il sociale in Trentino.

Il commento del governatore trentino Dellai – "Siamo vicini alle famiglie dei nostri concittadini e seguiamo con ansia ogni aggiornamento sulla sorte dei passeggeri del volo AF 447". È il primo commento del presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, che ha appreso nella tarda mattinata la notizia del mancato atterraggio del volo Rio de Janeiro-Parigi.

Marco Depaoli aveva rinunciato al viaggio per impegni istituzionali – 
Il presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Marco Depaoli – conferma alla nostra redazione – che era stato invitato alla trasferta in Brasile. "Non ho partecipato – ci spiega Depaoli -, per una serie di impegni istituzionali che mi hanno costretto a rimanere in Trentino. E’ una notizia che ci  sconvolge, conoscendo personalmente tutti e tre i trentini per il loro impegno su più fronti e per la loro professionalità. Sono vicino alle rispettive famiglie. Zortea – aggiunge inoltre Depaoli – stava preparando un gemellaggio con la Comunità locale e Lenzi aveva in programma varie iniziative di scambio con il Trentino Alto Adige".

Gli italiani dispersi:

Rino Zandonai, 60 anni, direttore dell’associazione Trentini nel mondo onlus
Giambattista Lenzi,
58 anni, consigliere regionale trentino dell’Unione per il trentino (Upt)
Luigi Zortea,
66 anni, sindaco di Canal San Bovo (Trento)
Alexander Paulitsch,
35 anni, consulente aziendale di San Candido (Bolzano)
Georg Lercher,
34 anni, imprenditore del settore del legno di San Candido (Bolzano)
Georg Martiner,
24 anni, di origine brasiliana ma adottato da una famiglia di Ortisei (Bolzano)
Angela Cristina de Oliveira Silva,
responsabile del Ciods-Centro internazionale di orientamento e difesa della donna straniera, una onlus con progetti in Brasile oltre che in Italia, Nigeria e Spagna
Enzo Canaletti,
marito di Angela Cristina de Oliveira Silva, militare dell’esercito in pensione
Agostino Cordioli,
imprenditore edile di Villafranca (Verona) di 73 anni
Claudia Degli Esposti,
55 anni, responsabile marketing territoriale dell’Ervet

Tra i dispersi anche il direttore d’orchestra italo-brasiliano, Silvio Barbato, 50 anni, indicato in alcune liste come brasiliano e in altre come italiano. Diplomatosi all’università di Brasilia, negli ultimi anni Barbato aveva diretto l’orchestra sinfonica di Sanremo.

I circoli trentini in Brasile – In Brasile operano 62 circoli dell’Associazione Trentini nel Mondo. I tre esponenti erano stati accompagnati all’aeroporto – ha chiarito Alberto Tafner – da Ivanor Minatti, presidente del circolo trentino di Curitiba. I rappresentanti trentini, erano in Brasile da alcuni giorni, nello stato di Paranà, dove avevano assistito all’inaugurazione di una piscina per bambini handicappati. Avevano anche visitato un percorso, definito "del Trentino", finalizzato al recupero di terre incolte con la creazione anche di agritur.

La scomparsa dai radar –
L’aereo era decollato da Rio de Janeiro alle 19 di domenica sera (ora brasiliana, mezzanotte ora italiana) e avrebbe dovuto atterrare al Charles de Gaulle alle 11.10 di lunedì mattina (ora italiana). I contatti con l’aereo sono stati persi alle 6 (ora italiana). L’Air France ha reso noto che l’Airbus ha attraversato ‘una zona di uragani e forti turbolenze’ alle quattro di mattina (ora italiana). I controllori di volo hanno ricevuto poco dopo, alle 4.14, un messaggio automatico che ‘indicava un guasto del circuito elettrico’. Secondo la francese Rtl, le torri di controllo degli aeroporti brasiliani non hanno ricevuto nessun messaggio di Sos dall’airbus.

La trasferta trentina in Brasile –
Una missione di solidarietà quella effettuata dalla piccola delegazione trentina partita una decina di giorni fa alla volta del Brasile. Una delle mete era il Comune di Piraquara dove il 23 maggio scorso è stato inaugurato l’itinerario turistico “Caminho trentino dos mananciais” (strada turistica delle sorgenti) a conclusione. L’evento si era concluso con l’ottava Festa Trentina, il giorno 24, presso il Parque Minicipal Trentino – Colonia Imperial Santa Maria do Novo Tirol da Boca da Serra, comune di Piraquara – Stato del Paranà – Brasile.

Si è trattato di un momento di commemorazione dei 131 anni di colonizzazione trentina in Brasile voluta per rendere omaggio alla comunità trentina ma che è servita anche a perfezionare la conoscenza di nuove tecnologie di produzione agro-artigianali, a sviluppare attività agrituristiche e progetti di recupero culturale.

Gli immigranti trentini di Piraquara sono originari della Valle del Primiero in Italia, e sono arrivati in quel Comune nel 1878, con 59 famiglie, costituendo un’unica colonia trentina nel Paranà, dove sono state trovate le condizioni ideali per continuare a produrre, e a preservare le abitudini e le tradizioni della terra natale.
Dal lungo percorso di recupero dei legami familiari dei discendenti degli immigranti con la loro antica patria, si è giunti ad un trattato di gemellaggio tra Piraquara ed i Comuni della Valle del Primiero, con l’approvazione di una specifica legge.

Lenzi, Zandonai e Zortea avevano incontrato diversi altri circoli –
Mercoledì scorso erano arrivati a San Paulo, dal giorno successivo, via ad una serie di incontri, dal console generale d’Italia Marco Marsilli, alle Comunità trentine di S. Anna e S. Olimpia (Circolo Trentino di Piracicaba). Quindi l’inaugurazione del progetto di solidarietà “piscina per idroterapia per il trattamento fisiopratico del bambini affetti da paralisi celebrale” ad Ouro Fino (MG).

Poi le manifestazione ed incontri vari a Curitiba e Piraquara (Paranà), l’inaugurazione del progetto “Roteiro turistico Caminho Trentino das Mananciais” Colonia Santa Maria do Nuovo Tirol (località abitata da famiglie trentine originarie della Valle del Primiero). La missione serviva inoltre a preparare il terreno per un accordo di amicizia/gemellaggio con il Comune di Zortea (Santa Catarina). Giovedì la delegazione si è spostata a Rodeio dove ha avuto un incontro con il Circolo locale. Sono seguiti altri incontri coi trentini all’estero (Circolo Trentino di Rio dos Cedros ed altri circoli della zona, il Circolo di Gaspar e con i circoli di Nova Trento, Brusque, Blumenau, Rodeio, Rio dos Cedros, Indaial, Jaragua do sul e Joinville).

Sabato mattina ultimo giorno di viaggio, con destinazione Florianopolis. Per incontri con Università Federale e la FAPEU per un progetto di cooperazione nel campo vitivinicolo con lo Stato di Santa Caterina. Ultimo appuntamento in agenda, l’incontro con il Circolo trentino di Florianopolis.

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