NordEst

Tragedia a Bolzano: muore bimba di 4 anni, A Pordenone donna ferita con un cacciavite

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PORDENONE/Ferita alla testa con un cacciavite – Una donna di 38 anni è stata trovata in condizioni disperate attorno alle 17.30 di lunedì nella sua abitazione di Montereale Valcellina (Pordenone). La donna – una cittadina romena – era priva di conoscenza e presentava una profonda ferita alla testa, causata da un cacciavite che era ancora conficcato all’interno del cranio. La donna è stata rinvenuta da un vicino di casa, che ha udito dei rantoli provenire dall’appartamento e ha dato l’allarme. Tra i primi soccorritori l’arcivescovo Gabriele Caccia, Nunzio apostolico in Libano, che da domenica è a Montereale per far visita alla madre.
I soccorritori hanno cercato di suturare la profonda ferita e hanno trasportato la donna in condizioni critiche all’ospedale di Udine, dove è stata sottoposta ad un intervento di neurochirurgia per estrarre l’arnese e per rimarginare le profonde ferite. Nessuna ipotesi è esclusa dai carabinieri, giunti sul posto.
Il compagno della donna ferita, italiano, è stato sentito per ore nella stazione dei carabinieri di Montereale, che si trova esattamente di fronte all’abitazione in cui è avvenuto l’episodio, ma – precisano gli inquirenti – non è indagato e al momento in cui è stata ritrovata la donna, non era in casa.

BOLZANO/Muore bimba di quattro anni –
La bambina è morta schiacciata da un contenitore per il fieno in Alto Adige. È stato il padre a rinvenire il corpicino della piccola ed immediatamente è accorsa anche la madre, di 42 anni, che fa l’infermiera. La donna ha tentato di rianimare la figlia ma non c’è stato nulla da fare. Per stabilire la causa esatta della morte sul corpo della bambina sarà svolta un’autopsia.  La disgrazia è avvenuta a Laion, in val d’Isarco. La piccola Silvia nella serata di domenica era uscita dalla sua abitazione per recarsi in un capanno dove si trovava una gabbietta con dei conigli. Mentre il padre, agricoltore di 38 anni, era intento ad accudire le bestie nella stalla, Silvia – questa la ricostruzione della disgrazia fatta dai carabinieri – deve essersi arrampicata su un contenitore per il fieno, che le è caduto addosso schiacciandola.

TRENTO/Uccisa in India – Vacanza con il figlio alla scoperta dell’India e poi, con altri colleghi professori, a tenere lezioni in Sri Lanka. Era il programma di Cindy Iannarelli, 51enne (sarebbero diventati 52 a settembre) docente universitaria ed imprenditrice italo-americana (aveva la doppia cittadinanza) residente in Pennsylvania ma molto nota all’università di Trento dove era stata anche «visiting professor» alla facoltà di economia . Due notti fa la donna è stata rinvenuta morta con la gola tagliata sulla sabbia, sotto una pianta, a pochi metri dal bungalow nel quale alloggiava all’interno del Reggie’s Camel Camp, a Osian, una cittadina all’interno di un’oasi nel deserto del Thar nel distretto di Jodhpur del Rajasthan, in India. La polizia locale ha già fermato quello che ritiene essere il principale sospetto. All’aeroporto di Jodphpur, dove stava cercando di imbarcarsi su un volo per la capitale, Delhi, è stato bloccato Johncarlo Patton, il figlio 15enne della donna. Il giovane avrebbe già confessato.

VICENZA/Tragico schianto –
Una donna di Gaggiano (Milano), Gabriella Enrica Comizzoli di 63 anni, è morta domenica in un incidente stradale sulla autostrada A4 a Montebello (Vicenza). La vittima era sul sedile posteriore della vettura guidata dal marito e a fianco di quest’ultimo era seduto il figlio della coppia. L’auto si è scontrata con una seconda vettura uscendo di strada. La donna è morta sul colpo a causa della frattura della vertebra cervicale, mentre i due familiari sono rimasti feriti.

UDINE/Tragedia in Friuli –
È morta precipitando dal settimo piano di un condominio in via De Rubeis, alla periferia sud di Udine. Cristina Romanelli, agente immobiliare di 45 anni, ha perso la vita ieri pomeriggio verso le 16 mentre lavorava su una terrazza.

VENEZIA/Drogata e violentata –
Drogata e violentata. Per abusare della giovane studentessa universitaria sarebbe stata utilizzata la ghp, la “droga dello stupro” detta anche “ecstasy liquida”, o la ketamina, la droga dei cavalli. Il crimine è accaduto nel fine settimana di fine luglio; probabilmente sabato 31. O meglio domenica 1 agosto visto che si stava facendo l’alba. Lei 22 anni, studentessa. Lui 38 anni, guardia particolare giurata. Ambedue trevigiani: lei della Castellana, lui della bassa Marca. La violenza è avvenuta in auto, nel parcheggio di una nota discoteca di Jesolo.

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