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Stop dalla Provincia alla strada forestale di Crel nel Primiero

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L’area segnalata per la presenza del gallo cedrone non verrà toccata. Sull’opera aveva sollevato in quedti giorni perplessità anche la Sat di Trento

Trento – “Con i sopralluoghi effettuati dai tecnici del Servizio Foreste e Fauna, che seguono alla raccolta di ulteriori informazioni e dati sulla delicatezza, sotto il profilo ambientale e faunistico, dell’area in questione, abbiamo deciso di escludere la prosecuzione della strada forestale il località Crel, nel Comune di Primiero, realizzata per procedere alla rimozione delle piante schiantato dalla tempesta Vaia.

Il punto di arrivo del tratto già realizzato, per la lunghezza di 1,1 chilometri, corrisponde con quello indicato nel primo Piano di Azione, e consente di intervenire nell’area schiantata di maggiori dimensioni.

L’area segnalata invece dal Parco di Paneveggio come particolarmente sensibile, perché arena di canto del gallo cedrone, non è stata finora interessata a lavori e non lo sarà dunque neanche in futuro”: chiariscono così il vicepresidente e assessore all’ambiente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina e l’assessore all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli l’esito delle nuove indagini effettuare su un’area che ultimamente aveva fatto parlare di sé perché interessata agli interventi di esbosco delle piante schiantate dal vento della tempesta scatenatasi nell’ottobre 2018.

I nuovi elementi acquisiti dalla Provincia, in merito alla precisa localizzazione dell’arena di canto, ovvero l’area di riproduzione del gallo cedrone, costituiscono dunque elementi validi per escludere la prosecuzione della strada, mantenendo integra la particella 23 del Piano di gestione forestale aziendale di Fiera di Primiero.

I lavori proseguiranno invece per rinverdire e rinaturalizzare le aree già lavorate e ridurre l’impatto della nuova viabilità, fino al punto in cui si è arrestata.

L’area in questione è stata gravemente danneggiata da Vaia e ciò ha reso indispensabile un intervento di esbosco delle piante schiantate, anche per evitare successivi danni prodotti da parassiti forestali. Dopo la pausa invernale e quella connessa all’emergenza sanitaria Covid 19, i lavori sono stati ripresi il 20 aprile scorso.

Valutata ora l’impossibilità di proseguire nella realizzazione del tracciato della forestale, per non impattare su un’area particolarmente delicata, si proseguirà con la rimozione degli alberi abbattuti nella zona resa accessibile dal tratto già realizzato.

“Andrà valutato successivamente assieme ai nostri tecnici – sottolinea ancora Zanotelli – come intervenire nell’area che invece rimane distante dal punto di arrivo della nuova strada e contenere eventuali problematiche dal bostrico”.

“Il nostro sforzo – conclude il vicepresidente Tonina – è e continuerà ad essere quello di bilanciare due esigenze: da un lato la tutela del patrimonio ambientale e delle specie protette in particolare, e dall’altro il contenimento del rischio fito-sanitario legato alla presenza di tante piante schiantate”.

 

In breve

Dopo gli attacchi e i numerosi avvistamenti a Mezzano, nel Vanoi e in queste ore ancora a Transacqua, c’è preoccupazione tra gli allevatori, per la presenza del lupo nelle vicinanze delle abitazioni. Ecco lo sfogo di Simone Scalet, allevatore della zona, su facebook, dopo l’ultimo attacco a Transacqua.

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One Reply to “Stop dalla Provincia alla strada forestale di Crel nel Primiero

  1. Sono molto dispiaciuto di questo fatto, quella strada sarebbe potuta arrivare benissimo a Malga Scanaiol (di proprietà del comune) e personalmente , una volta fatto la strada avrei chiesto al’ amministrazione comunale , di cui faccio parte, di ristrutturare la Malga e la Stalla annessa che purtroppo sono in un degrado molto elevato .Poi si poteva dare in locazione (vedi Malga Pala) ad una famiglia di Allevatori del nostro Comune.Gli allevatori sono una realtà importantissima del nostro territorio e al momento sono l’unica attività in espansione , ci sono tanti giovani che scelgono questa nuova professione e vanno aiutati e incentivati. Per colpa di pochi ( e spesso non del posto)ci rimette tutta una comunità.

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