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Ticket al pronto soccorso: dal primo agosto cambiano i criteri

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Improntati a più equità e maggiore appropriatezza del servizio

ospedale-Rovereto
Trento – L’obiettivo è rendere l’accesso al servizio di pronto soccorso più equo fra i vari assistiti e, nel contempo, orientare gli utenti ad un ricorso più appropriato di tale importante servizio. Questo l’intento delle modifiche alle disposizioni in materia di ticket del pronto soccorso approvate oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Luca Zeni.
“Cerchiamo di offrire ai pazienti – ha commentato l’assessore Zeni – un servizio efficiente e di qualità, dando pronta e gratuita assistenza a chi ha veramente bisogno, scoraggiando quanti si rivolgono al pronto soccorso per fruire immediatamente di una o più prestazioni specialistiche non urgenti, scavalcando quindi l’iter ordinario della prescrizione presso il medico di base”.
Il provvedimento non aumentata gli importi del ticket, che pertanto vengono confermati in massimo euro 75 per i codici bianchi ed euro 50 per i codici verdi.
In primo luogo, le modifiche prevedono l’applicazione a tutte le strutture di Pronto Soccorso del Servizio Ospedaliero Provinciale di criteri di valutazione uniformi ed omogenei relativi all’attribuzione del codice di priorità (triage). Fra le novità, nessun ticket per le donne vittime di violenza e nuovo concetto di traumatismo.

Per gli accessi con codice bianco e verde da parte di soggetti affetti da malattie croniche/invalidanti/rare o da parte di donne in stato di gravidanza, l’esenzione resta confermata, ma solo per le prestazioni che sono correlate alle specifiche malattie o alla condizione di gravidanza, mentre per le altre prestazioni verrà richiesto il pagamento del ticket, al pari di quanto succede per l’erogazione in regime ordinario ambulatoriale, fino alla concorrenza massima della quota massima di euro 50.

Con le modifiche ai criteri viene introdotto un nuovo concetto di traumatismo per determinare l’esenzione degli accessi con codice bianco/verde; in particolare non verrà assoggettato al ticket l’utente che abbia riportato una ferita che richiede sutura o applicazione di colla biologica, una frattura, oppure una lussazione o che abbia richiesto applicazione di apparecchio gessato o di altro dispositivo di immobilizzazione permanente dell’articolazione (esempio: doccia o fasciatura rigida). Pertanto il ticket sarà dovuto solo per gli accessi da traumatismo “leggero” che comportano, ad esempio, una semplice medicazione o fasciatura “leggera”.

Viene, inoltre, prevista l’esenzione sia dalla quota fissa sull’accesso che dalla quota sulle prestazioni specialistiche per gli accessi codificati come bianco e verde da parte di donne vittime di violenza di genere, l’esenzione è estesa anche agli uomini vittime di violenza sessuale o domestica.

Si prevede anche la tutela dei pazienti che si rivolgono, correttamente, al medico di medicina generale o di continuità assistenziale, dal quale vengono poi inviati in pronto soccorso. Per loro è prevista l’esenzione sia per gli accessi con codice bianco che con codice verde, purché gli stessi avvengano entro il giorno successivo alla data della prescrizione su ricettario.

Infine, viene riconosciuta l’esenzione dal pagamento del ticket per il primo accesso codificato come bianco o verde, al quale sia succeduto, entro le 48 ore, altro accesso per stesso motivo seguito da ricovero, questo a tutela di eventuali episodi di acutizzazione il cui decorso può anche manifestarsi successivamente.

Con questo provvedimento si prevede altresì, come anche raccomandato dalla Commissione mista conciliativa, di esentare gli assistiti con particolare e comprovata fragilità, presi in carico dai Centri di salute mentale o dalle UU.OO. di Psichiatria o Neuropsichiatria infantile, dalla compartecipazione di euro 200 prevista per il trasporto in ambulanza qualora il soggetto abbia un tasso di alcolemia superiore a 1,5 grammi per litro e l’accesso al pronto soccorso sia legato allo stato di ebbrezza.

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