“Dichiarazioni piddine fatte per tacere le vergogne del governo’’
Venezia – “Desolanti, oltre che palesemente false, le ennesime dichiarazioni con cui il Pd cerca di mascherare le proprie vergogne”. Con queste parole l’assessore regionale alla specificità di Belluno, Gianpaolo Bottacin, risponde a quei parlamentari che “anziché chiamare in causa la Regione per le problematiche della frana di Acquabona, dove Palazzo Balbi non ha alcuna competenza, dovrebbero pensare a dare risposta alla provincia a cui, come emerso anche in questi giorni per stessa ammissione dei suoi amministratori, non solo lo Stato non dà più soldi ma ne sottrae con un disavanzo per il 2016 di tre milioni di euro”. “Differentemente da Roma – sottolinea Bottacin – come Regione Veneto negli ultimi anni abbiamo invece aumentato i nostri trasferimenti in favore di Palazzo Piloni, bilanci della provincia alla mano, del 316%”.
“Relativamente alle strade – evidenzia l’assessore – a questi signori, repetita juvant, ricordo che sia il codice della strada (art 14, 30, 31) che il codice civile (art. 2051) inquadrano con chiarezza che è compito del proprietario e del gestore della strada garantirne la sicurezza, nello specifico Stato e Anas. Per non parlare delle frane in Valboite, dove noi siamo intervenuti con oltre cinque milioni di euro, mentre dallo Stato aspettiamo ancora un segnale tangibile nonostante anche in questo caso, ai sensi della L. 225/92, la competenza sia precipuamente statale. Purtroppo i parlamentari piddini, dimenticando la loro appartenenza territoriale, invece che battagliare per avere maggiori risorse nel bellunese, sono più impegnati a tenere in vita un governo in estrema difficoltà, che domenica scorsa ha ricevuto dai cittadini il primo avviso di sfratto”.
“Come mai – conclude Bottacin – anziché continuare a chiamare inopportunamente in causa la Regione, i piddini veneti non alzano le barricate contro operazioni vergognose, politicamente forse legittime ma moralmente deplorevoli, come quelle riportate ieri dalla stampa nazionale in cui si evidenzia che il governo, tramite il decreto enti locali approvato lunedì in tarda serata, aggiunge quasi 800 milioni ai 900 extra che già in sede di legge di stabilità aveva riconosciuto alla Sicilia? Un miliardo e settecento milioni freschi che, pare, in parte serviranno a stabilizzare i ventitremila forestali, e sottolineo ventitremila, presenti nel territorio siciliano”.