NordEst

Tragedia a Udine, Strage nel mantovano: l’omicida si consegna

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UDINE/Strangola la moglie – Ha ucciso la moglie strangolandola con le mani, per cause da accertare. Successivamente si è costituito ai carabinieri, a Feletto Umberto (Udine). Il delitto è avvenuto domenica sera  in una via del circondario di Udine. È stato lo stesso marito a telefonare ai militari confessando quello che aveva fatto. L’uomo, 39enne, ha strangolato a mani nude la moglie, di 38 anni. I vicini non avevano notato nulla di strano.

MANTOVA/La Tragedia – 
Le voci che il Bianchera si stesse dirigendo in Valsabbia circolavano sin dal primo pomeriggio. Poco prima di costituirsi, l’uomo aveva telefonato alla madre e le aveva detto: ‘Ho fatto un macello’. Il telefono cellulare di Bianchera per effettuare la telefonata si e’ agganciato a una cella di Pozzolengo, un paese nel Bresciano poco distante dal luogo in cui e’ avvenuto il terzo omicidio, ed era stato immediatamente rilevato dagli investigatori che stavano braccando il pluriomicida.

Omar Bianchera (foto ANSA), è un autotrasportatore di 44 anni e risiede a Volta Mantovana l’uomo che ha ucciso la ex moglie, Daniela Gardoni, di 38 anni, una vicina di casa e un’altra persona prima di far perdere le sue tracce nei boschi che attorniano la zona collinare dell’alto mantovano, vicino al lago di Garda. Le forze dell’ordine hanno organizzato battute e posti di blocco in tutta la zona per rintracciarlo in particolare lungo i declivi che arrivano sino al Garda, tra le province di Brescia, Mantova e Verona.

La strage è cominciata in un appartamento nella via principale di Volta Mantovana, viale Risorgimento. Qui Bianchera avrebbe raggiunto la ex moglie con la quale si era separato da alcuni anni. Lei aveva ottenuto divorzio. Tra i due sarebbe scoppiata in strada una lite furibonda figlia dei contrasti preesistenti tra i due coniugi, nel corso della quale l’uomo avrebbe fatto fuoco, uccidendola sul colpo. Poi, in auto, avrebbe raggiunto un bar che si trova alla periferia del paese, sulla strada per Monzambano, e qui ha ucciso una vicina di casa (Maria Bianchera, 71 anni) con la quale esistevano da tempo dissapori per motivi non ancora noti. Quindi avrebbe raggiunto il paesino di Picar, a un chilometro di distanza, dove avrebbe ucciso Walter Platter (vignaiolo di 35 anni) nel cortile di casa sua. Anche in questo caso sembra che tra i due da tempo i rapporti fossero tesi ma non si sa ancora per quale motivo. Bianchera è quindi fuggito

La terza vittima –
Era in auto con la moglie e i due figli piccoli, Walter Platter, 35 anni, terza vittima di Omar Bianchera. Prima di sparare l’uomo ha fatto scendere la donna e i figli poi ha fatto fuoco. La moglie, Virginia Deidone’, ha tentato di mettersi in mezzo ed e’ rimasta ferita. Bianchera si era diretto verso l’azienda agricola Platter, a Monzambano, in localita’ Pille, nelle campagne del paese, dopo aver ucciso Maria Bianchera, che nonostante il cognome non ha alcun rapporto di parentela con l’omicida. A quanto si e’ appreso voleva regolare i conti con il capofamiglia Luigi Platter. Nella corte si e’ imbattuto invece nel figlio di Luigi, Walter, che stava partendo per una gita in auto con la moglie e due bambini. Bianchera ha fatto scendere la donna e i figli e poi ha fatto fuoco su Platter che era rimasto in auto e lo ha ucciso. La moglie Virginia, nel tentativo di difendere il marito e’ rimasta ferita di striscio. Poi e’ fuggita in strada per chiedere aiuto.

  • IN BREVE DAL NORDEST

PADOVA/Morto anche il bimbo di 20 mesi – Si aggrava il bilancio dell’incidente stradale avvenuto nella notte tra venerdì e sabato lungo l’autostrada A4, tra i caselli di Sirmione e Desenzano. È morto anche il bambino di un anno e otto mesi che a differenza dei genitori – i padovani Alessio Peci, 34 anni, e Silvia Marx, 32 anni – era sopravvissuto allo schianto.E’ morto all’ospedale Civile di Brescia dove era stato ricoverato.
Arrestato l’automobilista ubriaco che ha provocato l’incidente: un uomo di 30 anni residente in provincia di Milano.

TRENTO/Pensionata 8Oenne innamorata –
Un’anziana 80enne di Pergine Valsugana s’innamora di un 60enne e gli cede il patrimonio, ma c’è lo stop del notaio. Ha chiesto un certificato medico per verificare che la donna sia nel pieno delle sue facoltà mentali. Preoccupati i nipoti. Sulla vicenda indaga la pm Antonella Nazaro, che ha fatto sequestrare il conto corrente bancario della donna dove negli ultimi tempi erano stati fatti dei prelievi ben più consistenti che in passato. Anche la procura a vendere è stata fermata in attesa di avere notizie precise sulle condizioni della vecchietta. Le sue capacità di intendere e volere saranno accertate anche dal Tribunale: il gip Marco La Ganga nei giorni scorsi ha infatti ordinato una perizia psichiatrica.

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