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Sindacato Polizia scrive al governatore trentino Fugatti: serve misura certa per uscita abitazioni. Codacons annuncia esposti in Procura

Fsp – Sindacato polizia chiede di chiarire uso bici e corsa fuori casa. Codacons mette a disposizione dei parenti dei deceduti un questionario da compilare per denunciare eventuali difficoltà, omissioni o ritardi nell’erogazione dell’assistenza e delle cure mediche

Trento – Nelle future ordinanze deve essere “quantificata in metri, quale sia la distanza dall’abitazione-residenza da intendersi come prossimità, 200-300-400-500-1000 metri, per noi non cambia, l’importante è avere una misura certa”. Lo scrive, in una lettera al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il segretario provinciale Fsp Stefano Fiorentini.

La Federazione sindacale di Polizia chiede inoltre “di chiarire se è ammessa o meno l’attività fisica quale corsa- jogging e l’utilizzo della bicicletta per effettuare dell’attività motoria o salutistica. Con elementi certi – si legge nella nota – le forze dell’ordine hanno il potere di far rispettare le varie ordinanze e le possiamo garantire, che anche in via Fersina a Trento, vedrà molte persone in meno, altrimenti ci creda, è veramente difficile effettuare delle contestazioni senza incorrere in parzialità dovute alla singola interpretazione”.

Codacons annuncia esposto in Procura

“Sui decessi da coronavirus registrati in tutta Italia, il Codacons – si legge in un comunicato diffuso alle redazioni – presenta un esposto alle Procure della Repubblica di Trento e Bolzano così come in altre province, in cui si chiede di aprire delle indagini sul territorio e verificare eventuali carenze ed omissioni da parte della P.A.

Da tutta Italia – spiega l’associazione – arrivano segnalazioni di malati e parenti dei deceduti che denunciano difficoltà nel sottoporsi ai tamponi, mettersi in contatto con gli organi sanitari locali o ricevere in modo tempestivo le necessarie cure mediche – continua il Codacons – una situazione che sta portando diversi parlamentari a presentare vergognosi emendamenti al decreto Cura Italia finalizzati proprio a cancellare con un colpo di spugna le responsabilità civili e penali di istituzioni e strutture sanitarie in caso di omessa assistenza ai pazienti, violando in modo palese la Costituzione Italiana.

Il Codacons ha deciso di presentare un esposto alle Procure della Repubblica territorialmente competenti in cui si chiede di accertare eventuali carenze ed omissioni da parte degli enti locali e delle strutture sanitarie nella cura dei soggetti affetti da Covid-19, sequestrando tutte le cartelle cliniche e le attestazioni dei deceduti in regione.

L’associazione sul proprio sito www.codacons.it mette a disposizione dei parenti dei deceduti un questionario da compilare per denunciare eventuali difficoltà, omissioni o ritardi nell’erogazione dell’assistenza e delle cure mediche da parte degli organi sanitari della regione. Il questionario è compilabile anche telefonicamente contattando il numero verde gratuito 800066735 (dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 16)”

 

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