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Segnali di ripresa per le imprese: calano i protesti e pagano con meno ritardo

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Nel primo trimestre 2015 calano anche i debiti della Pubblica Amministrazione

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NordEst – Segnali concreti di ripresa per le imprese. Nei primi tre mesi del 2015 si registra un sostanziale miglioramento sia nelle statistiche sui protesti sia nei tempi di pagamento: sono oltre 15 mila le società protestate tra gennaio e marzo di quest’anno, il 18% in meno dello stesso periodo del 2014. Il calo dei protesti si accompagna a una riduzione dei tempi di liquidazione delle fatture e dei ritardi: i dati di Payline – il database di Cerved che monitora le esperienze di pagamento di 2,5 milioni di imprese italiane – indicano un diffuso miglioramento delle abitudini di pagamento delle aziende.

In media, nei primi tre mesi del 2015 le imprese italiane hanno pagato in 76,5 giorni, un giorno in meno rispetto al primo trimestre 2014; i ritardi sono scesi a 17,2 giorni (contro i 18,4 giorni dello stesso periodo del 2014). Continua inoltre a ridursi lo stock di fatture commerciali non pagate da parte della Pubblica Amministrazione, anche se la quota di mancati pagamenti sulle fatture di nuova emissione rimane consistente.”I dati del primo trimestre confermano i segnali positivi emersi negli scorsi mesi – commenta Gianandrea De Bernardis, Amministratore Delegato di Cerved – ed evidenziano che la crisi ha trasformato alcuni comportamenti delle imprese: le aziende, più attente nel concedere credito, ottengono pagamenti più rapidi e più puntuali. Nel Nord del Paese e nell’industria i protesti sono già tornati sotto i livelli pre-crisi e proseguono i pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, anche se rimane alta la quota di mancati pagamenti sulle nuove fatture”.

Protesti in forte calo, ai livelli del 2007. Tra Gennaio e Marzo si contano 15,4 mila società protestate, in netta diminuzione rispetto allo scorso anno (-18%). Un dato che conferma e rinforza il già incoraggiante risultato di fine 2014. La diminuzione ha coinvolto tutti i comparti dell’economia e tutte le aree della Penisola.

Si accorciano i tempi di pagamento, pmi e microimprese piu’ puntuali. Il calo dei protesti si è accompagnato a una maggiore celerità nei tempi di pagamento delle imprese. I dati di Payline indicano che in media nei primi tre mesi del 2015 le società hanno pagato in 76,5 giorni, un giorno in meno dello scorso anno e il minimo dal 2012. La riduzione è attribuibile al calo dei ritardi, 17,2 giorni, che si sono assestati al livello più basso dal 2012.

Pubblica amministrazione virtuosa, riduce i debiti. Lo stock di debiti non pagati dalla Pubblica Amministrazione ha continuato a descrescere nel primo trimestre del 2015. L’analisi dei dati di Payline relativi a 122 mila fatture emesse verso Enti pubblici mostra un miglioramento dei mancati pagamenti sullo stock di fatture scadute: sia in termini numerici (49,8% al 31 marzo 2015, contro il 53,9% al 31 marzo 2014), sia in termini di valore (49,5% dal 60,1%) le fatture non pagate scendono al di sotto della metà del debito scaduto.

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